Cronaca
Contratto di quartiere, sequestrati palazzi già costruiti
In via Giachetti. Due indagati, l'ex dirigente dell'ufficio tecnico e il costruttore. Dalla procura giungono accuse pesantissime per entrambi
Trani - venerdì 19 aprile 2013
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Guai per il contratto di quartiere II Sant'Angelo. La Guardia di finanza ha sequestrato alcuni immobili già costruiti in via Giachetti su disposizione del gip del tribunale, Francesco Zecchillo. Il problema è rappresentato da una particella di un privato espropriata secondo procedure non regolari e valutata a un prezzo molto basso dal Comune.
Sono indagati dal pm Giuseppe Maralfa l'ex dirigente dell'ufficio tecnico, Giuseppe Affatato, e il proprietario dell'azienda assegnataria dei suoli, Giambattista Scaringi. Ad Affatato vengono contestati i reati di abuso d'ufficio, falso ideologico, rifiuto di atti di ufficio, invasione di terreni e la mancata esecuzione di provvedimenti del giudice, non avendo dato seguito a un'ordinanza del Tar Puglia. Scaringi è indagato (in concorso con Affatato), oltre che per invasione di terreni, anche per abbandono incontrollato di rifiuti provenienti dalle opere di bonifica di alcune particelle sulle quali poi si è costruito.
L'inchiesta parte dalla denuncia del proprietario di alcune particelle espropriate. Tra i fatti contestati, il dirigente dell'ufficio tecnico aveva ordinato la bonifica dei terreni da espropriare nonostante il rifiuto legittimo del proprietario ad accettare l'indennità di espropriazione calcolata dall'ufficio tecnico. Peraltro, la bonifica veniva affidata proprio alla Scaringi, azienda assegnataria dei lotti su cui edificare, e il dirigente ometteva di depositare presso la cassa depositi e prestiti il preventivo obbligatorio di espropriazione. Inoltre, Affatato avrebbe valutato «incongruamente e falsamente» il valore dell'immobile che sorgeva sulla proprietà. In questo modo – dice il gip nel provvedimento di sequestro – l'ingegnere comunale «intenzionalmente procurava all'Ati un ingiusto vantaggio patrimoniale di rilevante entità». L'azienda aggiudicataria dei suoli, infine, è stata esentata dal pagamento degli oneri per l'acquisizione di suoli e immobili, previsti invece nella convenzione tra Comune e soggetto attuatore del contratto di quartiere.
Sono indagati dal pm Giuseppe Maralfa l'ex dirigente dell'ufficio tecnico, Giuseppe Affatato, e il proprietario dell'azienda assegnataria dei suoli, Giambattista Scaringi. Ad Affatato vengono contestati i reati di abuso d'ufficio, falso ideologico, rifiuto di atti di ufficio, invasione di terreni e la mancata esecuzione di provvedimenti del giudice, non avendo dato seguito a un'ordinanza del Tar Puglia. Scaringi è indagato (in concorso con Affatato), oltre che per invasione di terreni, anche per abbandono incontrollato di rifiuti provenienti dalle opere di bonifica di alcune particelle sulle quali poi si è costruito.
L'inchiesta parte dalla denuncia del proprietario di alcune particelle espropriate. Tra i fatti contestati, il dirigente dell'ufficio tecnico aveva ordinato la bonifica dei terreni da espropriare nonostante il rifiuto legittimo del proprietario ad accettare l'indennità di espropriazione calcolata dall'ufficio tecnico. Peraltro, la bonifica veniva affidata proprio alla Scaringi, azienda assegnataria dei lotti su cui edificare, e il dirigente ometteva di depositare presso la cassa depositi e prestiti il preventivo obbligatorio di espropriazione. Inoltre, Affatato avrebbe valutato «incongruamente e falsamente» il valore dell'immobile che sorgeva sulla proprietà. In questo modo – dice il gip nel provvedimento di sequestro – l'ingegnere comunale «intenzionalmente procurava all'Ati un ingiusto vantaggio patrimoniale di rilevante entità». L'azienda aggiudicataria dei suoli, infine, è stata esentata dal pagamento degli oneri per l'acquisizione di suoli e immobili, previsti invece nella convenzione tra Comune e soggetto attuatore del contratto di quartiere.