Via Malcangi alberi
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Ambiente

Abbattimento alberi, non si placa la polemica: sei associazioni scrivono al Ministero

«Chiediamo al sindaco di fermare immediatamente il taglio di ulteriori alberi»

«Stiamo assistendo impotenti al taglio di alberi e alberelli piantati in alcune piazze e strade della nostra Città»: lo scrivono in una nota sei associazioni locali in una lettera rivolto anche al Ministero dell'Ambiente oltre che al sindaco, vicesindaco, società appaltatrice del verde pubblico e dirigente dell'ufficio tecnico.

«Appena ieri è comparsa sulla stampa la notizia che è prossimo anche l'abbattimento di quattro pini ad alto fusto presenti in Corso De Gasperi, costituenti grave pericolo per la pubblica incolumità. Questo fatto appare di estrema gravità, poiché se l'amministrazione è giunta a una tale determinazione significa che in questi ultimi anni non ne ha svolto un'adeguata gestione e manutenzione. L'urbanizzazione della città non esclude la coesistenza di aree verdi che, vale ricordare, sono un patrimonio pubblico e vanno tutelate e incrementate – nel rispetto della vigente normativa e delle linee guida in materia - secondo una pianificazione organica e coordinata.

Altrimenti, siamo convinti, molto presto assisteremo all'abbattimento di altri alberi soltanto perché le radici rovinano strade e marciapiedi. Però questo problema, pure importante, in realtà è originato dalla "reazione delle piante" che non hanno il minimo indispensabile di terreno intorno al tronco. Perciò chiediamo di conoscere i provvedimenti e le motivazioni che hanno portato, in data 9/11/2023, all'esecuzione di interventi di taglio degli alberelli di Piazza Plebiscito, in Via Venezia e a quello programmato in Corso De Gasperi.
Il rinvio al censimento del 2021 e la mancanza di una relazione tecnica dettagliata di un perito non ne giustificavano l'abbattimento.

Lo stesso dott. Guerra, autore del censimento del verde, afferma che "ferme restanti le criticità riscontrate ed evidenziate nella "tabella abbattimenti", ha dovuto constatare che i referenti del Comune hanno dato una lettura e valutazione non prettamente tecnica agli elaborati del censimento, da cui emerge nitidamente il tipo di valutazione della stabilità adottato, come normalmente si fa nei censimenti." Lo stesso prosegue evidenziando che "le azioni consequenziali (compresa l'eventuale valutazione della stabilità di livello superiore, il piano degli abbattimenti per dare le giuste priorità in ordine di pericolosità, il piano dei nuovi alberi da porre a dimora, ecc..) con le determinazioni del caso dovevano essere, come normalmente è di prassi, demandate a successive figure tecniche, preposte alla gestione del verde pubblico in corso di affidamento del servizio, che si assumono le responsabilità di decisione finale."

Le dichiarazioni del dott. Guerra non lasciano dubbi circa l'errata procedura adottata dal Comune nell'esecuzione del taglio degli alberi che, vale ricordarlo, sono un patrimonio dell'intera comunità. I vantaggi che ne traggono l'ambiente e l'ecosistema non possono essere assolutamente trascurati. Per questo motivo chiediamo di rendere noto il cronoprogramma dell'abbattimento degli alberi e quello relativo alla piantumazione in sostituzione di quelli eliminati.

Ancora, con un comunicato apparso sulla testata locale Traniviva, in data 12/11/2023, il Segretario del PD Avv. Giannetti ha dichiarato che l'amministrazione sta procedendo seguendo i suggerimenti della perizia redatta dal dott. Guerra, in occasione del censimento del verde cittadino, posto a base dell'appalto sulla manutenzione del verde pubblico. Evidenziamo, altresì che – come appreso in data 12/11/23 sempre attraverso il sito Traniviva - la relazione del dott. Guerra risale al 2021 e, per espressa dichiarazione di quest'ultimo, alla stessa non è seguita l'esatta individuazione degli alberi da abbattere.

In assenza di tali indicazioni, non si comprende quale sia stato il criterio adottato dall'amministrazione nella scelta degli alberi da abbattere. In ogni caso, prima di procedere all'abbattimento degli alberi in città, il buon senso, prima ancora che la disposizione sulla partecipazione e sul potere di iniziativa dei cittadini (individualmente e collettivamente) nell'ambito delle attività pubbliche di interesse generale, sancito dal comma 461 dell'art. 2 della L. 244/07, imponeva perlomeno di aggiornare i cittadini e le loro Associazioni maggiormente rappresentative in modo da conoscere e condividere la relazione del dott. Guerra, magari con un'altra persona specializzata in materia.

Sul punto, molto controverso, chiediamo di conoscere chi abbia dato alla società che si occupa del verde pubblico l'autorizzazione ad abbattere gli alberi di Piazza Plebiscito e di Via Venezia, nonché ricevere copia delle correlate relazioni tecniche – agronomiche a supporto del contestato abbattimento e quelle riferite agli ulteriori interventi in programma.

Tanto si appalesa maggiormente necessario, atteso che ad oggi la nostra città non è dotata né del regolamento del verde più volte richiesto, né del piano di gestione del verde. Ne consegue che anche per tali ragioni appare illegittimo l'operato abbattimento degli alberi, che non può essere assolutamente deciso nelle stanze degli uffici comunali, con semplici ordini di servizio che rinviano ad un censimento che non risulta essere un valido documento di supporto al taglio degli alberi. Altrimenti, l'abbattimento diviene ingiustificato e produce un danno irreparabile per l'intera collettività, a prescindere dal fatto che ne saranno ripiantati altri.

In attesa di ricevere i dovuti chiarimenti, chiediamo al Sindaco del Comune di Trani di fermare immediatamente il taglio di ulteriori alberi, ad eccezione di quelli che presentano un pericolo per la pubblica incolumità, certificato da un tecnico competente. Chiediamo, inoltre, di ricevere le relazioni tecniche – agronomiche a supporto degli abbattimenti già effettuati degli alberi di Piazza Plebiscito e di Via Venezia e degli ulteriori alberi che si intendono abbattere.

Chiediamo ancora, di ricevere la relazione sul controllo statico, visivo e strumentale con gli strumenti ritenuti idonei alla certificazione della staticità della pianta, compresa la redazione per ciascun individuo arboreo della scheda di rilievo completa di tutti i risultati delle indagini effettuate relativamente a tutti gli alberi abbattuti sino ad oggi e di quelli da abbattere.

Evidenziamo inoltre, che anche l'abbattimento attraverso lo strumento della capitozzatura, incide sulla funzione ecologico-ambientale che la pianta svolge giacché ogni albero eroga numerosi servizi ecosistemici in favore della collettività sotto il profilo ambientale: drenaggio, stabilizzazione del suolo, depurazione delle acque superficiali, assorbimento di polveri, riduzione della temperatura, assorbimento di CO2 e gas climalteranti, riduzione degli inquinanti chimici, valore ornamentale e paesaggistico, incremento di valore degli immobili circostanti e supporto per gli insetti impollinatori.

Per tutte tali ragioni, in difetto di riscontro, valuteremo di presentare un esposto alle competenti Autorità chiedendo l'avvio di indagini per verificare se sia stato prodotto danno erariale e danno ambientale del nostro patrimonio arboreo pubblico. La richiesta della documentazione sopra indicata deve intendersi formulata ai sensi della L. 241/90. In attesa di cortese urgente riscontro, porgiamo cordiali saluti».

Associazione Cittadinanza Attiva OIKOS Trani
Associazione Esposti Amianto e rischi per la salute BT
Codacons sede locale di Trani
Movimento Civico Articolo 97 Trani
Movimento Turismo Rurale Trani
UILDM Sezione di Trani
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