Vita di città
«A Trani nuove case popolari». Mercoledì sit in al Comune
Manifesteranno un centinaio di famiglie. Non si construisce da 17 anni. «E' arrivato il momento di ribellarsi»
Trani - lunedì 28 novembre 2011
16.28
Si è costituito a Trani un comitato di lotta per la casa. Mercoledì alle 10 un centinaio di famiglie manifestaranno sotto il Comune di Trani per chiedere la costruzione di nuove case popolari e una politica seria sulle questioni abitative.
Il sit in è stato annunciato con un comunicato stampa firmato dai dieci componenti del comitato di lotta: «Sono passati più di 17 anni scrivono - dalla costruzione delle ultime palazzine di edilizia residenziale pubblica e non possiamo che lamentare la scarsa attenzione che le istituzioni in questi anni hanno dedicato al problema casa in generale, e a quello dell'edilizia residenziale pubblica in particolare. In questi lunghi 17 anni, di perenne stagnazione economica, ci saremmo aspettati maggiore interesse da parte dei governi che si sono succeduti sulle questioni abitative ma purtroppo i risultati sono ormai sotto gli occhi di tutti: speculazione e devastazione del territorio l'hanno fatta da padrona. Quindi, in città, di pari passo, aumentavano le persone che vivevano di rendita e chi era costretto a indebitarsi o ad occupare case per non dormire al ghiaccio con tutta la famiglia».
Secondo il comitato di lotta «è venuto meno in questo ventennio, il ruolo della politica che era di trasformare e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni, in specie dei ceti meno abbienti, applicando nel rapporto sociale il principio della solidarietà e della giustizia distributiva». «Con l'aumentare della crisi economica di questi mesi - spiegano - le questioni abitative sono diventate una vera e propria emergenza sociale. A causa dell'alto prezzo degli appartamenti e degli affitti sono sempre più numerose le famiglie che si rivolgono al comune per richiedere un tetto dove ripararsi. Nella nostra città aumentano gli sfratti per morosità e i pignoramenti delle case a causa di mutui insolventi, e a cadere in questa spirale non sono più solo i ceti meno abbienti ma anche i ceti medi. E' arrivato il momento di ribellarsi, stanchi dell'incapacità della politica a dare risposte, ci siamo riuniti in comitato di lotta, per difendere un nostro diritto alla casa».
Il sit in è stato annunciato con un comunicato stampa firmato dai dieci componenti del comitato di lotta: «Sono passati più di 17 anni scrivono - dalla costruzione delle ultime palazzine di edilizia residenziale pubblica e non possiamo che lamentare la scarsa attenzione che le istituzioni in questi anni hanno dedicato al problema casa in generale, e a quello dell'edilizia residenziale pubblica in particolare. In questi lunghi 17 anni, di perenne stagnazione economica, ci saremmo aspettati maggiore interesse da parte dei governi che si sono succeduti sulle questioni abitative ma purtroppo i risultati sono ormai sotto gli occhi di tutti: speculazione e devastazione del territorio l'hanno fatta da padrona. Quindi, in città, di pari passo, aumentavano le persone che vivevano di rendita e chi era costretto a indebitarsi o ad occupare case per non dormire al ghiaccio con tutta la famiglia».
Secondo il comitato di lotta «è venuto meno in questo ventennio, il ruolo della politica che era di trasformare e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni, in specie dei ceti meno abbienti, applicando nel rapporto sociale il principio della solidarietà e della giustizia distributiva». «Con l'aumentare della crisi economica di questi mesi - spiegano - le questioni abitative sono diventate una vera e propria emergenza sociale. A causa dell'alto prezzo degli appartamenti e degli affitti sono sempre più numerose le famiglie che si rivolgono al comune per richiedere un tetto dove ripararsi. Nella nostra città aumentano gli sfratti per morosità e i pignoramenti delle case a causa di mutui insolventi, e a cadere in questa spirale non sono più solo i ceti meno abbienti ma anche i ceti medi. E' arrivato il momento di ribellarsi, stanchi dell'incapacità della politica a dare risposte, ci siamo riuniti in comitato di lotta, per difendere un nostro diritto alla casa».