
Cronaca
Scomparsa Marcone, adesso si indaga per omicidio
Ci sarebbe un nuovo filmato e un'altra persona
Trani - sabato 27 giugno 2015
Ormai s'indaga per omicidio a seguito della scomparsa di Saverio Marcone, di cui non si hanno più notizie da giovedì 18 giugno.
Per gli inquirenti è pressocchè nulla la speranza che dietro la scomparsa si celi una fuga del 43enne tranese, che, peraltro, non aveva manifestato una volontà del genere. Dunque per il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Giovanni Vaira, che coordina le indagini dei Carabinieri, Marcone, volto già noto alle Forze dell'Ordine perché nel 2008 bersaglio di un agguato a colpi di pistola e nel 2009 arrestato per droga, è rimasto vittima di un regolamento di conti.
E, se così fosse, poiché il corpo non si trova, s'ipotizza pure che Marcone oltre ad esser stato ammazzato potrebbe esser stato vittima della cosiddetta lupara bianca. Dunque saremmo al cospetto di un omicidio efferato con una spiccata matrice criminale che, col passare dei giorni, potrebbe indurre la Procura di Trani a trasmettere gli atti, per competenza, alla Procura Antimafia di Bari. Ma per ora il fascicolo resta sulla scrivania del pm Vaira il cui puzzle ricostruttivo delle ultime ore note di Marcone si ferma intorno a mezzogiorno proprio di giovedì scorso, quando il "giostraio" è stato ripreso da una seconda telecamera in zona Capirro.
Dunque, c'è un ulteriore filmato che riprende il giostraio un paio d'ore dopo a quello che, sinora, era ritenuto l'unico avvistamento. Ovvero quello delle 9.30 circa in Via Falcone che peraltro lo ritrasse parlare con un uomo. Differente dall'uomo visto (proprio grazie all'altra telecamera) accompagnare Marcone a Capirro a bordo di un'auto per poi andar via non appena il 43enne scese dalla vettura. Poco dopo il cellulare di Marcone squillò (la cella telefonica indicata nei tabultai copre proprio la zona di Capirro) ma a vuoto. E allora, se di omicidio si tratta, il delitto potrebbe esser avvenuto alcuni minuti dopo il suo arrivo nella periferia della città. Le indagini proseguono serrate per capire cos'è poi successo nel silenzio di Capirro.
Per gli inquirenti è pressocchè nulla la speranza che dietro la scomparsa si celi una fuga del 43enne tranese, che, peraltro, non aveva manifestato una volontà del genere. Dunque per il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Giovanni Vaira, che coordina le indagini dei Carabinieri, Marcone, volto già noto alle Forze dell'Ordine perché nel 2008 bersaglio di un agguato a colpi di pistola e nel 2009 arrestato per droga, è rimasto vittima di un regolamento di conti.
E, se così fosse, poiché il corpo non si trova, s'ipotizza pure che Marcone oltre ad esser stato ammazzato potrebbe esser stato vittima della cosiddetta lupara bianca. Dunque saremmo al cospetto di un omicidio efferato con una spiccata matrice criminale che, col passare dei giorni, potrebbe indurre la Procura di Trani a trasmettere gli atti, per competenza, alla Procura Antimafia di Bari. Ma per ora il fascicolo resta sulla scrivania del pm Vaira il cui puzzle ricostruttivo delle ultime ore note di Marcone si ferma intorno a mezzogiorno proprio di giovedì scorso, quando il "giostraio" è stato ripreso da una seconda telecamera in zona Capirro.
Dunque, c'è un ulteriore filmato che riprende il giostraio un paio d'ore dopo a quello che, sinora, era ritenuto l'unico avvistamento. Ovvero quello delle 9.30 circa in Via Falcone che peraltro lo ritrasse parlare con un uomo. Differente dall'uomo visto (proprio grazie all'altra telecamera) accompagnare Marcone a Capirro a bordo di un'auto per poi andar via non appena il 43enne scese dalla vettura. Poco dopo il cellulare di Marcone squillò (la cella telefonica indicata nei tabultai copre proprio la zona di Capirro) ma a vuoto. E allora, se di omicidio si tratta, il delitto potrebbe esser avvenuto alcuni minuti dopo il suo arrivo nella periferia della città. Le indagini proseguono serrate per capire cos'è poi successo nel silenzio di Capirro.
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