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Politica
«Sanità e medici di famiglia, ennesimo passo falso di Vendola»
Benedetto Fucci (Pdl) affila le armi in vista delle elezioni. Il deputato del Popolo della Libertà chiede ai pugliesi di voltar pagina
Italia - martedì 12 febbraio 2013
12.20
«Il disastro di Vendola alla guida della Puglia è stato particolarmente clamoroso sul terreno più delicato che ha a che vedere con la salute e la qualità di vita dei cittadini: la sanità pubblica. Un disastro, peraltro, che è davvero su tutta la linea non riguardando più solo il dato finanziario in merito al pauroso disavanzo sanitario regionale e le opache modalità di gestione sul piano amministrativo». Lo afferma Benedetto Fucci, deputato del Pdl e membro della commissione parlamentare di inchiesta sui disavanzi sanitari regionali.
«Lo stato di agitazione proclamato della Federazione italiana medici di famiglia – prosegue Fucci - chiama in causa le responsabilità di Vendola in merito alla sanità territoriale, che pure in una Regione come la Puglia, anche a causa della situazione deficitaria di molte strutture ospedaliere nella totale inazione della giunta sarebbe decisiva. La prospettiva di Vendola, grande oratore ma amministratore modesto, al governo del Paese mi spaventa proprio perché, da pugliese e da addetto ai lavori, ho assistito allo sfascio della sanità pubblica regionale. Replicare quei modelli di comportamente anche a livello nazionale sarebbe un disastro per tutta l'Italia».
«Lo stato di agitazione proclamato della Federazione italiana medici di famiglia – prosegue Fucci - chiama in causa le responsabilità di Vendola in merito alla sanità territoriale, che pure in una Regione come la Puglia, anche a causa della situazione deficitaria di molte strutture ospedaliere nella totale inazione della giunta sarebbe decisiva. La prospettiva di Vendola, grande oratore ma amministratore modesto, al governo del Paese mi spaventa proprio perché, da pugliese e da addetto ai lavori, ho assistito allo sfascio della sanità pubblica regionale. Replicare quei modelli di comportamente anche a livello nazionale sarebbe un disastro per tutta l'Italia».
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