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Enti locali
Ospedale, Tarantini chiede una conferenza dei sindaci
E Corrado propone la costituzione di un tavolo permanente. La politica si mobilita per la sanità locale
Trani - giovedì 24 febbraio 2011
11.20
Questa mattina, il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, ha inviato ai gruppi consiliari del Consiglio comunale di Trani una nota relativa all'ospedale unico Trani-Bisceglie in cui espone l'intenzione di chiedere la convocazione di una conferenza dei sindaci della Bat «per coinvolgere - scrive il primo cittadino - l'organo istituzionalmente preposto a ciò, nella interlocuzione fra il Comune di Trani e la Regione Puglia, sulla questione del nuovo ospedale unico Trani-Bisceglie». Nella nota, Tarantini chiede ai consiglieri di valutare la possibilità di produrre un documento unitario di tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale.
Sull'argomento ospedale è giunta in redazione anche una nota di Giuseppe Corrado (PdL) in cui si chiede al sindaco di convocare un tavolo permanente tra tutte le forze politiche e sociali cittadine, per individuare strategie e azioni a tutela dell'ospedale di Trani: «La politica regionale sulla sanità - scrive Corrado - sta provocando un terremoto nella nostro territorio. Ne è un esempio la chiusura degli ospedali di Spinazzola e Minervino oltre al ridimensionamento del nostro ospedale. Scelte scellerate, unilaterali che stanno provocando proteste e innescando percorsi anche giudiziari come la denuncia del Sindaco di Spinazzola alla procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio. Non voglio certamente innescare nuove polemiche ma il nostro ospedale ha subito in questi anni veri e propri scippi come la chiusura del reparto di ostetricia e il ridimensionamento di molti altri reparti. Le promesse di Vendola sono rimaste tali vedi anche l'inaugurazione farsa del reparto di ostetricia o il pronto soccorso chiuso da quattro anni. Ora sembra anche sfumare la possibilità di un ospedale unico Trani-Bisceglie».
Per Corrado, l'intervento del sindaco è da condividere in toto. «Il sottoscritto aveva già in passato lanciato un appello a tutte le forze politiche locali per formare un fronte unico per la difesa del nostro ospedale perché la Salute non ha colore politico. L'appello del sindaco non deve rimanere lettera morta e accolgo con favore la risposta del segretario del Pd Tommaso Laurora, che dimostra la maturità della classe politica transese. E' giunto il momento che la classe dirigente e politica della città si unisca e costituisca una diga comune contro le scelte della giunta regionale. Quindi oggi chiediamo al sindaco di convocare un tavolo permanente tra tutte le forze politiche e sociali cittadine, attraverso cui individuare strategie e azioni a tutela del nostro ospedale e della sanità nella nostra città».
Sull'argomento ospedale è giunta in redazione anche una nota di Giuseppe Corrado (PdL) in cui si chiede al sindaco di convocare un tavolo permanente tra tutte le forze politiche e sociali cittadine, per individuare strategie e azioni a tutela dell'ospedale di Trani: «La politica regionale sulla sanità - scrive Corrado - sta provocando un terremoto nella nostro territorio. Ne è un esempio la chiusura degli ospedali di Spinazzola e Minervino oltre al ridimensionamento del nostro ospedale. Scelte scellerate, unilaterali che stanno provocando proteste e innescando percorsi anche giudiziari come la denuncia del Sindaco di Spinazzola alla procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio. Non voglio certamente innescare nuove polemiche ma il nostro ospedale ha subito in questi anni veri e propri scippi come la chiusura del reparto di ostetricia e il ridimensionamento di molti altri reparti. Le promesse di Vendola sono rimaste tali vedi anche l'inaugurazione farsa del reparto di ostetricia o il pronto soccorso chiuso da quattro anni. Ora sembra anche sfumare la possibilità di un ospedale unico Trani-Bisceglie».
Per Corrado, l'intervento del sindaco è da condividere in toto. «Il sottoscritto aveva già in passato lanciato un appello a tutte le forze politiche locali per formare un fronte unico per la difesa del nostro ospedale perché la Salute non ha colore politico. L'appello del sindaco non deve rimanere lettera morta e accolgo con favore la risposta del segretario del Pd Tommaso Laurora, che dimostra la maturità della classe politica transese. E' giunto il momento che la classe dirigente e politica della città si unisca e costituisca una diga comune contro le scelte della giunta regionale. Quindi oggi chiediamo al sindaco di convocare un tavolo permanente tra tutte le forze politiche e sociali cittadine, attraverso cui individuare strategie e azioni a tutela del nostro ospedale e della sanità nella nostra città».
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