Territorio
Presentata l’ordinanza balneare 2013 per la Puglia
Gli obblighi per i comuni costieri. Sarà avviato il numero verde per segnalare i reati ambientali
Puglia - sabato 27 aprile 2013
E' stata presentata nei giorni scorsi dall'assessore al Demanio Leonardo di Gioia l'ordinanza balneare 2013, documento con il quale si regola l'esercizio dell'attività balneare nelle spiagge demaniali. L'ordinanza sarà affissa all'ingresso di tutti i lidi e prevede precisi compiti per garantire accesso, pulizia, sicurezza, tutela ambientale e della quiete pubblica.
«Quest'anno – ha spiegato l'assessore – l'ordinanza, non prevede nuove norme impositive: abbiamo scelto la continuità nelle norme per garantire un piano certo di regole per gli operatori. Ma abbiamo voluto iniziare una sorta di moral suasion nei confronti dei gestori per avviare innovazioni senza imporre nulla per legge. Ad esempio, in alcune aree stiamo prevedendo che si avvii il wi-fi pubblico, e vogliamo che d'intesa con l'assessorato alla Sanità e quindi con il 118 e con gli operatori degli scooter d'acqua Emersanmare si possa implementare il servizio di soccorso, prevedendo l'uso in molti lidi di defibrillatori con personale addestrato all'uso. I defibrillatori potranno essere utilizzati, nel caso, anche sul territorio».
L'apertura al pubblico per gli operatori della balneazione è consentita dal 1 maggio al 30 settembre: durante questo periodo è infatti assicurato dalla Regione il monitoraggio della qualità delle acque di balneazione. Nel documento (scaricabile come allegato PDF) vengono elencate tutte le norme relative all'uso delle aree demaniali sulle quali, ad esempio, è vietato organizzare feste o utilizzare attrezzature balneari dopo il tramonto
L'ordinanza balneare stabilisce inoltre una serie di obblighi per i comuni costieri che devono:
«Quest'anno – ha spiegato l'assessore – l'ordinanza, non prevede nuove norme impositive: abbiamo scelto la continuità nelle norme per garantire un piano certo di regole per gli operatori. Ma abbiamo voluto iniziare una sorta di moral suasion nei confronti dei gestori per avviare innovazioni senza imporre nulla per legge. Ad esempio, in alcune aree stiamo prevedendo che si avvii il wi-fi pubblico, e vogliamo che d'intesa con l'assessorato alla Sanità e quindi con il 118 e con gli operatori degli scooter d'acqua Emersanmare si possa implementare il servizio di soccorso, prevedendo l'uso in molti lidi di defibrillatori con personale addestrato all'uso. I defibrillatori potranno essere utilizzati, nel caso, anche sul territorio».
L'apertura al pubblico per gli operatori della balneazione è consentita dal 1 maggio al 30 settembre: durante questo periodo è infatti assicurato dalla Regione il monitoraggio della qualità delle acque di balneazione. Nel documento (scaricabile come allegato PDF) vengono elencate tutte le norme relative all'uso delle aree demaniali sulle quali, ad esempio, è vietato organizzare feste o utilizzare attrezzature balneari dopo il tramonto
L'ordinanza balneare stabilisce inoltre una serie di obblighi per i comuni costieri che devono:
- assicurare sulle spiagge libere l'igiene, la pulizia, la raccolta dei rifiuti;
- rendere perfettamente fruibili, anche ai soggetti diversamente abili, gli accessi pubblici al mare esistenti, garantendo la costante pulizia per la loro regolare percorribilità;
- predisporre, ai fini della concreta fruibilità delle spiagge libere e del mare territoriale anche da parte dei soggetti diversamente abili, idonei percorsi perpendicolari alla battigia e fino al raggiungimento della stessa, con apposite pedane amovibili;
- predisporre, ai fini della concreta fruibilità delle spiagge libere e del mare territoriale anche da parte dei soggetti diversamente abili, idonei percorsi perpendicolari alla battigia e fino al raggiungimento della stessa, con apposite pedane amovibili;
- consentire il libero accesso all'arenile ad intervalli non superiori a 150 metri, qualora vi siano opere di urbanizzazione a delimitazione del demanio marittimo; lo stesso obbligo grava su ogni altro Ente titolare di infrastrutture che ostacolano il libero accesso all'arenile; in tale seconda ipotesi i Comuni dovranno promuovere l'attività amministrativa finalizzata alla realizzazione degli accessi;
- istallare sufficienti ed idonei servizi igienici e di primo soccorso.