Vita di città

Uno squalo di nome "Zio"

Il pescione era in realtà un cane.

Nel corso della scorsa settimana si era diffusa in città una notizia piuttosto singolare, circa la presenza nelle acque di Trani di uno squalo. La leggenda metropolitana era scaturita dal ritrovamento di una boa completamente fatta a brandelli con i morsi nella zona di Colonna. «E' stato uno squalo» hanno subito pensato molti avventori della costa. E la notizia si è propagata in città a macchia d'olio. Tante anche le segnalazioni in redazione: «Ma è vero?» è stata la domanda più ricorrente. Molto perplessi abbiamo fatto alcune telefonate che hanno fugato ogni dubbio. «Non c'è nessuno squalo a Colonna» è stata la risposta della Capitaneria di porto. Ma allora quei morsi?. In assenza di un «colpevole», la presenza dello squalo ha continuato ad alimentare le fantasie collettive. Traniweb si è messa alla ricerca del pescione ed oggi può spiegare tutto. Lo squalo ha un nome: si chiama "Zio" ed è un simpatico rottweiler di circa 2 anni. Affatto cattivo come alcuni suoi amici di razza, "Zio" ama farsi, a notte fonda, lunghe passeggiate in spiaggia con il suo padrone, per difendersi dal caldo torrido, che investe non solo gli uomini ma anche gli animali. Durante una di queste gite a mare, "Zio" ha pensato bene di farsi un bagnetto lontano da occhi indiscreti. Una bella nuotata, fino alle boe. Incuriosito da questo oggetto galleggiante, "Zio" ha cominciato a mordicchiare la boa come fosse una pallina. Un'operazione che, evidentemente, doveva piacergli molto, visto che, dopo 20 minuti di gioco, il suo padrone è stato costretto a spogliarsi e a tuffarsi in acqua per andarlo a recuperare. Il giorno dopo, gli effetti delle attenzioni di "Zio" per la boa si sono visti, dando a pensare alla presenza di uno squalo.
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