Vita di città
Il centro studi ebraico a palazzo Vischi
La comunità ebraica avanzerà una manifestazione d’interesse per il sito che doveva essere della Fondazione. Presentata a Trani la Lech Lechà (inizia domenica) ma già si guarda oltre
Trani - sabato 24 agosto 2013
18.54
Il centro studi ebraico che s'intende realizzare a Trani potrebbe essere ospitato all'interno dell'ala comunale di palazzo Vischi, immobile che ospitò la biblioteca e che nel 2008 fu indicato, da atto di Consiglio comunale, a sede della Fondazione Ida Grecca del Carretto (mai costituita). Della possibile ubicazione del centro studi se n'è parlato nel corso della conferenza stampa di presentazione della seconda edizione della Lech Lechà, la settimana di arte, letteratura e cultura ebraica, in programma dal 25 agosto al 2 settembre in diverse città della Puglia e soprattutto a Trani (tutto il programma in agenda).
La candidatura di palazzo Vischi come sede della Yeshivà (la scuola in cui maestri ebraici tengono delle lezioni su vari aspetti dell'ebraismo, attraverso lo studio dei testi classici) dovrebbe essere formalizzata dalla comunità ebraica di Napoli (cui fa capo quella locale) al Comune di Trani mediante una manifestazione d'interesse. La sede ideale, per la comunità ebraica, sarebbe stata il palazzetto adiacente la Sinagoga di Scolanova, ma è di proprietà privata ed il proprietario difficilmente se ne priverà. L'ipotesi di candidare per l'accademia stabile di studio la casa natale di Giovanni Bovio convince poco anche per una questione di spazi, ecco perché la comunità ebraica potrebbe richiedere ufficialmente la disponibilità di palazzo Vischi, potendo contare all'occorrenza sul supporto economico di una Fondazione svizzera fortemente interessata all'iniziativa culturale.
L'assessore alla cultura Salvatore Nardò non si sbilancia: «Di certo non vogliamo farci sfuggire questa occasione di crescita, ma fino a quando la comunità ebraica non ufficializzerà una proposta al Comune non se ne può parlare concretamente. Qualora dovesse giungere una manifestazione d'interesse per palazzo Vischi avvieremo tutte le discussioni amministrative e politiche del caso».
La candidatura di palazzo Vischi come sede della Yeshivà (la scuola in cui maestri ebraici tengono delle lezioni su vari aspetti dell'ebraismo, attraverso lo studio dei testi classici) dovrebbe essere formalizzata dalla comunità ebraica di Napoli (cui fa capo quella locale) al Comune di Trani mediante una manifestazione d'interesse. La sede ideale, per la comunità ebraica, sarebbe stata il palazzetto adiacente la Sinagoga di Scolanova, ma è di proprietà privata ed il proprietario difficilmente se ne priverà. L'ipotesi di candidare per l'accademia stabile di studio la casa natale di Giovanni Bovio convince poco anche per una questione di spazi, ecco perché la comunità ebraica potrebbe richiedere ufficialmente la disponibilità di palazzo Vischi, potendo contare all'occorrenza sul supporto economico di una Fondazione svizzera fortemente interessata all'iniziativa culturale.
L'assessore alla cultura Salvatore Nardò non si sbilancia: «Di certo non vogliamo farci sfuggire questa occasione di crescita, ma fino a quando la comunità ebraica non ufficializzerà una proposta al Comune non se ne può parlare concretamente. Qualora dovesse giungere una manifestazione d'interesse per palazzo Vischi avvieremo tutte le discussioni amministrative e politiche del caso».