Politica
Pubblicità, convocata la commissione Affari istituzionali
Dopo 3 anni di nulla, Ferrante avvia la discussione politica sul piano. I contenuti del regolamento consegnato al Comune nel 2010 e mai utilizzato
Trani - martedì 4 giugno 2013
16.13
Il piano generale degli impianti pubblicitari e delle pubbliche affissioni è arrivato all'attenzione del presidente del Consiglio comunale, Fabrizio Ferrante, che ha immediatamente convocato la commissione Affari istituzionali per una prima analisi.
Il piano fu redatto nel 2010 dall'architetto Giuseppe Agostini e tenuto in stand by fino a poche settimane fa. Il perché è tutto da comprendere. Seppur con diversi limiti, il piano rappresenta comunque un discreto punto di partenza su cui confrontarsi. Intanto pone dei paletti precisi: niente pubblicità che possa nuocere al decoro dei monumenti , turbi l'estetica, alteri elementi architettonici o limiti la visuale di sfondi architettonici. La durata di rilascio dell'autorizzazione per l'installazione dei mezzi pubblicitari è fissata in 3 anni con previsioni di rinnovo. Per tutte le concessioni si fa espressamente riferimento all'indizione di procedure ad evidenza pubblica. Nei centri abitati, inoltre, viene fatto di divieto di collocare impianti che siano di ostacolo alla visibilità dei segnali e degli impianti semaforici, che fronteggino vetrine, finestre e portoni di accesso ai fabbricati.
L'articolo 32 del piano è dedicato alle norme finali e transitorie, quelle su cui già da adesso è massima l'attenzione, con il forte sospetto che si possa procedere a contestatissime sanatorie o condoni. Cosa prevede il piano? Riportiamo: «I mezzi pubblicitari e le affissioni dirette prive di titolo autorizzativo rilasciato dal Comune o con titolo autorizzativo scaduto dovranno essere rimosse a cura e spese del titolare entro 60 giorni dall'entrata in vigore del regolamento. I titolari dei mezzi per la pubblicità ordinaria esistenti sulla base di autorizzazione rilasciata dal Comune ma non più rispondenti alla normativa vigente ed alle prescrizioni del piano dovranno adeguarsi entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del piano (autorizzazione triennale). I titolari di mezzi pubblicitari per la pubblicitaria ordinaria esistenti sulla base di un contratto pluriennale col Comune ma non più rispondenti alla normativa vigente ed alle prescrizioni del piano dovranno essere rimossi alla scadenza del contratto. I titolari degli impianti per le affissioni dirette esistenti sulla base di autorizzazione rilasciata dal Comune e non ancora scaduta potranno chiedere il rinnovo dell'autorizzazione secondo le modalità previste secondo le modalità previste dal piano. Entro 90 giorni dall'entrata in vigore del piano tutti i titolari dei mezzi pubblicitari e per le affissioni dirette dovranno apporre sull'impianto la targhetta con incisi i dati dell'amministrazione rilasciante, il soggetto titolare, il numero dell'autorizzazione e la data di scadenza».
Il piano fu redatto nel 2010 dall'architetto Giuseppe Agostini e tenuto in stand by fino a poche settimane fa. Il perché è tutto da comprendere. Seppur con diversi limiti, il piano rappresenta comunque un discreto punto di partenza su cui confrontarsi. Intanto pone dei paletti precisi: niente pubblicità che possa nuocere al decoro dei monumenti , turbi l'estetica, alteri elementi architettonici o limiti la visuale di sfondi architettonici. La durata di rilascio dell'autorizzazione per l'installazione dei mezzi pubblicitari è fissata in 3 anni con previsioni di rinnovo. Per tutte le concessioni si fa espressamente riferimento all'indizione di procedure ad evidenza pubblica. Nei centri abitati, inoltre, viene fatto di divieto di collocare impianti che siano di ostacolo alla visibilità dei segnali e degli impianti semaforici, che fronteggino vetrine, finestre e portoni di accesso ai fabbricati.
L'articolo 32 del piano è dedicato alle norme finali e transitorie, quelle su cui già da adesso è massima l'attenzione, con il forte sospetto che si possa procedere a contestatissime sanatorie o condoni. Cosa prevede il piano? Riportiamo: «I mezzi pubblicitari e le affissioni dirette prive di titolo autorizzativo rilasciato dal Comune o con titolo autorizzativo scaduto dovranno essere rimosse a cura e spese del titolare entro 60 giorni dall'entrata in vigore del regolamento. I titolari dei mezzi per la pubblicità ordinaria esistenti sulla base di autorizzazione rilasciata dal Comune ma non più rispondenti alla normativa vigente ed alle prescrizioni del piano dovranno adeguarsi entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del piano (autorizzazione triennale). I titolari di mezzi pubblicitari per la pubblicitaria ordinaria esistenti sulla base di un contratto pluriennale col Comune ma non più rispondenti alla normativa vigente ed alle prescrizioni del piano dovranno essere rimossi alla scadenza del contratto. I titolari degli impianti per le affissioni dirette esistenti sulla base di autorizzazione rilasciata dal Comune e non ancora scaduta potranno chiedere il rinnovo dell'autorizzazione secondo le modalità previste secondo le modalità previste dal piano. Entro 90 giorni dall'entrata in vigore del piano tutti i titolari dei mezzi pubblicitari e per le affissioni dirette dovranno apporre sull'impianto la targhetta con incisi i dati dell'amministrazione rilasciante, il soggetto titolare, il numero dell'autorizzazione e la data di scadenza».