Politica
Italcogim, i Verdi sollevano il problema del rinnovo del contratto
Nel mirino le modalità di continuazione del servizio gas a Trani
Trani - sabato 24 aprile 2010
L'appalto scade dopo 25 anni e al concessionario viene anche concessa la proroga. Succede a Trani con Italcogim, la società che gestisce ed eroga il gas in città, il cui contratto con il Comune è scaduto nel settembre 2009. Nonostante questa scadenza fosse ben nota, l'unica cosa che l'amministrazione comunale è riuscita a fare per tempo è stata una delibera (risalente al 29 dicembre 2008) con cui si prevede che l'eventuale incasso una tantum della somma di cinque milioni di euro, da porre a carico del concessionario, venga destinata alla costruzione del teatro comunale.
Morale: il 18 marzo 2010 la giunta ha deliberato finalmente di compiere tutti gli adempimenti propedeutici necessari per indire la gara di affidamento del servizio fissando il termine ultimo per la conclusione delle suddette attività al 30 novembre 2010; ma si esclude la proroga contrattuale, basandosi su una interpretazione di norme e sentenze del Tar che porterebbe la scadenza del contratto al 21 giugno 2012. Insomma, il rinnovo del contratto già scaduto sarebbe avvenuto in automatico. In ogni caso, per la prosecuzione del servizio l'Italcogim pagherà al Comune un canone annuo di 150mila euro; mentre il Comune ha previsto di spendere già 25mila euro per l'assistenza tecnico-amministrativa per indire la nuova gara. Sulla vicenda tornano i Verdi, già arrabbiati per l'ultimo invio di cartelle pazze ai cittadini tranesi, con disagi e lunghe code davanti al mini sportello presente in città.
«Alla luce di quanto accaduto – dice il capogruppo consiliare dei Verdi, Michele di Gregorio - chiediamo che immediatamente l'assessore competente assuma informazioni sulla vicenda alla società, chiedendo, in ogni caso, che l'Italcogim per affrontare le richieste degli utenti attivi altri sportelli in città e comunichi le necessarie informazioni attraverso le emittenti televisive locali o manifesti e altre forme di comunicazione». Quanto al rinnovo contrattuale i Verdi, ribadendo la censura sul comportamento dell'amministrazione «che non è stata in grado, pur avendo tempo a disposizione, di bandire la nuova gara», con un'apposita interrogazione chiedono «se è possibile ed è intenzione dell'amministrazione riscattare la proprietà della rete di distribuzione del gas metano come previsto nella convenzione; se è intenzione dell'amministrazione, in considerazione della liberalizzazione del mercato del gas bandire una gara anche per l'acquisto del gas; se è possibile affidare in house a una delle società, l'Amet per esempio, il servizio stesso di distribuzione del gas; se il canone previsto è congruo; se, infine, l'Italcogim ha accettato quanto previsto dal Comune».
«Infine – aggiunge il consigliere Francesco Laurora - in attesa di conoscere il capitolato di gara, chiediamo sin da ora che il prossimo titolare della concessione debba prevedere l'apertura di più punti informativi in città e in condizioni confortevoli per i cittadini, costretti ora a stare in coda sul marciapiedi. Sarebbe inoltre opportuno che finalmente l'amministrazione rendesse noti i risultati raggiunti e l'attuale stato di Amet Gas, una delle tante invenzioni dell'Amet».
Morale: il 18 marzo 2010 la giunta ha deliberato finalmente di compiere tutti gli adempimenti propedeutici necessari per indire la gara di affidamento del servizio fissando il termine ultimo per la conclusione delle suddette attività al 30 novembre 2010; ma si esclude la proroga contrattuale, basandosi su una interpretazione di norme e sentenze del Tar che porterebbe la scadenza del contratto al 21 giugno 2012. Insomma, il rinnovo del contratto già scaduto sarebbe avvenuto in automatico. In ogni caso, per la prosecuzione del servizio l'Italcogim pagherà al Comune un canone annuo di 150mila euro; mentre il Comune ha previsto di spendere già 25mila euro per l'assistenza tecnico-amministrativa per indire la nuova gara. Sulla vicenda tornano i Verdi, già arrabbiati per l'ultimo invio di cartelle pazze ai cittadini tranesi, con disagi e lunghe code davanti al mini sportello presente in città.
«Alla luce di quanto accaduto – dice il capogruppo consiliare dei Verdi, Michele di Gregorio - chiediamo che immediatamente l'assessore competente assuma informazioni sulla vicenda alla società, chiedendo, in ogni caso, che l'Italcogim per affrontare le richieste degli utenti attivi altri sportelli in città e comunichi le necessarie informazioni attraverso le emittenti televisive locali o manifesti e altre forme di comunicazione». Quanto al rinnovo contrattuale i Verdi, ribadendo la censura sul comportamento dell'amministrazione «che non è stata in grado, pur avendo tempo a disposizione, di bandire la nuova gara», con un'apposita interrogazione chiedono «se è possibile ed è intenzione dell'amministrazione riscattare la proprietà della rete di distribuzione del gas metano come previsto nella convenzione; se è intenzione dell'amministrazione, in considerazione della liberalizzazione del mercato del gas bandire una gara anche per l'acquisto del gas; se è possibile affidare in house a una delle società, l'Amet per esempio, il servizio stesso di distribuzione del gas; se il canone previsto è congruo; se, infine, l'Italcogim ha accettato quanto previsto dal Comune».
«Infine – aggiunge il consigliere Francesco Laurora - in attesa di conoscere il capitolato di gara, chiediamo sin da ora che il prossimo titolare della concessione debba prevedere l'apertura di più punti informativi in città e in condizioni confortevoli per i cittadini, costretti ora a stare in coda sul marciapiedi. Sarebbe inoltre opportuno che finalmente l'amministrazione rendesse noti i risultati raggiunti e l'attuale stato di Amet Gas, una delle tante invenzioni dell'Amet».
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