Territorio
Antenne ed elettrosmog: i Verdi vogliono vederci chiaro
«Rendete noti i livelli di emissioni elettromagnetiche in città». Di Gregorio e Laurora chiedono la bonifica del campetto di via Falcone
Trani - mercoledì 12 dicembre 2012
12.42
Con l'approvazione in Consiglio del regolamento che disciplina e razionalizza la materia relativa la installazione nel nostro territorio delle antenne per la radiofonia mobile (era il 30 marzo 2004) e con al successiva approvazione del 25 maggio 2005 (la delibera è la numero 37) del "Piano d'installazione Comunale" (con il quale venivano individuati i siti comunali destinati ad ospitare le antenne) l'amministrazione comunale comunicò ai cittadini l'attivazione di una rete permanente idonea a monitore costantemente i livelli di emissioni elettromagnetiche in città.
Tuttavia non sono state comunicate né le modalità con le quali viene effettuato il monitoraggio: Michele Di Gregorio e Franco Laurora chiedono all'amministrazione comunale di Trani di rendere note le modalità di funzionamento della rete di monitoraggio: «Nonostante i proclami ed i manifesti affissi all'epoca in città, non conosciamo né i siti dove le centraline sono state montate, né gli orari oggetto del monitoraggio, né i valori dei campi elettromagnetici rilevati sino ad ora. Ciò che da allora è rimasto alla nostra città sono le antenne installate dappertutto con due luoghi simbolo per eccellenza: il palazzo di città ed il vecchio campetto di calcio destinato all'oratorio di S. Giuseppe in via Falcone».
«Tralasciando le polemiche che si sono succedute fino agli ultimi giorni della scorsa campagna elettorale - scrivono i due esponenti dei Verdi - quando, in seguito alla minaccia di una manifestazione pubblica della parrocchia di S. Giuseppe in occasione del colpo di teatro (solo propaganda elettorale andata evidentemente a segno considerato che i Tranesi hanno ancora premiato il centro destra!!) dell'apertura di Villa Bini alla pubblica fruibilità, l'amministrazione si impegnò ad individuare un'area sostitutiva, dobbiamo evidenziare ancora una volta lo scempio regalato alla nostra città dai nostri cari amministratori: il vecchio campo di calcetto è diventato un'area piena di sterpaglie in cui abbandonare di tutto con il contorno di eternit (cemento-amianto)! Ed infatti, nonostante le segnalazioni e le richieste di bonifica dell'area inoltrate nei confronti dell'amministrazione sussistendo, tra l'altro, un obbligo contrattuale della società di telefonia che ha affittato l'area di pulire a proprie spese l'area, ad oggi nulla è stato fatto. Anzi un'area destinata fare giocare i ragazzi si è trasformata in un'area abbandonata e l'eternit continua a stare lì. Per tale motivo chiediamo che siano resi pubblici, con mezzi che garantiscano ampia diffusione, i dati e le modalità con le quali viene effettuato il monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche derivanti dalle antenne installate nella nostra città e soprattutto che si provveda immediatamente a bonificare l'area adiacente il Palazzetto di viale Falcone».
Tuttavia non sono state comunicate né le modalità con le quali viene effettuato il monitoraggio: Michele Di Gregorio e Franco Laurora chiedono all'amministrazione comunale di Trani di rendere note le modalità di funzionamento della rete di monitoraggio: «Nonostante i proclami ed i manifesti affissi all'epoca in città, non conosciamo né i siti dove le centraline sono state montate, né gli orari oggetto del monitoraggio, né i valori dei campi elettromagnetici rilevati sino ad ora. Ciò che da allora è rimasto alla nostra città sono le antenne installate dappertutto con due luoghi simbolo per eccellenza: il palazzo di città ed il vecchio campetto di calcio destinato all'oratorio di S. Giuseppe in via Falcone».
«Tralasciando le polemiche che si sono succedute fino agli ultimi giorni della scorsa campagna elettorale - scrivono i due esponenti dei Verdi - quando, in seguito alla minaccia di una manifestazione pubblica della parrocchia di S. Giuseppe in occasione del colpo di teatro (solo propaganda elettorale andata evidentemente a segno considerato che i Tranesi hanno ancora premiato il centro destra!!) dell'apertura di Villa Bini alla pubblica fruibilità, l'amministrazione si impegnò ad individuare un'area sostitutiva, dobbiamo evidenziare ancora una volta lo scempio regalato alla nostra città dai nostri cari amministratori: il vecchio campo di calcetto è diventato un'area piena di sterpaglie in cui abbandonare di tutto con il contorno di eternit (cemento-amianto)! Ed infatti, nonostante le segnalazioni e le richieste di bonifica dell'area inoltrate nei confronti dell'amministrazione sussistendo, tra l'altro, un obbligo contrattuale della società di telefonia che ha affittato l'area di pulire a proprie spese l'area, ad oggi nulla è stato fatto. Anzi un'area destinata fare giocare i ragazzi si è trasformata in un'area abbandonata e l'eternit continua a stare lì. Per tale motivo chiediamo che siano resi pubblici, con mezzi che garantiscano ampia diffusione, i dati e le modalità con le quali viene effettuato il monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche derivanti dalle antenne installate nella nostra città e soprattutto che si provveda immediatamente a bonificare l'area adiacente il Palazzetto di viale Falcone».