Vita di città
Aggiungi un posto in piazza: inizia il digiuno anche Piero Lestingi
Caso Franzoni: Mesaroli chiede aiuto alla Figc. Un cambio in tenda
Trani - sabato 20 marzo 2010
Aumenta il numero delle tessere elettorali affisse sulla tenda che ospita, in piazza della Repubblica, i sei lavoratori ex Franzoni Filati in sciopero della fame da lunedì. Questa notte è stato necessario un cambio: uno dei manifestanti è stato costretto ad abbandonare la tenda per il peggiorare delle sue condizioni di salute. Al suo posto ha iniziato il digiuno un altro volontario iscritto al sindacato Uilta.
Anche se da Palazzo di Città non sono giunte notizie in merito, il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini ha fatto sentire la sua voce, scrivendo al sottosegretario allo sviluppo economico, Stefano Saglia. «Come sindaco – si legge nel documento fornitoci dal segretario Uilta, Luigi Mesaroli - ho margini ristretti per intervenire, ma forse il nostro governo attraverso il suo interessamento potrà ricercare soluzioni adatte affinché le famiglie di questi operai possano riacquisire quel sacrosanto diritto al lavoro che hanno perso».
Mesaroli (che ha giudicato molto buono l'intervento del primo cittadino tranese) ha parlato del caso Franzoni su Radio Radicale ed ha chiesto attenzione anche al mondo del calcio. Il segretario della Uilta ha inviato una nota a Giancarlo Abete, presidente della Figc, chiedendo che, negli stadi italiani interessati da incontri di calcio, fosse data notizia, prima dell'inizio delle gare, della protesta tranese.
Intanto il problema lavoro spinge un altro cittadino di Trani ad iniziare lo sciopero della fame. Si tratta del giostraio Piero Lestingi che, in seguito a quanto denunciato dal capogruppo del Pd, Fabrizio Ferrante, ha deciso di iniziare lo sciopero della fame e della sete in piazza della Repubblica a partire da domenica mattina, minacciando di coinvolgere nella protesta anche la famiglia ed i figli se non avrà in 48 ore delle risposte esaustive da parte delle Istituzioni. Piazza della Repubblica diventa così il lazzaretto del lavoro, ad una settimana dal voto.
Anche se da Palazzo di Città non sono giunte notizie in merito, il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini ha fatto sentire la sua voce, scrivendo al sottosegretario allo sviluppo economico, Stefano Saglia. «Come sindaco – si legge nel documento fornitoci dal segretario Uilta, Luigi Mesaroli - ho margini ristretti per intervenire, ma forse il nostro governo attraverso il suo interessamento potrà ricercare soluzioni adatte affinché le famiglie di questi operai possano riacquisire quel sacrosanto diritto al lavoro che hanno perso».
Mesaroli (che ha giudicato molto buono l'intervento del primo cittadino tranese) ha parlato del caso Franzoni su Radio Radicale ed ha chiesto attenzione anche al mondo del calcio. Il segretario della Uilta ha inviato una nota a Giancarlo Abete, presidente della Figc, chiedendo che, negli stadi italiani interessati da incontri di calcio, fosse data notizia, prima dell'inizio delle gare, della protesta tranese.
Intanto il problema lavoro spinge un altro cittadino di Trani ad iniziare lo sciopero della fame. Si tratta del giostraio Piero Lestingi che, in seguito a quanto denunciato dal capogruppo del Pd, Fabrizio Ferrante, ha deciso di iniziare lo sciopero della fame e della sete in piazza della Repubblica a partire da domenica mattina, minacciando di coinvolgere nella protesta anche la famiglia ed i figli se non avrà in 48 ore delle risposte esaustive da parte delle Istituzioni. Piazza della Repubblica diventa così il lazzaretto del lavoro, ad una settimana dal voto.
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