
Politica
Elezioni, Cuccovillo apre ad un candidato della società civile
«Le primarie senza un progetto sono inutili». Scrive il responsabile del partito Socialista di Trani
Trani - sabato 5 marzo 2011
Il responsabile del partito Socialista di Trani, Nicola Cuccovillo, entra nel dibattito sulle prossime elezioni amministrative. «Occorre dare atto ai partiti del centrosinistra, di cui faccio parte, di stare operando, in silenzio da mesi, con l'obiettivo di pervenire ad un candidato unico e di volerlo decidere entro questo anno, in largo anticipo perle prossime amministrative. In questa ottica si è ritenuto che una delle ipotesi per conseguire questi risultati potrebbe essere l'uso delle primarie ed il sottoscritto in qualità di responsabile del partito Socialista è stato uno dei proponenti e firmatari del relativo regolamento. L'abbiamo approntato e sarà usato se necessario. Perché esso è per ora solo una buona ipotesi? Occorre tenere presente che il centrosinistra si è presentato diviso nelle due ultime tornate e quindi ancor più bisogna tendere a fare squadra, restituendo alla politica il dialogo pacato e la capacità di mediazione. La squadra deve coinvolgere nella partecipazione i cittadini che si sono estraniati. Un'altra sconfitta del centrosinistra sarebbe senza rivincita anche perché l'elettorato ha dimostrato di non essere entusiasta dell'opposizione».
Per Cuccovillo «occorre pensare a soluzioni straordinarie, ad un programma di ricostruzione cittadina che sia in grado di dare risposte concrete alla drammatica crisi economica e sociale che Trani sta vivendo. Per questo la coalizione della sinistra riformista deve unirsi con le forze di centro intorno ad un progetto per Trani fondato sul lavoro, sulla sicurezza, sul merito, lontano dal familismo. Pertanto occorre evitare di chiudersi nel recinto della prima fila dell'ufficialità dei partiti ma aprirsi alle associazioni ed ai cittadini e confrontarsi senza altezzosità, attuando la teoria dei cerchi concentrici».
Cuccovillo avanza come ipotesi quella di pescare un candidato dalla società civile: «Se la drammaticità che sta vivendo Trani è vera, il centrosinistra può anche pensare ad un papa straniero di comprovata qualità che abbia l'autorità ed il carisma di prendere voti nell'area del centro e degli indecisi, dare un senso di appartenenza della nostra comunità. Una persona che in questi anni abbia fornito occasioni di buona volontà e abbia quagliato, anche senza grandi squilli di tromba, qualcosa per Trani. Esiste? Bisogna darsi da fare per individuarlo».
Cuccovillo va oltre: «Occorre pensare in grande, in quanto il problema non è solo vincere le primarie e le elezioni ma innanzitutto preparare la nascita di una nuova Trani. Il mix politico fra gioventù (che non è una situazione solo biologica,vedi il vecchio 67enne Roberto Vecchioni che a Sanremo ha saputo coniugare parole, stesura musicale ed impatto emotivo) ed esperienza sappia trovare una levatrice di grande spessore che guidi un Consiglio comunale che porti ad un nuovo rinascimento tranese».
Sulle primarie, Cuccovillo la pensa così: «Possono essere utili, ma non può esistere il mito del lavacro salvatore che rischia di alimentare il populismo-nuovismo un po' straccione creato dal suo utilizzatore finale, cioè Berlusconi. Esse sono un tentativo nuovo di fare politica ma non sono certo la medicina per tutti i mali della politica: se si pensa questo, siamo in presenza di pubblicità ingannevole. Anche perché, questo strumento interessa solo alcune forze politiche. Il governare va oltre questo schema specie se, come appurato, il popolo delle primarie è solo un piccolo segmento dell'elettorato. Pertanto insistere sulle primarie subito, senza un progetto, è come raccogliere le olive in agosto e pretendere pure di ricavarne un buon olio. Non si può fare. Se vogliamo prendere i frutti del pensare in grande occorre che tutti facciano un passo indietro e rinuncino a qualche ambizione mentre tutti insieme concorriamo alle primarie delle idee stendendo un progetto ed un programma che non sia un libro dei sogni e definendo i confini politici della coalizione. Dopo si può discutere fra le varie disponibilità, chi dovrà essere il leader, avendo come meta il tendere ad essere unitari al massimo, convergendo su una sola persona. Su questo i partiti del centrosinistra stanno e devono lavorare e tenere come bussola il concetto che l'umiltà è una virtù (non un difetto) e l'orgoglio è un peccato grave perché acceca l'anima come insegnava il mai dimenticato Don Tonino Bello».
Per Cuccovillo «occorre pensare a soluzioni straordinarie, ad un programma di ricostruzione cittadina che sia in grado di dare risposte concrete alla drammatica crisi economica e sociale che Trani sta vivendo. Per questo la coalizione della sinistra riformista deve unirsi con le forze di centro intorno ad un progetto per Trani fondato sul lavoro, sulla sicurezza, sul merito, lontano dal familismo. Pertanto occorre evitare di chiudersi nel recinto della prima fila dell'ufficialità dei partiti ma aprirsi alle associazioni ed ai cittadini e confrontarsi senza altezzosità, attuando la teoria dei cerchi concentrici».
Cuccovillo avanza come ipotesi quella di pescare un candidato dalla società civile: «Se la drammaticità che sta vivendo Trani è vera, il centrosinistra può anche pensare ad un papa straniero di comprovata qualità che abbia l'autorità ed il carisma di prendere voti nell'area del centro e degli indecisi, dare un senso di appartenenza della nostra comunità. Una persona che in questi anni abbia fornito occasioni di buona volontà e abbia quagliato, anche senza grandi squilli di tromba, qualcosa per Trani. Esiste? Bisogna darsi da fare per individuarlo».
Cuccovillo va oltre: «Occorre pensare in grande, in quanto il problema non è solo vincere le primarie e le elezioni ma innanzitutto preparare la nascita di una nuova Trani. Il mix politico fra gioventù (che non è una situazione solo biologica,vedi il vecchio 67enne Roberto Vecchioni che a Sanremo ha saputo coniugare parole, stesura musicale ed impatto emotivo) ed esperienza sappia trovare una levatrice di grande spessore che guidi un Consiglio comunale che porti ad un nuovo rinascimento tranese».
Sulle primarie, Cuccovillo la pensa così: «Possono essere utili, ma non può esistere il mito del lavacro salvatore che rischia di alimentare il populismo-nuovismo un po' straccione creato dal suo utilizzatore finale, cioè Berlusconi. Esse sono un tentativo nuovo di fare politica ma non sono certo la medicina per tutti i mali della politica: se si pensa questo, siamo in presenza di pubblicità ingannevole. Anche perché, questo strumento interessa solo alcune forze politiche. Il governare va oltre questo schema specie se, come appurato, il popolo delle primarie è solo un piccolo segmento dell'elettorato. Pertanto insistere sulle primarie subito, senza un progetto, è come raccogliere le olive in agosto e pretendere pure di ricavarne un buon olio. Non si può fare. Se vogliamo prendere i frutti del pensare in grande occorre che tutti facciano un passo indietro e rinuncino a qualche ambizione mentre tutti insieme concorriamo alle primarie delle idee stendendo un progetto ed un programma che non sia un libro dei sogni e definendo i confini politici della coalizione. Dopo si può discutere fra le varie disponibilità, chi dovrà essere il leader, avendo come meta il tendere ad essere unitari al massimo, convergendo su una sola persona. Su questo i partiti del centrosinistra stanno e devono lavorare e tenere come bussola il concetto che l'umiltà è una virtù (non un difetto) e l'orgoglio è un peccato grave perché acceca l'anima come insegnava il mai dimenticato Don Tonino Bello».
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