Politica
Accessi al mare, Giovanni Loconte: «Attesa vana, sono diminuite le spiagge libere»
Il consigliere d'Italia in Comune si unisce al monito di Legambiente su una maggiore fruibilità della costa
Trani - mercoledì 21 agosto 2019
Da più di quindici anni, in primavera inoltrata, in prossimità della stagione estiva, i tranesi erano abituati alla puntuale intervista a televisioni private, più volte trasmessa, e agli articoli di giornale, da parte del consigliere comunale dei Verdi, che lamentava puntualmente la mancanza degli accessi pubblici al mare sulla costa verso Bisceglie. Era un appuntamento classico. Segnava l'inizio dell'estate.
Tanta insistenza non poteva in alcun modo essere ripagata, perché gli accessi pubblici al mare non esistevano, ma faceva comodo far credere che esistessero. Con il sindaco Bottaro che voleva partire dal mare e con l'ingresso nell'esecutivo del rappresentante Verde si è attesa la agognata svolta.
I tranesi hanno sognato la scoperta e riattivazione di una serie di pittoreschi sentieri per l'accesso al mare su tutta la costa, ma purtroppo l'attesa è risultata vana. In compenso sono diminuite le spiagge libere. Lo sconforto ha preso un po' tutti.
Persino Legambiente, con un comunicato del 20 agosto scorso, ha invitato ad adottare "un serio piano delle Coste e ad impegnarsi in concrete ed immediate attività di verifica del rispetto delle norme dettate a tutela e sull'uso della costa ed in particolare della disciplina degli accessi al mare come prevista dalla L.R. N.17 del 2015, laddove numerose risultano le segnalazioni pervenute a Legambiente Trani non solo quanto a negati vecchi accessi al mare sulla costa sud, quanto a nuove interdizioni anche sulla costa nord ove si lamenta la scomparsa di sentieri e viabilità verso mare".
Il comunicato di Legambiente si conclude invocando maggiore attenzione alle risorse naturali e collettive. Insomma, non solo non è migliorata la situazione sulla costa nord, ma con Bottaro è peggiorata anche la situazione sulla costa sud! Stando a quello che ci dice Legambiente, la ripartenza dal mare non c'è stata perché non era possibile accedervi.
Che dire. Meglio nulla. Si rischierebbe di annoiare, come per anni qualcuno ha fatto.
Avvoccato Giovanni Loconte, Consigliere Comunale Italia in Comune
Tanta insistenza non poteva in alcun modo essere ripagata, perché gli accessi pubblici al mare non esistevano, ma faceva comodo far credere che esistessero. Con il sindaco Bottaro che voleva partire dal mare e con l'ingresso nell'esecutivo del rappresentante Verde si è attesa la agognata svolta.
I tranesi hanno sognato la scoperta e riattivazione di una serie di pittoreschi sentieri per l'accesso al mare su tutta la costa, ma purtroppo l'attesa è risultata vana. In compenso sono diminuite le spiagge libere. Lo sconforto ha preso un po' tutti.
Persino Legambiente, con un comunicato del 20 agosto scorso, ha invitato ad adottare "un serio piano delle Coste e ad impegnarsi in concrete ed immediate attività di verifica del rispetto delle norme dettate a tutela e sull'uso della costa ed in particolare della disciplina degli accessi al mare come prevista dalla L.R. N.17 del 2015, laddove numerose risultano le segnalazioni pervenute a Legambiente Trani non solo quanto a negati vecchi accessi al mare sulla costa sud, quanto a nuove interdizioni anche sulla costa nord ove si lamenta la scomparsa di sentieri e viabilità verso mare".
Il comunicato di Legambiente si conclude invocando maggiore attenzione alle risorse naturali e collettive. Insomma, non solo non è migliorata la situazione sulla costa nord, ma con Bottaro è peggiorata anche la situazione sulla costa sud! Stando a quello che ci dice Legambiente, la ripartenza dal mare non c'è stata perché non era possibile accedervi.
Che dire. Meglio nulla. Si rischierebbe di annoiare, come per anni qualcuno ha fatto.
Avvoccato Giovanni Loconte, Consigliere Comunale Italia in Comune