
Cronaca
Il procuratore Giannella: «Dinamica criminale che forse sta riprendendo piede»
L'allarme lanciato durante la conferenza stampa per il blitz antiracket
Trani - giovedì 2 febbraio 2017
13.52
L'indagine che, questa mattina, ha portato in carcere altre sette persone per concorso in estorsione (tentata e consumata), nasce nel novembre 2016. Lo ha spiegato questa mattina, durante la conferenza stampa negli uffici di Palazzo Torres, il procuratore facente funzioni Francesco Giannella. «E' stata un'attività molto rapida – ha spiegato il magistrato - che ha dato risultati immediati, portata avanti dalla stazione dei carabinieri e dal nucleo operativo di Trani. L'indagine ha messo insieme dichiarazioni testimoniali, riconoscimenti fotografici, acquisizioni di immagini e filmati di videocamere, che hanno dato la certezza sull'attività di alcune persone che estorcevano denaro con metodi veramente preoccupanti a commercianti di vario tipo».
Giannella ha sottolineato il ruolo di spicco di Vito Corda, già fermato nella notte di sabato scorsa dai carabinieri per pericolo di fuga. «Le indagini ci dimostrano che stava per prendere il volo», ha aggiunto il procuratore. «Infatti quando è stato raggiunto nella sua abitazione, i carabinieri hanno trovato le valigie pronte con abiti estivi. Abbiamo la quasi certezza che stesse per andare a Santo Domingo. Inoltre gli stava per essere consegnato il passaporto richiesto alla Questura». In aggiunta a questo, i militari hanno anche trovato un giubbotto antiproiettili, occultato nel sottofondo di un cassetto.
Quanto al suo ruolo Giannella ha ricordato che Corda «è una persona attenzionata dalla Procura e dalle forze dell'ordine già da diverso tempo e si è reso protagonista di una serie di fatti che danno la misura del suo spessore criminale e della capacità di intimidazione che ha messo in atto nella città di Trani». Il capo della Procura ha fatto cenno anche ad alcuni attentati dinamitardi «sui quali si sta lavorando, che forse rientrano in una dinamica criminale che stiamo attentamente valutando e che forse era stata dimenticata dopo le operazioni degli anni '90». Una dinamica, ha avvertito Giannella, che «probabilmente sta riprendendo piede».
Il provvedimento di fermo di Corda è stato già convalidato dal gip Rossella Volpe l'altro giorno. Per gli altri indagati accusati di aver estorto il denaro, le manette sono scattate in seguito all'ordinanza di custodia cautelare emessa dallo stesso gip.
Giannella ha sottolineato il ruolo di spicco di Vito Corda, già fermato nella notte di sabato scorsa dai carabinieri per pericolo di fuga. «Le indagini ci dimostrano che stava per prendere il volo», ha aggiunto il procuratore. «Infatti quando è stato raggiunto nella sua abitazione, i carabinieri hanno trovato le valigie pronte con abiti estivi. Abbiamo la quasi certezza che stesse per andare a Santo Domingo. Inoltre gli stava per essere consegnato il passaporto richiesto alla Questura». In aggiunta a questo, i militari hanno anche trovato un giubbotto antiproiettili, occultato nel sottofondo di un cassetto.
Quanto al suo ruolo Giannella ha ricordato che Corda «è una persona attenzionata dalla Procura e dalle forze dell'ordine già da diverso tempo e si è reso protagonista di una serie di fatti che danno la misura del suo spessore criminale e della capacità di intimidazione che ha messo in atto nella città di Trani». Il capo della Procura ha fatto cenno anche ad alcuni attentati dinamitardi «sui quali si sta lavorando, che forse rientrano in una dinamica criminale che stiamo attentamente valutando e che forse era stata dimenticata dopo le operazioni degli anni '90». Una dinamica, ha avvertito Giannella, che «probabilmente sta riprendendo piede».
Il provvedimento di fermo di Corda è stato già convalidato dal gip Rossella Volpe l'altro giorno. Per gli altri indagati accusati di aver estorto il denaro, le manette sono scattate in seguito all'ordinanza di custodia cautelare emessa dallo stesso gip.
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Trani 
.jpg)





.jpg)

