Biagio Zanni
Biagio Zanni
Cronaca

Omicidio Zanni, la Procura dei minori di Bari chiude le indagini

A ucciderlo sarebbe stato un ragazzo di 15 anni

A uccidere Biagio Zanni, la notte tra il 19 e il 20 settembre scorso, fu un ragazzino tranese oggi 16enne. Il fatto fu l'epilogo di una rissa avvenuta sul porto di Trani. E' quanto sostiene la Procura dei minori di Bari che, nei giorni scorsi, ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini al ragazzo (finito in carcere al Fornelli di Bari a metà ottobre e all'epoca dei fatti ancora 15enne), contestandogli i reati di omicidio, rissa aggravata e porto abusivo di coltello. Indagini chiuse anche a carico del fratello oggi 18enne e un amico di 17 anni, che erano con lui e rispondono solo di rissa.

Con i tre ragazzi, quella sera, c'era anche un maggiorenne, Gianluca Napoletano di 19 anni, arrestato l'1 ottobre scorso. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la notte del 20 settembre sul porto di Trani ci sarebbe stata "una violenta zuffa", che vide contrapposto il gruppo di ragazzi a due adulti: Biagio Zanni e un suo amico. Il 34enne sarebbe intervenuto, in un secondo momento, in soccorso di quest'ultimo e la zuffa si sarebbe svolta "con scambio di pugni, calci, testate e ancora - secondo la Procura dei minori di Bari - con colpi inferti dal Napoletano con l'ingessatura portata al braccio destro e poi dal 16enne con un coltello, con cui Zanni veniva ferito prima all'emitorace sinistro e in profondità al fianco destro, con conseguente shock emorragico che ne cagionava la morte". Il giovane, portato in auto al pronto soccorso di Trani, poi venne trasferito al Bonomo di Andria dove morì alcune ore dopo.

L'accusa iniziale di concorso in omicidio, ipotizzata dalla Procura di Trani a carico del maggiorenne, fu riqualificata dal Tribunale della Libertà di Bari in "reato diverso da quello voluto da taluno dei concorrenti". E nel marzo scorso il gip ha concesso al giovane i domiciliari perché risultavano attenuate le esigenze cautelari e dopo che i carabinieri del Ris di Roma avevano escluso la presenza di tracce ematiche riconducibili al 34enne assassinato. L'inchiesta a suo carico però rimane aperta in attesa degli esiti di "un approfondimento tecnico" richiesto dal medico legale nominato dalla procura di Trani, per "valutare se la tempistica attendista osservata presso il pronto soccorso di Trani possa aver influito nel determinismo del decesso" di Zanni.
© 2001-2025 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.