
Attualità
Addio Maurizio Costanzo: Trani protagonista del suo show con la signora Maria
La signora Straniero intervenne in trasmissione per alcuni anni
Trani - venerdì 24 febbraio 2023
16.07
Alcuni anni fa era stato proposto come Ministro della Televisione: e se questo ministero - probabilmente utile vista la deriva nella quale naviga la televisione pubblica e privata negli ultimi decenni - fosse veramente esistito, sicuramente Maurizio Costanzo ne sarebbe stato a capo in modo più che onorevole.
Giornalista, autore teatrale, cinematografico ( tra tutti "una giornata particolare" il capolavoro di Ettore Scola con Sofia e Marcello)e di canzoni memorabili come "Se telefonando"; ma soprattutto inventore del format del talk show a partire dai tempi della televisione in bianco e nero di Bontà Loro fino a quel Maurizio Costanzo Show che è diventato negli anni elemento integrante della società italiana, nonché fucina di personaggi della più varia foggia che da lì hanno preso il volo, ha reso "teatrali" da quel palco i più disparati temi, dalla storia dell'arte alla denuncia mafiosa (e non è da dimenticare che fu vittima anche di un attentato in via dei Georgofili) e reso protagonisti personaggi dei quali individuava la "specialità".
Maurizio Costanzo riceveva infatti lettere e provini audio e video a carrettate e tra quelle sapeva riconoscere talenti e espressioni dei costumi e della caleidoscopicità italiana.
Tra quelle lettere riconobbe un giorno nella verve della scrittura a lui indirizzata da parte della signora di Trani Maria Straniero la possibilità di raccontare storie della vita di provincia in maniera piacevole.
E da quella prima ospitata ne seguirono in tre anni altre quarantasei perché ogni volta che la signora Maria calcava quel palcoscenico erano risate ai limiti delle lacrime intorno a episodi della storia degli ultimi decenni di una elegante cittadina del Sud come la nostra . Ne nacque un rapporto che ha unito grande simpatia e soprattutto profondissima stima, e chissà che Maurizio Costanzo non sia venuto proprio a trovarla nella nostra Città: ma la grande discrezione della Signora si limita a ricordarlo con parole di grande affettuosità.
«Un gran signore», ricorda la signora Maria: «Sapeva cogliere lo spirito dei personaggi che lui personalmente sceglieva, e nei miei confronti provo' immediatamente simpatia! Tanto che fui sua ospite 46 volte fra il 1989 e il 1992. L'ultima volta l'ho sentito al telefono in occasione dei miei 80 anni: "Pronto signora Maria? Sono Maurizio Costanzo e volevo farle gli auguri!". Fu una sorpresa fantastica, e rimanemmo a lungo a chiacchierare. Mi invitò ancora ad essere ospite del suo programma qualche anno fa, ma purtroppo non potetti accettare. Un grande uomo, un grande professionista».
Sul palco proprio in seguito a uno dei racconti della signora Maria arrivò una sera anche il nobile tranese Franco Broquier che un' anziana attrice, sentendo la provenienza tranese della signora Maria, aveva ricordato come Trani fosse la città dove viveva "l'uomo più bello del mondo". Più bello non sappiamo, ma sicuramente uno dei più eleganti.
E in questo ricordo salutiamo davvero uno dei più importanti e eleganti giornalisti e uomini di televisione italiana, in un'epoca in cui fare opinione significa urlare senza bagagli culturali e con la sola volontà di attirare pubblico e non di stimolare il senso critico.
"Sipario!" e vola nella mente la celeberrima "Se penso a te" suonata da Franco Bracardi.
Giornalista, autore teatrale, cinematografico ( tra tutti "una giornata particolare" il capolavoro di Ettore Scola con Sofia e Marcello)e di canzoni memorabili come "Se telefonando"; ma soprattutto inventore del format del talk show a partire dai tempi della televisione in bianco e nero di Bontà Loro fino a quel Maurizio Costanzo Show che è diventato negli anni elemento integrante della società italiana, nonché fucina di personaggi della più varia foggia che da lì hanno preso il volo, ha reso "teatrali" da quel palco i più disparati temi, dalla storia dell'arte alla denuncia mafiosa (e non è da dimenticare che fu vittima anche di un attentato in via dei Georgofili) e reso protagonisti personaggi dei quali individuava la "specialità".
Maurizio Costanzo riceveva infatti lettere e provini audio e video a carrettate e tra quelle sapeva riconoscere talenti e espressioni dei costumi e della caleidoscopicità italiana.
Tra quelle lettere riconobbe un giorno nella verve della scrittura a lui indirizzata da parte della signora di Trani Maria Straniero la possibilità di raccontare storie della vita di provincia in maniera piacevole.
E da quella prima ospitata ne seguirono in tre anni altre quarantasei perché ogni volta che la signora Maria calcava quel palcoscenico erano risate ai limiti delle lacrime intorno a episodi della storia degli ultimi decenni di una elegante cittadina del Sud come la nostra . Ne nacque un rapporto che ha unito grande simpatia e soprattutto profondissima stima, e chissà che Maurizio Costanzo non sia venuto proprio a trovarla nella nostra Città: ma la grande discrezione della Signora si limita a ricordarlo con parole di grande affettuosità.
«Un gran signore», ricorda la signora Maria: «Sapeva cogliere lo spirito dei personaggi che lui personalmente sceglieva, e nei miei confronti provo' immediatamente simpatia! Tanto che fui sua ospite 46 volte fra il 1989 e il 1992. L'ultima volta l'ho sentito al telefono in occasione dei miei 80 anni: "Pronto signora Maria? Sono Maurizio Costanzo e volevo farle gli auguri!". Fu una sorpresa fantastica, e rimanemmo a lungo a chiacchierare. Mi invitò ancora ad essere ospite del suo programma qualche anno fa, ma purtroppo non potetti accettare. Un grande uomo, un grande professionista».
Sul palco proprio in seguito a uno dei racconti della signora Maria arrivò una sera anche il nobile tranese Franco Broquier che un' anziana attrice, sentendo la provenienza tranese della signora Maria, aveva ricordato come Trani fosse la città dove viveva "l'uomo più bello del mondo". Più bello non sappiamo, ma sicuramente uno dei più eleganti.
E in questo ricordo salutiamo davvero uno dei più importanti e eleganti giornalisti e uomini di televisione italiana, in un'epoca in cui fare opinione significa urlare senza bagagli culturali e con la sola volontà di attirare pubblico e non di stimolare il senso critico.
"Sipario!" e vola nella mente la celeberrima "Se penso a te" suonata da Franco Bracardi.

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