Estati tranesi, assolto l'ex sindaco Giuseppe Tarantini

Si chiude con un nulla di fatto l'inchiesta della Procura di Trani sui presunti sprechi delle "Estati tranesi" del 2005 e del 2006. Tutti i sei imputati condannati in primo grado dal Tribunale di Trani, nel dicembre 2011, escono infatti indenni dal processo di secondo grado tra assoluzioni e intervenute prescrizioni.

In primis l'allora sindaco Giuseppe Tarantini, assolto ("perché il fatto non sussiste") dall'accusa di concussione per induzione per la quale era stato condannato a due anni e quattro mesi. Assolto con la stessa formula anche l'ex presidente dell'Amiu, Claudio Squiccimarro, che per la stessa ipotesi era stato condannato ad un anno. Prescritta invece la contestazione di abuso d'ufficio per entrambi così come per l'ex vicesindaco Mauro Scagliarini (in primo grado condannato a 10 mesi), gli ex assessori Sergio De Feudis (10 mesi) e Nicola Quinto (8 mesi) e per l'allora presidente di Amet, Alfonso Maria Mangione (10 mesi).

La Procura di Trani non aveva presentato alcun appello e, ora, a chiedere l'assoluzione è stato lo stesso procuratore generale di Bari. In primo grado ben otto dei 14 imputati erano stati assolti, sia pure con diverse formule.

Secondo l'ipotesi accusatoria sostenuta dalla Procura di Trani, per metter su i dispendiosi cartelloni delle Estati 2005 e 2006 il Comune avrebbe sostenuto spese ben oltre le possibilità reali. Per riuscirci avrebbe fatto ricorso, con alcuni escamotage, alle casse delle ex municipalizzate Amet e Amiu. Si ipotizzarono anche presunte pressioni nei confronti del cda Amiu, per costringerlo a finanziare le spese.