Politica

Pug di Trani: «siamo tornati indietro al vecchio PRG del 1971?»

Sul Piano Urbanistico interviene il "Circolo della Libertà"

«Il Circolo della Libertà "Una voce per Trani" registra uno stato di sofferenza nella città causata dalla deliberazione di non compatibilità del P.U.G. di Trani da parte della Regione Puglia ai sensi dell'art. 11, commi 7 e 8 della L.R. n.20 del 27/07/2001. Il fatto che il Piano Urbanistico Generale non sia stato adeguato ai seguenti Piani Regionali: Piano di Bonifica delle Aree Inquinate; Piano di Gestione dei Rifiuti e bonifica delle Aree Inquinate; Piano di Gestione dei Rifiuti; integrazione Sezione Rifiuti Speciali e Pericolosi; Piano Attività Estrattive; e che manchi di pianificazione e/o programmazione nel settore commerciale, energetico e di mobilità urbana, come richiesto dalla regione Puglia, fa comprendere come sia mancata da parte dell'Ammistrazione e del progettista incaricato della redazione del predetto P.U.G. attenzione verso le succitate problematiche e in particolare verso quelle del risanamento ambientale e della bonifica dei siti contaminati per la salvaguardia delle risorse ambientali e per la tutela della salute, nell'interesse dei cittadini tranesi e per il raggiungimento dell'equilibrio tra le esigenze delle imprese estrattive e dei lavoratori che vi sono assunti, quella del territorio e dei valori paesaggistici previsti dalla Costituzione e l'esigenza delle aree protette.

La mancanza del "piano dei servizi" nello strumento urbanistico adottato, fa sì che nel PUG non possa essere definita una mappa entro la quale i progettisti dei vari Comparti edilizi trovino riferimenti per dare uno sviluppo armonico alla città. Inoltre, l'assenza della viabilità, nel succitato PUG, contro ogni buona regola di progettazione urbana, permette ai vari comparti edilizi di svilupparsi senza una idea dei collegamenti interattivi fra gli stessi.
Purtroppo l'aspetto più importante da evidenziare è che il P.U.G. è stato dimensionato ipotizzando un insediamento pari a n. 63.896 abitanti nel 2020, definendo, così la suscettività edificatoria dei comparti, mentre vi è una previsione reale di insediamento di n. 11.595 abitanti nel 2020 (dato otte-nuto moltiplicando il fabbisogno di stanze al 2020 pari a 15.626 stanze per il parametro di 0,742 abitanti/stanze : 15.626 x 0,742 = 11.595). Pertanto si riscontra un insediamento di n. 51.794 abitanti in più rispetto al dato più realistico di 11.595 abitanti, in assenza di una programmazione pluriennale.

In attesa, quindi, della conferenza di servizi del prossimo 17/09/2008, ci si chiede se siano ancora valide le norme di salvaguardia previste dal P.U.G. o se le stesse siano decadute essendo passati oltre due anni dalla data di adozione del P.U.G. stesso, nel qual caso tutti gli sforzi fatti per far sì che la nostra città fosse dotata di uno strumento urbanistico utile per la sua crescita, il suo sviluppo e per l'interesse dei cittadini sono da ritenersi vani a causa di logiche "poco chiare ovvero sconosciute"! Ci si chiede: siamo andati avanti o siamo tornati indietro al vecchio e intramontabile P.R.G. del 1971?.»
  • PUG
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