Scuola e Lavoro

Pane, chiesto un confronto con l'amministrazione

Unimpresa dopo la manifestazione di domenica

Ottima riuscita della manifestazione pacifica indetta dall'Associazione Panificatori di Trani e della Bat, aderente alla FIPPA (Federazione Italiana Panificatori Pasticceri), condivisa e sostenuta da Unimpresa Bat, per protestare contro l'ordinanza sindacale che prevede le aperture domenicali e festive dei panifici per l'intero anno. Oltre sei quintali di pane, distribuiti gratuitamente alle centinaia di cittadini che si sono avvicinati ai banchi, all'uopo allestiti in Piazza Gradenico e in via Andria. Tutti i presenti i dirigenti dell'Associazione Panificatori, oltre al Presidente di Unimpresa Bat Francesco Sipone e del Direttore Savino Montaruli. Anche i cittadini che si sono avvicinati ai punti di distribuzione hanno manifestato solidarietà comprendendo le ragioni della protesta. «I panificatori sono fortemente penalizzati dall'ordinanza sindacale e rischiano di vedere trasformato radicalmente lo stile di vita delle loro famiglie e dei loro dipendenti. Questo è ritenuto un provvedimento ingiusto, ingiustificato e fortemente penalizzante per una Categoria che, al contrario delle altre, anche artigiane, lavora di notte e il riposo settimanale è una necessità che viene negata (di fatto perché così funziona il mercato – se qualcuno non lo capisce ancora!) da un provvedimento le cui ragioni di base sono ancora tutte da chiarire, poiché non è condiviso dalla quasi totalità dei panificatori tranesi.

Con questi provvedimenti si rischia anche di influire pesantemente sul futuro del comparto, anche perché dissuade ulteriormente i giovani dall'intraprendere tale attività, anche a causa dei massacranti turni di lavoro, compresi quelli domenicali e festivi che il comune vorrebbe adottare. Su queste argomentazioni serie e realistiche vorremmo confrontarci, non solo sulla carta stampata ma con dibattiti pubblici dove auspichiamo di trovarci "faccia a faccia" con i nostri interlocutori e saremmo lieti se tali iniziative fossero intraprese proprio dagli Organi di Informazione (Stampa e Tv)».

Unimpresa ha inoltre chiesto un incontro al sindaco Tarantini: «Egregio sig. Sindaco, il provvedimento sindacale adottato da codesta Amministrazione non trova giustificazione alcuna, né dal punto di vista normativo né regolamentare né come richiesta proveniente dalla base lavorativa del Settore. La invitiamo a convocare con urgenza un tavolo di confronto, con la Sua indispensabile presenza, per darci la possibilità di demolire qualsiasi tentativo di interpretare in maniera errata, strumentale e condizionata la vigente normativa in materia di chiusure domenicali e festive degli esercizi di panificazione, anche se trattasi di attività artigianali, proprio alla pari degli esercizi di "pastificio" piuttosto che di "Parrucchieri" che, pur essendo anch'esse Imprese iscritte all'Albo degli Artigiani, vengono regolarmente disciplinate, anche nel comune di Trani. Così come avviene in tutte le altre parti d'Italia, la produzione del pane è inibita in tali giornate domenicali e festive, proprio per salvaguardare questa fattispecie di attività lavorativa. Il fatto che tale attività potrebbe non seguire le stesse deroghe concesse agli esercizi di vicinato a sede fissa non significa che essa non debba essere disciplinata, anzi tale interpretazione andrebbe ancor più nella direzione di una maggiore "restrizione" rispetto a quanto lo stesso comune di Trani ha disciplinato dall'anno 2003, data di entrata in vigore della legge regionale n. 11, uniformando le aperture domenicali e festive dei Panificatori con quelle degli esercizi a sede fissa.

Non vogliamo pensare che da tale data ad oggi si sia operato "contro legge" né pensiamo che tutti quanti si sono espressi su tali ordinanze, compresi noi e Lei stesso che le ha firmate, abbiano preso "abbagli di sorta". Si è operato nel giusto e ancor oggi non c'è alcun motivo di "stravolgere" tale provvedimento, seppur in presenza di Trani Città d'Arte e ad Economia Prevalentemente Turistica, che non cambia di una virgola la questione. Proprio a proposito di questo importante provvedimento di riconoscimento attribuito alla città di Trani, Lei sa bene, Sindaco Tarantini, quanto impegno anche la nostra Associazione Unimpresa Bat ha profuso perché fosse conseguito. In verità non osavamo pensare che il primo effetto di tale riconoscimento si dovesse misurare con la deliberazione della facoltà di apertura domenicale e festiva dei Panifici, in maniera indiscriminata. Noi, come Lei, volgiamo di più per questa cara e amata città. Lei è sempre stato orgoglioso di aver impedito che a Trani si insediasse la Grande Distribuzione Organizzata e gli Ipermercati, salvaguardando il piccolo commercio.

Oggi deve dimostrarci che questo è ancora il suo pensiero e quello di chi Le sta attorno e continua a godere della Sua fiducia. I confitti non fanno bene a nessuno, neanche a coloro che, spesso in maniera ambigua, utilizzano "prove di forza", fuori dal terreno di gioco e sovente con strumenti impropri. Lei sa bene che siamo sempre stati corretti, seppur mantenendo intatta la nostra capacità di critica costruttiva, in moltissime situazioni che continuano a vederci operare anche nella città di Trani. Fatta questa breve premessa La invitiamo a convocare le Associazioni, tutte quelle che ne fanno richiesta e che abbiano interessi legittimi rispetto all'argomento in trattazione, come prevede il dettato Costituzionale, per un'approfondita, serena e cordiale discussione in merito alla questione, in modo che si addivenga ad un provvedimento condiviso, che rappresenti un punto di mediazione che non penalizzi alcuno. Non si faccia incantare da quanti continuano a tirare in ballo futili motivazioni come quella che coloro che devono sedersi al tavolo di concertazione debbano essere "solo alcuni prediletti" da una legge regionale assurda ed unica nel suo genere, finalizzata a chiudere il cerchio della rappresentanza e della rappresentatività, per motivi che oramai sono usciti ampiamente allo scoperto.
Lei sa bene che, pur non avendo alcunché da temere in quanto parteciperemmo al tavolo a pieno titolo, sia come Unimpresa Bat che come Federazione propria dell'A.G.C.I., regolarmente presente nel CNEL e accreditata dalla legge regionale vigente, siamo proprio noi a chiedere, come facciamo sempre in tutti i comuni, di allargare questo tavolo anche alle altre Associazioni che ne fanno richiesta, quindi, in primis, a quella dei Panificatori di Trani. Nessuno potrebbe impedirLe di fare ciò, anzi è proprio ciò che deve fare, per affermare senza equivoci il sua altissimo senso della democrazia partecipata, in cui tutti dobbiamo vogliamo continuare a credere. La legge regionale in materia di rappresentatività afferma chiaramente che alcune Associazioni di Categoria debbano essere "obbligatoriamente" consultate ma NON AFFERMA DA NESSUNA PARTE CHE DEBBANO ESSERE CONSULTATE "SOLO QUELLE", perché ciò sarebbe stato incostituzionale e anche Lei lo sa, Sindaco Tarantini. Quindi, una volta che il comune ha convocato le Associazioni di cui alla legge regionale, ha il dovere di estendere tale consultazione a chiunque ne faccia richiesta, proprio come prevedono la Costituzione, la legge 241/90 e le altre normative vigenti in materia di rappresentanza.

In ogni caso sarebbe opportuno far svanire ogni dubbio in merito alle competenze che sono proprie della Pubblica Amministrazione, anche in questo caso, in quanto il parere delle Associazioni, di tutte le Associazioni, è comunque ed in ogni caso di carattere "consultivo e non vincolante", quindi nessuna "tirata per la giacca". E' Lei che deve decidere.
Nella comune consapevolezza che solo con il confronto si possano raggiungere obiettivi comuni, che mirino all'unico interesse della collettività, La salutiamo cordialmente, nell'attesa di conoscere il luogo, la data e l'ora dell'incontro richiesto che, auspichiamo, possa avvenire al più presto, anche per scongiurare ulteriori iniziative che la Categoria intende intraprendere e che, francamente, vorremmo tutti evitare, specie in un momento di facili strumentalizzazioni che non ci appartengono per stile, serietà e professionalità
».
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