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Politica

Coordinamento Pdl a Trani: tutto in alto mare

L’area ex An propone Tarantini. Marinaro: «Si punti su una figura esterna». Nel partito le acque sono agitate dalle varie correnti interne

Il quadro sembrava ormai definito: Beppe Corrado coordinatore del Pdl di Trani, Stefano Di Modugno vice. La proposta del coordinamento provinciale sembrava essere stata recepita dai vertici regionali. Si attendeva soltanto la formale ratifica e l'annuncio. In realtà, ad oggi, non ci sono state comunicazioni ufficiali. I problemi sarebbero sorti in molte città in attesa del coordinamento, fra cui anche Trani. Nel partito le acque sono agitate dalle varie correnti interne. Nei giorni scorsi ci sarebbe stata una riunione a cui ha partecipato lo zoccolo duro dell'area riconducibile all'ex Alleanza Nazionale in cui è stata avanzata la candidatura del sindaco, Giuseppe Tarantini, a coordinatore del partito su Trani.

Cosa accadrà? Il provinciale non si è ancora espresso in maniera definitiva, intanto si registra una dura presa di posizione del consigliere Dino Marinaro: «Alla base dei problemi amministrativi di Trani – scrive Marinaro - c'è sicuramente la mancanza di unità della maggioranza e in particolar modo del partito più rappresentativo che conta circa 20 consiglieri nelle proprie fila. I problemi del Pdl si ripercuotono negativamente sulla città e sui cittadini. Può mai essere possibile che se gli uffici comunali devono consegnare o notificare posta al rappresentante del Pdl non sappiano a che consegnarla? Eppure a livello nazionale era arrivata comunicazione di fare il coordinamento cittadino entro il 28 febbraio. Come mai non è ancora stato effettuato a Trani? Eppure proprio giorni fa anche la stampa sentiti i vertici provinciali dava per certo la nomina di due autorevoli consiglieri comunali e provinciali a coordinatori ma non è mai arrivata l'ufficialità. Come mai? Semplice. Non hanno ancora idea su chi nominare a Trani e come sempre accaduto la nomina cadrà dall'alto».

Marinaro spiega il perché. «Il Pdl a Trani è spaccato in gruppi e gruppetti, non solo ex Alleanza nazionale ed ex Forza Italia. Anche al loro interno ci sono gruppi e sotto gruppi. A questo punto però può sorgere un'altra domanda, non è che per caso chi lo ha condotto finora voglia continuare a farlo, in barba alle sue stesse dichiarazioni? E' facile intuire nel dottor Tarantini il deus ex machina dell'amministrazione e del Pdl tranese, inequivocabilmente mal condotti. Recentemente aveva rilasciato varie interviste nelle quali dichiarava di voler dare spazio ad altre autorevoli figure del partito proprio per programmare al meglio il passaggio delle consegne. Ma evidentemente Andreotti ha sempre ragione, il potere logora chi non ce l'ha. E per chi è abituato a gestire il potere politico e amministrativo da tempo immemore lasciare sembra davvero impossibile. E il tanto enfatizzato rinnovamento e cambiamento dove sarebbe? Di certo la nomina del coordinatore sarà un passaggio chiave per il futuro del Pdl dove in molti sono già pronti ad uscire e seguire altri consiglieri nelle nuove formazioni politiche di centrodestra. Il divide et impera perpetuato finora non ha portato a niente se non a pessimi risultati politici (molti si sono allontanati dal partito, e i cittadini sono sempre più lontani dalla politica) ma soprattutto una pessima amministrazione che ha portato la nostra amata città in una situazione di stallo, deficitaria».

Marinaro suggerisce la soluzione: «Suggerirei agli organi preposti di nominare come coordinatore una figura esterna a queste beghe fratricide e che possa unificare le varie anime del partito (se mai è nato), recuperare tutti coloro che si sono allontanati e invogliare il maggior numero possibile di cittadini a tornare ad interessarsi di politica.Crediamo sia arrivato il momento di dare una svolta a questo vecchio modo di fare politica e dare un segnale forte alla nostra città. Manca ancora un anno alle prossime elezioni e non per questo l'amministrazione deve tirare i remi in barca per affrontare le proprie lotte interne, mostrando ancor di più il fianco ad un centrosinistra ormai baldanzoso al quale quest'amministrazione quotidianamente offre un argomento valido per fare polemica. Secondo Sofocle non si può conoscere veramente la natura e il carattere di un uomo fino a che non lo si vede amministrare il potere, ai posteri l'ardua sentenza».
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