
Politica
«Sindaco Tarantini, vergognati e dimettiti»
Concorsi Amiu, il sergretario regionale Idv replica al sindaco di Trani. De Feudis: «Le sue parole non degne di un uomo delle Istituzioni»
Trani - giovedì 3 marzo 2011
Affatto scalfito dal contrattacco di Beppe Corrado, il segretario regionale dell'Italia dei Valori, Sebastiano De Feudis, torna a bomba sul caso dei concorsi ed invita apertamente il sindaco della città a dimettersi. «Le dichiarazioni rilasciate oggi dal sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, sono di una gravità assoluta, in particolare quella in cui il primo cittadino riferisce senza esitazioni che tra il 'non far niente e commettere presunte irregolarità preferisce la seconda opzione».
«Sindaco Tarantini, si vergogni per quello che ha detto» attacca De Feudis: «Un uomo delle Istituzioni non può mai contemplare, nel suo vocabolario, la parola irregolarità, anche quando presunta. Se per lei è normale bandire dei concorsi nei quali viene anche solo ventilata la possibilità che non siano stati svolti nella massima liceità e legalità, per noi dell'Italia dei Valori, ma per tutta la gente onesta, il suo modo di operare e di considerare la res publica è di una gravità assoluta».
«Il sindaco di una città è prima di tutto garante, nei confronti dei cittadini che rappresenta, della legalità, della giustizia e della trasparenza amministrativa delle sue azioni di governo - sostiene De Feudis - ed ogni cittadino ha il sacrosanto diritto di concorrere con i propri titoli ad un concorso pubblico e di poterlo vincere solo ed esclusivamente per meriti e requisiti. Il sindaco Tarantini sostiene che la sinistra tranese non ha proposte programmatiche alternative rispetto all'operato di questa amministrazione e invece si sbaglia: noi una proposta seria e concreta ce l'abbiamo, chiediamo le sue dimissioni».
«Sindaco Tarantini, si vergogni per quello che ha detto» attacca De Feudis: «Un uomo delle Istituzioni non può mai contemplare, nel suo vocabolario, la parola irregolarità, anche quando presunta. Se per lei è normale bandire dei concorsi nei quali viene anche solo ventilata la possibilità che non siano stati svolti nella massima liceità e legalità, per noi dell'Italia dei Valori, ma per tutta la gente onesta, il suo modo di operare e di considerare la res publica è di una gravità assoluta».
«Il sindaco di una città è prima di tutto garante, nei confronti dei cittadini che rappresenta, della legalità, della giustizia e della trasparenza amministrativa delle sue azioni di governo - sostiene De Feudis - ed ogni cittadino ha il sacrosanto diritto di concorrere con i propri titoli ad un concorso pubblico e di poterlo vincere solo ed esclusivamente per meriti e requisiti. Il sindaco Tarantini sostiene che la sinistra tranese non ha proposte programmatiche alternative rispetto all'operato di questa amministrazione e invece si sbaglia: noi una proposta seria e concreta ce l'abbiamo, chiediamo le sue dimissioni».
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