«Acquedotto, la sede di Trani manterrà lo stesso numero di uffici e di operatori»

Il presidente della provincia Bat, Francesco Ventola, il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, il sindaco di Andria, Nicola Giorgino e il sindaco di Barletta, Nicola Maffei hanno incontrato i vertici di Acquedotto pugliese (l'amministratore unico Ivo Monteforte e il direttore generale, Massimiliano Bianco) esprimendo preoccupazioni in merito alle notizie di stampa relative ad un presunto ridimensionamento del presidio territoriale di Trani.

Acquedotto Pugliese ha accolto le osservazioni ribadendo la propria volontà a proseguire nell'azione per il potenziamento dei presidi territoriali provinciali e per l'efficientamento organizzativo. Il progetto dell'azienda, accolto con favore dalle amministrazioni locali, offre nuove opportunità di miglioramento del servizio grazie ad un decentramento di competenze ancor più diffuso ed una maggiore autonomia decisionale a livello provinciale, cosi come peraltro auspicato dal piano d'ambito approvato dall'assemblea dei sindaci dell'ambito territoriale ottimale per la Puglia.

La sede di Trani, con i suoi uffici, continuerà (come del resto più volte ribadito dall'azienda) ad essere un punto di riferimento fondamentale per i cittadini e per le Istituzioni tutte, mantenendo inalterate le proprie competenze ed assicurando gli standard di servizio offerti al cittadino. Il presidio del territorio, nel suo profilo operativo, rimarrà invariato nel numero degli uffici, nel numero degli operatori assegnati e nelle funzioni svolte, che sono essenzialmente di assistenza commerciale e tecnica al cliente e di gestione del sistema idrico e fognario. Resteranno attive in loco tutte le linee di attività che attengono alla manutenzione e costruzione delle opere, al risanamento delle reti, alla ricerca perdite, alla manutenzione elettromeccanica, alla gestione dell'esercizio ed all'assistenza clienti.

Nove nuovi automezzi furgonati, dotati delle attrezzature e delle strumentazioni necessarie allo svolgimento delle operazioni di gestione delle reti o di ricerca delle perdite, arricchiscono, da qualche settimana, il parco mezzi strumentale della sede di Trani. Gli automezzi in questione, organizzati secondo i più moderni standard di sicurezza e qualità, permettono ogni tipo di intervento sulla rete, programmato e non, in tempo reale ed in piena autonomia e contribuiranno ad ottimizzare le attività di manutenzione degli impianti idrici dell'utenza, garantendo nel contempo celerità nei tempi di esecuzione degli interventi (riparazione guasti da contatori, rubinetti di arresto, ecc.).

Acquedotto Pugliese investirà entro il 2012 sul territorio della provincia Bat 45 milioni di euro per il mantenimento ed il potenziamento degli standard di funzionalità del sistema idrico integrato (che comprende anche il servizio fognario e della depurazione), attraverso la realizzazione di nuove opere ed interventi puntuali su quelle esistenti. I rapporti dell'azienda con le Istituzioni locali si manterranno collaborativi, costruttivi ed operativi, consolidandosi, per la presenza presso la sede di Trani di un responsabile delle relazioni istituzionali per il territorio, che, con poteri decisionali rafforzati, curerà e gestirà i rapporti con le Amministrazioni locali e le autorità istituzionali, favorendo un dialogo costante e risposte sempre più celeri all'utenza ed alla cittadinanza in generale.

Acquedotto Pugliese, infine, al fine di assicurare una maggiore uniformità di azione sul vasto territorio servito, affiancherà alle sette Unità territoriali organizzate su base provinciale (Bari, Taranto, Brindisi, Lecce, Foggia, Trani e Avellino), quattro macro aree omogenee in termini di consistenza infrastrutturale e clienti serviti, finalizzate ad un complessiva razionalizzazione della macro struttura organizzativa, che interesserà esclusivamente le attività che non impattano direttamente sul servizio e sul presidio del territorio.

Previsto, infine un processo di riqualificazione del personale impiegato in attività a basso valore aggiunto che eviterà ricadute negative in termini occupazionali.