Politica
Distribuzione di gas naturale: quanti mancati incassi per le casse del Comune?
La denuncia Barresi: «Ancora nessuna procedura di gara»
Trani - lunedì 18 settembre 2017
Comunicato Stampa
Il 3 luglio la Giunta comunale (con atto numero 121) ha inteso effettuare, delegando il Comune di Andria come stazione appaltante, la procedura di gara del servizio pubblico per la distribuzione di gas naturale nella città di Trani. Su questo argomento devo, purtroppo, prendere atto che tutte le amministrazioni, dal lontano 26 settembre 2009 (data della scadenza del contratto e concessione) ad oggi, non hanno preso in seria considerazione la possibilità di ricontrattare, quanto meno, il canone che viene versato dal gestore al comune di Trani.
Secondo il mio modesto parere le scorse amministrazioni, come l'attuale, nelle more della nuova gara, avrebbero dovuto ricontrattare cercando di ottenere un maggior contributo a favore delle casse comunali. Infatti, il canone che si è versato al Comune di Trani fino ad oggi, dopo l'approvazione del bilancio consolidato del gestore è pari al 10 per cento del 10 per cento, per semplificare vi spiego che stiamo parliamo dell'1 per cento dell'utile netto.
Come chiaramente dimostrabile, trattasi di cifre irrisorie, se consideriamo il notevole importo degli utili di Engie Spa iscritti in bilancio, utili autorevoli con numeri a sei zeri e quindi questo di deve far riflettere sul danno economico che ha ricevuto il Comune di Trani. Di fatto, con la cessazione del rapporto concessorio in atto, la quota di proprietà della rete di distribuzione spettante al comune, consentirà allo stesso di ricevere la corrispondente quota di Vrd (vincolo ai ricavi di distribuzione) determinata dall'autorità dell'energia in tariffa, che attualmente, per paradosso, viene ancora incamerata dal gestore.
Ritengo giusto che i cittadini siano a conoscenza del mancato introito di queste somme, allo stesso tempo vorrei sapere cosa stia realmente facendo il nostro comune sulla vicenda gas-metano. Soffermo la vostra attenzione sul fatto che i termini stabiliti dalla legge sono perentori e sanzionatori in quanto prevedono multe per i Comuni inadempienti che non hanno ancora espletato la procedure di gara, ma la cosa più grave in assoluto e che se non si ottempera entro l'11 ottobre a noi si sostituirà nella gara la Regione e se non si rispetterà il termine dell'11 dicembre 2017 subentrerà alla Regione il Ministero dello sviluppo economico (che guaio per Trani se tutto ciò accadesse).
Alla luce di quanto sopra, si desidera, inoltre, sapere e far sapere con questa interrogazione alla cittadinanza a che punto siamo con la gara, evitando l'intervento sia della Regione che del Mise; inoltre vorrei anche sapere se nella predisposizione degli atti di gara sono state o saranno realmente tutelate le peculiarità della nostra città inserendo nel bando gli ulteriori vantaggi consentiti dalla legge: economici (maggior contributo al comune sul risultato d'esercizio); miglioramento del servizio (vedi apertura nuovi Uffici in città per gli utenti); ed in assoluto il potenziamento della rete sul territorio (per servire oggi zone che non sono fornite della rete gas). Quando verrà il documento in consiglio comunale per la decisione sulla concessione del servizio di distribuzione del gas.
Anna Maria Barresi,
consigliera comunale
Secondo il mio modesto parere le scorse amministrazioni, come l'attuale, nelle more della nuova gara, avrebbero dovuto ricontrattare cercando di ottenere un maggior contributo a favore delle casse comunali. Infatti, il canone che si è versato al Comune di Trani fino ad oggi, dopo l'approvazione del bilancio consolidato del gestore è pari al 10 per cento del 10 per cento, per semplificare vi spiego che stiamo parliamo dell'1 per cento dell'utile netto.
Come chiaramente dimostrabile, trattasi di cifre irrisorie, se consideriamo il notevole importo degli utili di Engie Spa iscritti in bilancio, utili autorevoli con numeri a sei zeri e quindi questo di deve far riflettere sul danno economico che ha ricevuto il Comune di Trani. Di fatto, con la cessazione del rapporto concessorio in atto, la quota di proprietà della rete di distribuzione spettante al comune, consentirà allo stesso di ricevere la corrispondente quota di Vrd (vincolo ai ricavi di distribuzione) determinata dall'autorità dell'energia in tariffa, che attualmente, per paradosso, viene ancora incamerata dal gestore.
Ritengo giusto che i cittadini siano a conoscenza del mancato introito di queste somme, allo stesso tempo vorrei sapere cosa stia realmente facendo il nostro comune sulla vicenda gas-metano. Soffermo la vostra attenzione sul fatto che i termini stabiliti dalla legge sono perentori e sanzionatori in quanto prevedono multe per i Comuni inadempienti che non hanno ancora espletato la procedure di gara, ma la cosa più grave in assoluto e che se non si ottempera entro l'11 ottobre a noi si sostituirà nella gara la Regione e se non si rispetterà il termine dell'11 dicembre 2017 subentrerà alla Regione il Ministero dello sviluppo economico (che guaio per Trani se tutto ciò accadesse).
Alla luce di quanto sopra, si desidera, inoltre, sapere e far sapere con questa interrogazione alla cittadinanza a che punto siamo con la gara, evitando l'intervento sia della Regione che del Mise; inoltre vorrei anche sapere se nella predisposizione degli atti di gara sono state o saranno realmente tutelate le peculiarità della nostra città inserendo nel bando gli ulteriori vantaggi consentiti dalla legge: economici (maggior contributo al comune sul risultato d'esercizio); miglioramento del servizio (vedi apertura nuovi Uffici in città per gli utenti); ed in assoluto il potenziamento della rete sul territorio (per servire oggi zone che non sono fornite della rete gas). Quando verrà il documento in consiglio comunale per la decisione sulla concessione del servizio di distribuzione del gas.
Anna Maria Barresi,
consigliera comunale