Politica

I Verdi: «Gravissima la decisione della Giunta Regionale sulla caccia»

Per il partito del "sole che ride" una delibera approvata con superficialità

«È inverosimile che la Giunta Regionale abbia approvato la deliberazione n. 1622 del 30 ottobre scorso dal titolo "Presa d'atto del Decreto Legge n. 251 del 16 agosto 2006 e relativi adempimenti". Con una superficialità senza eguali la Giunta prende atto di un D. L. ormai decaduto il 18 ottobre 2006 e stabilisce che le "uniche" Zone di Protezione Speciale (le famose "Z.P.S." classificate ai sensi della Direttiva 79/409/CEE per la tutela degli uccelli selvatici) esistenti sul territorio regionale pugliese sono individuate nelle oasi di protezione istituite con il Piano Faunistico Venatorio regionale ai sensi della legge regionale n. 27/1998 sulla caccia. L'assunto è talmente grossolano che merita un approfondimento. Si tratta, infatti, di un provvedimento "mostruoso" e per la Giunta regionale, che lo ha approvato, non sembra avere alcuna rilevanza:
  • il fatto che le Z.P.S. sul territorio pugliese sono state classificate in numero e superfici ben più ampie delle asfittiche "oasi di protezione" alla Commissione U.E. già in data 24 ottobre 1998;
  • non rileva che questo sia stato confermato in maniera inequivoca anche dal Consiglio di Stato (cfr., tra l'altro, la sentenza della Sez. VI n. 3491/04 del 17 febbraio 2004);
  • non rileva che l'elenco delle Zone di Protezione Speciale italiane (quindi anche pugliesi) siano state pubblicate, solo per ulteriore informazione, con Decreto del Ministro dell'Ambiente del marzo 2005 pubblicato in Gazzetta Ufficiale a giugno 2005;
  • non rileva che la programmazione e l'attuazione regionale dei Fondi Strutturali 2000-2006 sia stata basata sui Siti Natura 2000 (quindi anche le Z.P.S.) attribuendo ad interventi in essi proposti premialità finanziarie e vantaggi nelle graduatorie;
  • non rileva che la programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013, soprattutto per i fondi per l'agricoltura, è basata sui Siti d'Importanza Comunitaria e sulle Zone di Protezione Speciale proposti dalla Regione Puglia e depositati con cartografie, schede di identificazione e validazioni scientifiche presso la Commissione Europea, il Ministero dell'Ambiente e la stessa Regione Puglia.
È il caso di aggiungere, inoltre, che chiunque può prendere visione dei reali confini dei SIC e della Z.P.S. sul portale dell'Assessorato all'Ambiente della Regione Puglia "http//:ambiente.regione.puglia.it". Naturalmente tali informazioni sono a disposizione anche degli assessori regionali. Si tratta in altri termini di un provvedimento assolutamente illegittimo che espone la Regione Puglia alle critiche della Commissione Europea e probabilmente ad una nuova, l'ennesima, procedura di infrazione con condanna finale a pagare le sanzioni pecuniarie previste.»
Michele Di Lorenzo
Coordinatore provinciale dei Verdi
  • Verdi
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