Cronaca
Pue di Pozzopiano, Affatato rischia 2 mesi di interdizione
Richiesta avanzata dal pm Maralfa. Confermato il sequestro dell'area. Il dirigente è accusato di concorso in abuso d'ufficio
Trani - giovedì 3 maggio 2012
8.31
Sarà il gip Francesco Zecchillo a decidere se il capo dell'ufficio tecnico del Comune di Trani, Giuseppe Affatato, dovrà essere interdetto per due mesi dall'esercizio della professione. Il dirigente è stato interrogato ieri mattina, assistito dall'avvocato Luigi Puca, nell'ambito dell'inchiesta sul piano urbanistico esecutivo di Pozzopiano, quello che prevede la realizzazione di un grattacielo di 12 piani (incluso il pianterreno) di fronte all'ottocentesco giardino Telesio.
Affatato è accusato di concorso in abuso d'ufficio e nell'aver indotto in errore il Consiglio comunale in merito alla legittimità del pue con i proprietari dell'area, Giuseppe e Francesca Bove, e con il progettista Francesco Paolo Arbore. In particolare, avrebbe consentito loro «un ingiusto vantaggio patrimoniale», grazie al suo parere che ha portato il Consiglio comunale ad approvare il pue. L'area è stata sequestrata il 2 febbraio scorso. Ma il pm Giuseppe Maralfa ha chiesto l'interdizione per il dirigente, dopo il provvedimento del tribunale del riesame di Trani, che ha confermato il sequestro dell'area e riconosciuto valida la perizia del consulente della procura, Ruggero Carcano.
Secondo quest'ultimo il nuovo palazzo, che sarebbe realizzato tra edifici non più alti di cinque piani, è previsto per un'altezza di 38,20 metri, ma per calcolare la distanza da quello più vicino si è tenuto conto di un'altezza di 32,20 metri (cioè senza attico e superattico). Sarebbe inoltre irregolare la larghezza su cui si affaccerebbe il palazzo, che sarebbe di soli sette metri nel tratto tra questo e il giardino Telesio (intoccabile per un allargamento poiché sottoposto a vincolo). Inoltre il pue non è stato preceduto dall'approvazione della vas (la valutazione ambientale strategica).
Affatato è accusato di concorso in abuso d'ufficio e nell'aver indotto in errore il Consiglio comunale in merito alla legittimità del pue con i proprietari dell'area, Giuseppe e Francesca Bove, e con il progettista Francesco Paolo Arbore. In particolare, avrebbe consentito loro «un ingiusto vantaggio patrimoniale», grazie al suo parere che ha portato il Consiglio comunale ad approvare il pue. L'area è stata sequestrata il 2 febbraio scorso. Ma il pm Giuseppe Maralfa ha chiesto l'interdizione per il dirigente, dopo il provvedimento del tribunale del riesame di Trani, che ha confermato il sequestro dell'area e riconosciuto valida la perizia del consulente della procura, Ruggero Carcano.
Secondo quest'ultimo il nuovo palazzo, che sarebbe realizzato tra edifici non più alti di cinque piani, è previsto per un'altezza di 38,20 metri, ma per calcolare la distanza da quello più vicino si è tenuto conto di un'altezza di 32,20 metri (cioè senza attico e superattico). Sarebbe inoltre irregolare la larghezza su cui si affaccerebbe il palazzo, che sarebbe di soli sette metri nel tratto tra questo e il giardino Telesio (intoccabile per un allargamento poiché sottoposto a vincolo). Inoltre il pue non è stato preceduto dall'approvazione della vas (la valutazione ambientale strategica).