
Vita di città
All'ispettore capo Giovanni Gravina la Medaglia d'oro di vittima del terrorismo
Il riconoscimento al valore per aver sedato, a rischio della vita, la rivolta nel carcere di Trani nel 1980
Trani - giovedì 11 dicembre 2025
17.20
La cerimonia di oggi 11 dicembre nella Sala Rossa del castello di Barletta ha vissuto molteplici momenti di emozione con i conferimenti del titolo di Cavalieri della Repubblica ad alcuni cittadini del territorio della BAT e anche di onorificenze al valore e al merito per la professione svolta. Un momento particolarmente commosso è stato il conferimento della medaglia d'oro come vittima del terrorismo all'ispettore Capo Giovanni Gravina.
Nato a Matera e tranese d'adozione, nel 1968 l'ispettore Capo Giovanni Gravina si arruola nel Corpo degli Agenti di Custodia, intraprendendo un percorso professionale segnato da impegno e disciplina. Dopo la formazione presso la Scuola di Portici, viene destinato alla Casa Lavoro dell'Isola di Capraia, primo incarico di una carriera che lo vedrà sempre in prima linea.
Nel 1971 viene assegnato alla Casa Circondariale di Trani e, dopo un ulteriore corso di formazione presso la Scuola di Portici, consegue il grado di Vice Brigadiere.
Il 1980 segna una pagina dolorosa della sua storia: presso il carcere di Trani, durante una violenta rivolta terroristica scatenata da detenuti – brigatisti, mentre svolge il proprio servizio viene colpito dall'esplosione di un ordigno rudimentale lanciato contro di lui, subendo gravi lesioni in alcune parti del corpo, in particolare alle mani e all'udito.
Dopo un periodo di convalescenza, e per ragioni di sicurezza connesse al tragico evento, viene nuovamente assegnato alla Casa Lavoro Isola di Capraia. In seguito, rientra a Trani, dove assume il comando del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti.
Nel 2002, con il grado di Ispettore Capo, viene riformato per motivi di salute. E sempre nello stesso anno il CMO di Bari gli riconosce lo status di "Vittima del terrorismo".
Nato a Matera e tranese d'adozione, nel 1968 l'ispettore Capo Giovanni Gravina si arruola nel Corpo degli Agenti di Custodia, intraprendendo un percorso professionale segnato da impegno e disciplina. Dopo la formazione presso la Scuola di Portici, viene destinato alla Casa Lavoro dell'Isola di Capraia, primo incarico di una carriera che lo vedrà sempre in prima linea.
Nel 1971 viene assegnato alla Casa Circondariale di Trani e, dopo un ulteriore corso di formazione presso la Scuola di Portici, consegue il grado di Vice Brigadiere.
Il 1980 segna una pagina dolorosa della sua storia: presso il carcere di Trani, durante una violenta rivolta terroristica scatenata da detenuti – brigatisti, mentre svolge il proprio servizio viene colpito dall'esplosione di un ordigno rudimentale lanciato contro di lui, subendo gravi lesioni in alcune parti del corpo, in particolare alle mani e all'udito.
Dopo un periodo di convalescenza, e per ragioni di sicurezza connesse al tragico evento, viene nuovamente assegnato alla Casa Lavoro Isola di Capraia. In seguito, rientra a Trani, dove assume il comando del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti.
Nel 2002, con il grado di Ispettore Capo, viene riformato per motivi di salute. E sempre nello stesso anno il CMO di Bari gli riconosce lo status di "Vittima del terrorismo".
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