
Attualità
Le detenute del Carcere Femminile di Trani scrivono a Papa Francesco
"Ti ameremo per sempre e sarai il nostro tesoro più grande, che custodiremo gelosamente nei nostri cuori.
Trani - domenica 27 aprile 2025
06.45
Papa Francesco ha dimostrato in vita sempre un profondo interesse e una grande compassione per le detenute e, più in generale, per tutte le persone private della libertà. Durante il suo pontificato, ha visitato diverse carceri, portando un messaggio di speranza e redenzione. Ad esempio, pochi giorni prima della sua morte, ha visitato il carcere di Regina Coeli, sottolineando l'importanza di non abbandonare chi vive dietro le sbarre.
Il Santo Padre ha anche compiuto gesti simbolici e concreti, come lavare i piedi ai detenuti durante la Messa in Coena Domini, e ha chiesto alle istituzioni di considerare gesti di clemenza, come sconti di pena simbolici. Inoltre, ha donato risorse economiche per sostenere progetti dedicati ai detenuti.
Le detenute del carcere femminile di Trani, in particolare, hanno espresso nei giorni scorsi, dopo la morte del Pontefice, grande gratitudine verso di lui, ricordandolo come un Papa che ha aperto il cuore a tutti, senza fare differenze, un concetto questo espresso in una lettera inviata postuma a Papa Bergoglio. Questo il testo.
«Nostro grande Papa Francesco, chi ti scrive sono le detenute del carcere femminile di Trani.
Ti vogliamo ringraziare per la grande eredità che hai lasciato.
Hai sempre avuto un occhio di riguardo per tutti noi.
Ci sentiamo enormemente grate e soprattutto ricche per averti conosciuto.
Rimarrai per sempre nei nostri cuori.
Sei stato il Papa di tutti noi, non hai fatto differenze, ci hai amato e hai aperto il tuo cuore.
Le tue orme resteranno una traccia che noi ripercorreremo.
La tua povertà ci è stata di esempio.
La tua umiltà e la tua dolcezza accarezza la nostra anima.
Nostro papà Francesco, ti vogliamo salutare con queste parole:
ti ameremo per sempre e sarai il nostro tesoro più grande, che custodiremo gelosamente nei nostri cuori.
Ciao Papa Francesco»
Tutte le detenute di Trani
Il Santo Padre ha anche compiuto gesti simbolici e concreti, come lavare i piedi ai detenuti durante la Messa in Coena Domini, e ha chiesto alle istituzioni di considerare gesti di clemenza, come sconti di pena simbolici. Inoltre, ha donato risorse economiche per sostenere progetti dedicati ai detenuti.
Le detenute del carcere femminile di Trani, in particolare, hanno espresso nei giorni scorsi, dopo la morte del Pontefice, grande gratitudine verso di lui, ricordandolo come un Papa che ha aperto il cuore a tutti, senza fare differenze, un concetto questo espresso in una lettera inviata postuma a Papa Bergoglio. Questo il testo.
«Nostro grande Papa Francesco, chi ti scrive sono le detenute del carcere femminile di Trani.
Ti vogliamo ringraziare per la grande eredità che hai lasciato.
Hai sempre avuto un occhio di riguardo per tutti noi.
Ci sentiamo enormemente grate e soprattutto ricche per averti conosciuto.
Rimarrai per sempre nei nostri cuori.
Sei stato il Papa di tutti noi, non hai fatto differenze, ci hai amato e hai aperto il tuo cuore.
Le tue orme resteranno una traccia che noi ripercorreremo.
La tua povertà ci è stata di esempio.
La tua umiltà e la tua dolcezza accarezza la nostra anima.
Nostro papà Francesco, ti vogliamo salutare con queste parole:
ti ameremo per sempre e sarai il nostro tesoro più grande, che custodiremo gelosamente nei nostri cuori.
Ciao Papa Francesco»
Tutte le detenute di Trani