Cronaca
Matinelle, revocata la facoltà d’uso dell’area sottoposta a sequestro
Il proprietario ha comunque presentato istanza di dissequestro
Trani - giovedì 22 luglio 2010
E' stata revocata la facoltà d'uso dell'area demaniale sottoposta a sequestro del lido Matinelle. Una parte cospicua dello stabilimento (1063 metri quadrati) era stata sequestrata giovedì ma al proprietario era stata concessa comunque la facoltà d'uso (molti avevano erroneamente parlato di dissequestro). A distanza di pochi giorni, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, Ettore Cardinali, i militari della Guardia Costiera di Barletta e di Trani hanno nuovamente posto i sigilli allo stabilimento balneare sull'area di proprietà privata ma ricadente nella fascia dei trenta metri dal confine demaniale marittimo, dove sarebbero stati stati realizzati dei lavori senza l'autorizzazione della Capitaneria di porto, così come prevede l'articolo 55 del codice della navigazione.

Come evidenziato nel decreto di sequestro preventivo del gip, Roberto Olivieri del Castillo, la libera disponibilità dei beni in sequestro avrebbe potuto aggravare o protrarre le conseguenze dei reati commessi, consentendo ulteriori danni all'ambiente da parte dell'indagato. Si è tornati al sequestro in quanto la facoltà d'uso svuoterebbe di contenuto il sequestro preventivo e sarebbe poco corretto consentire agli autori del reato di avvantaggiarsi economicamente, facendo pagare dei servizi balneari che costituiscono attualmente condotta di reato. Sotto sequestro sono quindi finiti nuovamente le cabine, il bar ristoro in muratura, la pavimentazione in cemento, una scala ed una rampa, un porticato frangisole, il tutto per complessivi 1063 metri quadrati.

Traniweb ha contattato l'avvocato difensore del proprietario dello stabilimento balneare che ha voluto precisare quanto segue: «Non vi è stato nessun ulteriore provvedimento nei nostri confronti, è stata semplicemente revocata la facoltà d'uso dell'area. Abbiamo comunque già presentato istanza di dissequestro in virtù dell'ottenimento di un nulla osta per l'autorizzazione prevista dall'articolo 55, nelle more della presentazione della documentazione completa». E' a rischio la serata inaugurale, prevista venerdì 23 luglio.



Come evidenziato nel decreto di sequestro preventivo del gip, Roberto Olivieri del Castillo, la libera disponibilità dei beni in sequestro avrebbe potuto aggravare o protrarre le conseguenze dei reati commessi, consentendo ulteriori danni all'ambiente da parte dell'indagato. Si è tornati al sequestro in quanto la facoltà d'uso svuoterebbe di contenuto il sequestro preventivo e sarebbe poco corretto consentire agli autori del reato di avvantaggiarsi economicamente, facendo pagare dei servizi balneari che costituiscono attualmente condotta di reato. Sotto sequestro sono quindi finiti nuovamente le cabine, il bar ristoro in muratura, la pavimentazione in cemento, una scala ed una rampa, un porticato frangisole, il tutto per complessivi 1063 metri quadrati.

Traniweb ha contattato l'avvocato difensore del proprietario dello stabilimento balneare che ha voluto precisare quanto segue: «Non vi è stato nessun ulteriore provvedimento nei nostri confronti, è stata semplicemente revocata la facoltà d'uso dell'area. Abbiamo comunque già presentato istanza di dissequestro in virtù dell'ottenimento di un nulla osta per l'autorizzazione prevista dall'articolo 55, nelle more della presentazione della documentazione completa». E' a rischio la serata inaugurale, prevista venerdì 23 luglio.


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