Cronaca
Scoperto un nuovo scarico abusivo in zona Colonna, indaga la magistratura
Condotte abusive e accessi al mare intensificata l'attività degli inquirenti
Trani - venerdì 15 agosto 2014
0.03
L'indagine voluta dalla Procura della Repubblica di Trani per accertare, in maniera approfondita, lo stato del litorale tranese con particolare attenzione a scarichi abusivi e accessi al mare sta già portando i primi risultati. Nei giorni scorsi, infatti, agenti della Polizia Locale insieme agli uomini dell'Ufficio locale marittimo hanno individuato uno scarico abusivo in mare nella zona di Colonna.
La condotta, ancora attiva, è stato verificato che determinasse la fuoriuscita in acqua di un liquido in grado di provocare inquinamento in mare e un evidente strato schiumoso. Da questa prima scoperta, sono partiti i nuovi accertamenti degli inquirenti che stanno tentando di risalire all'effettiva provenienza degli scarichi.
Questo elemento arricchisce un'indagine già avviata della magistratura, e in particolar modo dal Sostituto Procuratore Antonio Savasta, tesa appunto a verificare lo stato del litorale con riferimento alla presenza di sospetti e numerosi scarichi abusivi. Il motivo per il quale si è deciso di intensificare l'attività in questi giorni è perché abitazioni e ville al centro delle attenzioni della magistratura si presume possano essere abitate in questo periodo.
La condotta, ancora attiva, è stato verificato che determinasse la fuoriuscita in acqua di un liquido in grado di provocare inquinamento in mare e un evidente strato schiumoso. Da questa prima scoperta, sono partiti i nuovi accertamenti degli inquirenti che stanno tentando di risalire all'effettiva provenienza degli scarichi.
Questo elemento arricchisce un'indagine già avviata della magistratura, e in particolar modo dal Sostituto Procuratore Antonio Savasta, tesa appunto a verificare lo stato del litorale con riferimento alla presenza di sospetti e numerosi scarichi abusivi. Il motivo per il quale si è deciso di intensificare l'attività in questi giorni è perché abitazioni e ville al centro delle attenzioni della magistratura si presume possano essere abitate in questo periodo.