Cronaca
Trani, spari tra la folla: preso anche il secondo uomo ricercato
Manette per un 26enne tranese
Trani - venerdì 28 maggio 2010
A distanza di 5 giorni dal fermo di Polizia Giudiziaria di uno dei responsabili della sparatoria avvenuta domenica sera a Trani, i Carabinieri della locale Compagnia sono riusciti a fare chiarezza sull'intera vicenda assicurando alla giustizia entrambi i malfattori. Ieri infatti è finito in manette, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per "concorso in tentato omicidio", il 26enne tranese Giuseppe Corda, già noto alle forze dell'ordine. Si tratta del fratello del sorvegliato speciale 32enne Vito Corda fermato domenica sera a distanza di poche ore dall'agguato.
Quattro colpi di pistola sparati tra la gente per vendicare un litigio avvenuto la sera prima. Futili motivi insomma avrebbero indotto il 32enne ad aprire il fuoco in piazza Caduti di Nassiriya e piazza Gradenico contro un 18enne albanese che il giorno prima avrebbe reagito nei confronti del 32enne, al culmine di un litigio scaturito durante la visione della finale di Champions League.
Poco dopo l'agguato in cui sono rimasti coinvolti un 60enne ed una ragazzina di 15 anni, i Carabinieri della Compagnia di Trani sono riusciti in poco tempo, sulla base delle testimonianze raccolte, a ricostruire la vicenda ed a stringere il cerchio attorno al 32enne, sottoponendolo a fermo di p.g. con le accuse di tentato omicidio in concorso, lesioni aggravate e porto abusivo di arma da fuoco.
Ieri l'arresto del complice 26enne, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Trani che ha concordato con le risultanze investigative presentate dai militari. Lo stesso è stato associato presso la casa circondariale di Trani.
Quattro colpi di pistola sparati tra la gente per vendicare un litigio avvenuto la sera prima. Futili motivi insomma avrebbero indotto il 32enne ad aprire il fuoco in piazza Caduti di Nassiriya e piazza Gradenico contro un 18enne albanese che il giorno prima avrebbe reagito nei confronti del 32enne, al culmine di un litigio scaturito durante la visione della finale di Champions League.
Poco dopo l'agguato in cui sono rimasti coinvolti un 60enne ed una ragazzina di 15 anni, i Carabinieri della Compagnia di Trani sono riusciti in poco tempo, sulla base delle testimonianze raccolte, a ricostruire la vicenda ed a stringere il cerchio attorno al 32enne, sottoponendolo a fermo di p.g. con le accuse di tentato omicidio in concorso, lesioni aggravate e porto abusivo di arma da fuoco.
Ieri l'arresto del complice 26enne, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Trani che ha concordato con le risultanze investigative presentate dai militari. Lo stesso è stato associato presso la casa circondariale di Trani.
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