
Politica
Merra (Azione Trani): "Lo stadio fantasma illumina solo le scuse: a Trani anche l’inefficienza ha il riflettore puntato"
L'Amministrazione è riuscita in un’impresa da record: avere uno stadio “funzionante”, ma privo di collaudi, autorizzazioni e di sicurezza
Trani - giovedì 13 novembre 2025
14.58
A Trani siamo riusciti in un'impresa da record: avere uno stadio perfettamente "funzionante", ma privo di collaudi, autorizzazioni e – dettaglio non da poco – di sicurezza. Un impianto che sembra più un set cinematografico che una struttura sportiva, dove l'unica cosa davvero accesa sono le scuse dell'Amministrazione. Da mesi denunciamo la mancanza dei certificati dei Vigili del Fuoco e del collaudo delle torri faro. Oggi arriva la conferma ufficiale, non da noi, ma direttamente da un comunicato pubblicato stamani direttamente sul sito del Comune d Trani, ripreso dalla stampa locale, e firmato dall'Assessorato allo Sport della Città di Trani.
Nella nota si legge che "il motivo per cui ad oggi non è stato possibile procedere alla accensione delle torri faro è legato alla necessità di acquisire il collaudo tecnico amministrativo in corso di esecuzione da parte di collaudatori professionisti esterni". Tradotto dal burocratese: i fari ci sono, ma non si possono accendere. Una sorta di installazione artistica a tema "attesa infinita". Ma non finisce qui. L'Assessorato ammette anche che "il certificato antincendio è stato ottenuto solo per la tribuna", mentre "è in corso la richiesta per la gradinata". Dopo decenni di gestione, siamo riusciti a certificare metà stadio. Una vittoria di Pirro dell'amministrazione dell'improvvisazione.
E mentre si parla di "traguardi mai raggiunti da nessuno" come la concessione decennale dello stadio o il futuro collaudo dei fari (che ancora non c'è), viene spontaneo chiedersi: ma serve davvero un applauso per ciò che dovrebbe essere la normalità? Sembra la solita commedia all'italiana: tutti si autocelebrano, mentre i tifosi restano al buio — letteralmente. Alla fine arriva, dall'Assessorato, anche l'appello alla "pazienza dei tifosi".
Pazienza? Dopo 50 anni di impianto senza autorizzazioni, i tifosi di Trani ne hanno avuta fin troppa. In sintesi, lo stesso Comune ammette ciò che denunciamo da tempo: lo stadio è incompleto, non a norma e ancora privo dei collaudi necessari. Non è una polemica: è un'autocertificazione d'inefficienza.
Resta la domanda più imbarazzante di tutte: com'è stato possibile mettere a bando un impianto privo delle necessarie autorizzazioni? Chi sapeva e ha taciuto? Chi non sapeva… e peggio ancora, perché? A Trani, l'unica cosa che funziona a pieno regime sembra essere il riflettore sull'incapacità amministrativa. Lo stadio, invece, resta spento. Raffaella Merra, Coordinatrice di Azione Trani
Nella nota si legge che "il motivo per cui ad oggi non è stato possibile procedere alla accensione delle torri faro è legato alla necessità di acquisire il collaudo tecnico amministrativo in corso di esecuzione da parte di collaudatori professionisti esterni". Tradotto dal burocratese: i fari ci sono, ma non si possono accendere. Una sorta di installazione artistica a tema "attesa infinita". Ma non finisce qui. L'Assessorato ammette anche che "il certificato antincendio è stato ottenuto solo per la tribuna", mentre "è in corso la richiesta per la gradinata". Dopo decenni di gestione, siamo riusciti a certificare metà stadio. Una vittoria di Pirro dell'amministrazione dell'improvvisazione.
E mentre si parla di "traguardi mai raggiunti da nessuno" come la concessione decennale dello stadio o il futuro collaudo dei fari (che ancora non c'è), viene spontaneo chiedersi: ma serve davvero un applauso per ciò che dovrebbe essere la normalità? Sembra la solita commedia all'italiana: tutti si autocelebrano, mentre i tifosi restano al buio — letteralmente. Alla fine arriva, dall'Assessorato, anche l'appello alla "pazienza dei tifosi".
Pazienza? Dopo 50 anni di impianto senza autorizzazioni, i tifosi di Trani ne hanno avuta fin troppa. In sintesi, lo stesso Comune ammette ciò che denunciamo da tempo: lo stadio è incompleto, non a norma e ancora privo dei collaudi necessari. Non è una polemica: è un'autocertificazione d'inefficienza.
Resta la domanda più imbarazzante di tutte: com'è stato possibile mettere a bando un impianto privo delle necessarie autorizzazioni? Chi sapeva e ha taciuto? Chi non sapeva… e peggio ancora, perché? A Trani, l'unica cosa che funziona a pieno regime sembra essere il riflettore sull'incapacità amministrativa. Lo stadio, invece, resta spento. Raffaella Merra, Coordinatrice di Azione Trani
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