Bottaro e Lignola
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Politica

Servizio d'igiene urbana: la maggioranza si divide e il Consiglio salta

Seduta aggiornata a lunedì, ma prima dell'appello il provvedimento aveva incassato 13 sì

Il Consiglio comunale non è riuscito ad approvare, nella seduta di oggi, il Piano economico-finanziario relativo al servizio di gestione dei rifiuti urbani per il 2017. Il Piano, redato sulla base dei costi certificarti dalla società Amiu spa, affidataria del suddetto servizio, ha un costo complessivo pari a 12.100. 895 euro. La lievitazione del costo di servizio svolto da Amiu, così come già anticipato nella conferenza stampa di giovedì, deriva dai costi di trasporti dei rifiuti nelle discariche di Foggia e Brindisi. La norma prevede la copertura totale del servizio.

Un momento difficile per l'amministrazione Bottaro, una mancanza di fiducia verso l'operato da parte di molti i consiglieri di maggioranza che, a questo punto, potrebbe aprire una profonda crisi a livello politico. Sono gli stessi che hanno lamentato la mancanza di "comunicazione" da parte dell'amministrazione comunale. E in molti ad annunciare l'uscita dall'aula, insieme a molti esponenti dell'opposizione.

L'assessore alle Finanze Luca Lignola, nel relazionare sul provvedimento, ha altresì ammesso le colpe dell'amministrazione. «Non siamo stati in grado, nonostante gli sforzi, di attuare la raccolta differenziata. In parte la colpa è anche dei cittadini poco sensibili all'argomento e conferiscono i rifiuti anche durante il weekend».

Il capogruppo del Pd, Mimmo De Laurentis, ha parlato di «non condivisione del testo che si sta portando in votazione». I consiglieri Lima e De Toma hanno giudicato «vergognosa l'assenza del sindaco Bottaro ad un consiglio così importante per la città». Tutti hanno concordato nel dire che la differenziata è l'unica strada per ridurre i costi di servizi. «Perché solamente a Trani i costi sono così alti?» - ha invece chiesto la consigliera Merra. Si tratta di un servizio gravoso ai danni dei cittadini tranesi. I costi come sono stati stimati?». Duro attacco alla "sua" maggioranza anche da parte della consigliera Anna Maria Barresi che ha annunciato il suo "non voto" al provvedimento visto il servizio assolutamente scadente fornito alla città. Molto critico anche l'intervento della Zitoli che ha chiesto all'amministrazione «come si copriranno i costi nel caso di mancati pagamenti dai cittadini?», per poi aggiungere che anche lei non parteciperà alla votazione.

Intervento "cuscinetto" quello del consigliere Pd, Nicola Ventura, in difesa delle scelte dell'amministrazione, mentre il collega Laurora ha criticato l'operato dell'amministratore di Amiu. «Trani paga la scellerata gestione dei rifiuti della Regione - ha detto, invece, Corrado - e nonostante io sia contro questo provvedimento non uscirò dall'aula e voterò contro per una questione di responsabilità nei confronti dei cittadini». Lo stesso ha poi sottolineato i problemi interni alla maggioranza.

La seduta è stata interrotta per oltre 20 minuti, dopo l'intervento (non autorizzato) di una donna, che dall'area degli spettatori ha gridato il suo diritto ad avere una casa popolare. La situazione è diventata così convulsa da indurre il presidente Fabrizio Ferrante a sospendere la seduta. La donna è stata poi soccorso dal 118.

La consigliere Raffaella Merra (Direzione Italia) ha detto, subito, che non è vero che Amiu sta scaricando a Foggia. «I camion di Amiu stanno fermi da un'ora a Foggia, perché il Comune non paga». Ha accusato, senza mezzi termini, gli esponenti di maggioranza di essere "venditori di fumo" e «a un anno da ricapitalizzazione dell'Amiu nulla è stato fatto. Ma questo presidente quando lo cacciate?», ha chiesto. Ha poi sostenuto che «non è vero che la Tari aumenta di soli 40 euro a famiglia», citando alcuni esempi di calcolo del dovuto in base a numero residenti e superficie occupata per utenze domestiche.

Il capogruppo di Direzione Italia, Antonio Florio, ha invece esposto alcuni dati per dimostrare che il costo del servizio previsto per il 2017 è troppo alto, dal momento che già quello dell'anno scorso era più alto di quello 2015 dichiarato troppo oneroso dal commissario prefettizio. Anche Florio ha denunciato la gestione dell'amministratore delegato, evidenziando che «non gestisce una società privata».

Il consigliere Aldo Procacci, di Trani#aCapo, ha invitato l'amministrazione a non nascondersi dietro la questione discarica. «Sappiamo che è chiusa, o meglio che non si può più conferire. Per l'accertamento delle responsabilità di quanto accaduto provvederà la magistratura, ma non è giustificabile il fatto che non abbiate fatto nulla con la differenziata».

L'esponente dei Verdi, Franco Laurora, ha annunciato voto favorevole «perché al momento non c'è un'alternativa». L'assessore Lignola, rispondendo alla consigliera Merra, ha poi garantito che il problema del conferimento è stato risolto grazie alla mediazione dell'assessore regionale Santorsola. Quanto al problema stipendi dei dipendenti Amiu Lignola ha ammesso che «vengono pagati con qualche giorno di ritardo, ne abbiamo parlato in una riunione con i sindacati». Quanto ai costi del servizio rifiuti, Lignola ha detto che non sono aumentati. «Ciò che è aumentato è il costo del conferimento. I numeri che abbiamo portato sono veri, come vero è questo Pef. E lo è anche il bilancio che sono orgoglioso di aver preparato. Posso anche dimettermi, ma sono orgoglioso di averlo fatto».

Non si è fatta attendere anche la replica dell'assessore all'Ambiente, Michele di Gregorio, il quale tra le altre cose ha annunciato che sono state chieste alla Regione risorse per rifunzionalizzare la ricicleria, «per creare lì un impianto di biostabilizzazione e compostaggio. Vogliamo fare in modo che quel capitale non rimanga lì, abbandonato». Quanto alla differenziata porta a porta «era necessario il parere dell'Aro e solo qualche giorno fa è stato rilasciato».

Il presidente Ferrante, intorno alle 18, ha verificato il numero legale prima di passare alla votazione sul Pef, pur tra le proteste di alcuni consiglieri. I presenti sono risultati 16 e la votazione finale ha visto 13 consiglieri approvare il provvedimento (con 1 solo voto contrario). Ma mancando il quorum il presidente ha aggiornato la seduta di 15 minuti, con un nuovo appello.

Alla ripresa dei lavori, alle ore 18.25, i presenti sono risultati in 14. La seduta è stata dichiarata deserta e, quindi, è stata aggiornata a lunedì, quando era già fissata in seconda convocazione.
  • Amedeo Bottaro
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