Politica

Una strada, due intitolazioni, tre indirizzi diversi

Una nota del consigliere Cuccovillo

«Come ai tempi dell'amministrazione Tamborrino quando commisero il pasticcio di intitolare una strada a G. Almirante pur sapendo che si sarebbe unita ad un altro tratto già intestata al martire antifascista G. Di Vagno, anche questa amministrazione di centro destra commette un'inguacchio con forte connotazione di arroganza per accontentare un consigliere della sua maggioranza che per avere la propria abitazione con la strada intestata al nonno materno, procura fastidi e scompensi a …….oltre 250 cittadini.

Ma andiamo con ordine. Nel lontano 16 aprile 1981 l'allora giunta in carica approva l'intestazione di alcune strade cittadine tra cui via Napoli con l'indicazione che questa "inizia" da Corso De Gasperi e prosegue per 145 metri (giusta distanza fino a Via Malcangi). Passano circa 15 anni ed il breve tratto di strada che trovasi sulla prosecuzione di via Napoli verso via Malcangi (ma senza intestazione in quanto separato da un'area privata ), prende il nome di " strada da denominarsi."con i residenti dell'unico palazzo esistente in questo secondo tratto, che sono registrati all'anagrafe dal 1980 in via Malcangi 120.

Nel 1997 (sindaco Tamborrino) nella commissione Toponomastica tra le varie proposte, perviene su richiesta di un consigliere comunale della maggioranza, quella di intestare la via dove abita e cioè la 52 strada a denominarsi (e non altre) a tale A. Gisotti che guarda caso era il suocero del consigliere comunale. Nonostante il parere contrario della commissione che fa presente l'assurdità della richiesta perché detta strada sarebbe automaticamente unita all'altro tratto già esistente cioè via Napoli in quanto – come detto- l'area intermedia si stava sbloccando in quanto in procinto di lottizzazione, la giunta di centrodestra mostra i muscoli e facendo strame al buon senso decide di accontentare il suo consigliere comunale in modo che quel brevissimo tratto con il solo palazzo dove alloggia questo rappresentante del popolo sia intestato al suocero commendatore, già direttore delle Imposte Dirette . Sulla persona nulla da eccepire, ma sul fatto che si intitolò un tratto di una strada già denominata, sì.

Oltre a far presente che la delibera era sbagliata perché era scritto "di accogliere le proposte formulate dalla Commissione"quando invece non solo la commissione non formula ma esamina le richieste e poi per alcune intestazioni, queste erano state addirittura respinte, ci preme sottolineare che quando vengono costruiti altri palazzi in quel tratto di via Gisotti, il Comune assegna in ogni caso la numerazione civica di via Napoli infischiandosene della nuova intestazione e questo avviene fino ad unirsi, come era stato previsto tanti anni prima con via Malcangi. Non solo ma addirittura fino allo scorso anno nell'unica palazzina famosa" di via Gisotti 2 dove abitano 7 famiglie, di cui solo tre risultavano residenti in questa via e fra questi, naturalmente,l'allora Consigliere Comunale.

La storia sembrava terminare qui ed invece siamo nel 2005 in piena soap opera perché il figlio dell'allora consigliere comunale è divenuto a sua volta anch'esso consigliere comunale del centrodestra e poiché probabilmente non riesce ad avere un ruolo nella maggioranza se non quando diventa il 16 componente ( e quindi determinante ) in delibere molto "particolari", si presenta in Commissione Toponomastica senza averne titolo se non quello dell'in interesse famigliare (invitato da chi ?) e interviene, disquisisce, perora , insiste affinché finalmente non più un pezzettino di strada ma l'intera via che da via De Gasperi porta a via Malcangi sia intitolata al nonno materno e quindi dimostrando d'essere più "potente" del papà ex consigliere.

Considerato che una strada non può avere due denominazioni e quindi è opportuno che ci sia una sola intitolazione riteniamo anacronistico ed assurdo che per intitolare via Attilio Gisotti a tutta la strada si vada ad arrecare enormi fastidi ad oltre 250 persone( variazione di patente, carta d'identità,ecc) per non parlare di tutte le attività commerciali, banca, assicurazioni, studi professionali che sarebbero enormemente penalizzate per via degli scompensi che ne deriverebbero. Infatti sarebbero costretti ad effettuare le variazioni delle aziende presso vari uffici ( Camera di Commercio, Uffici Imposte, Uffici Iva, ecc. ) con pagamento dei vari diritti e addirittura le società di capitali sarebbero costrette a cambiare statuto presso un notaio per la variazione di indirizzo con tutti gli oneri e fastidi annessi. A ciò aggiungesi lo scompenso e lo svantaggio per coloro che ricevono corrispondenza aziendali e di aggiornamenti specie ora che le Poste utilizzano personale trimestrale e quindi personale che non ha memoria storica della zona e delle aziende ubicate.

Invece tenuto conto che già in origine quel breve tratto di strada intestato a via Gisotti fu una forzatura, è bene fare in modo che l'intera strada sia intestata via Napoli perché si arrecherebbe fastidio soltanto a 3 famiglie (8 Persone). A ciò aggiungesi che via Napoli è in una zona in cui trovasi altre vie con nomi attinenti (vedi via Caposele,via Città di Milano, via Dalmazia, via Merano, via Treviso, Via Firenze),ecc) e quindi è ben inserita nel contesto.
Non si contesta la dignità del fu ispettore Gisotti ad essere intestata una via né il legittimo desiderio della famiglia del consigliere comunale a perorare la causa ma è certamente una esagerazione aver preteso che avvenisse proprio dove si abita! Vuol comprendere questa amministrazione di centrodestra che ha deliberato tramite giunta che a prescindere del favoritismo si stanno arrecando disagi e danni a tanti cittadini tranesi.

Signor Sindaco comprendo che essendoci una maggioranza risicata e ridotta all'osso deve tenere conto delle richieste di chicchessia ma qui siamo ai capricci. Dimostri di avere una sensibilità né si lasci convincere da chi potrebbe asserire che la numerazione civica generalmente va da mare verso terra perché poi dovrebbe spiegare perché tale principio è valido solo per via Napoli e non per via Stendardi, via B.Molinaro, via De Bramo, via V.Vecchi, ecc.
Signor Sindaco blocchi questa rivoluzione della numerazione civica di via Napoli e se proprio non vuole scontentare il suo consigliere comunale congeli la situazione e lasci tutto immutato all'esistente con via Napoli che solo per un pezzettino si chiama via Gisotti anche perché un caso simile esiste in altra parte della città e precisamente per il tratto di strada vicino alle Suore Piccole Operaie S.Cuore e precisamente a via Stendardi che all'improvviso diventa via B. Molinaro.

Le saranno grati le oltre 100 famiglie, le oltre 250 persone che ci abitano e le aziende ivi esistenti. Si chiede pertanto di sospendere il tutto ed eventualmente signor Presidente del Consiglio, Signor Sindaco, detto problema potreste portarlo in discussione al prossimo Consiglio Comunale. Infine Vi invito fermamente a bloccare il tutto, anche perché fra poco rischiate di trasformare la soap opera in novella telenovelas perché……..non vi siete accorti che da poche settimane in via Napoli c'è una …..piazza e quindi dopo le modofocazioni fastidiose che avete programmato, ci potrebbe essere una ennesima variazione. Fermatevi prima che siate travolti da UNA RISATA CUMULATIVA.»

Dott. Nicola CuccovilloConsigliere Comunale Socialisti Autonomisti
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