
Enti locali
Soldi extra per la pulizia di Trani, il sindaco difende la scelta
«Dominiamo la crisi occupazionale salvaguardando l'immagine della città». Sarà, ma le zone d'ombra della vicenda restano tutte
Trani - sabato 13 agosto 2011
La scelta di destinare 170mila per un piano straordinario di pulizia della città e di contestuale contrasto alla disoccupazione sta creando numerosi focolai polemici in ambito politico. Ultimo caso in ordine cronologico è il dissenso del consigliere comunale Savino Mastrapasqua nei confronti della segreteria politica del suo gruppo consiliare (Puglia delle Libertà) che ha trasmesso una nota critica sull'iniziativa, denunciandone l'assoluta non concertazione.
Il sindaco della città, Giuseppe Tarantini, difende la scelta intrapresa: «Si è attuato - dice il primo cittadino - un progetto che, utilizzando fondi del 2008 aventi come scopo la lotta alla povertà e l'integrazione nel mondo del lavoro, darà la possibilità a nostri concittadini assistiti dai servizi sociali di lavorare temporaneamente presso cooperative sociali. Svolgeranno attività utili proprio ad aumentare l'immagine di Trani nel settore turistico (pulizia straordinaria di tratti di costa, piccoli risanamenti in alcune zone di interesse turistico, pulizia in orari notturni di luoghi e piazze molto frequentate). In questo modo gli interventi straordinari a carattere di sussidio economico saranno limitati a quei casi estremi impossibilitati a svolgere attività lavorative di qualsiasi tipo. E' una modalità emergenziale con cui ci prepariamo, così come si auspicava nei tavoli anticrisi convocati a Palazzo di città nei mesi scorsi, ad affrontare la crisi e le emergenze scaturite in questi giorni».
«Nel governare - conclude il sindaco - è necessario dominare le emergenze salvaguardando l'immagine della città che deve cercare di progredire nei suoi settori trainanti. Se le due cose riescono ad attuarsi in maniera integrata e con tempi sincronici, se ne ottengono benefici sistematici, altrimenti si rischia di avere il carro a due ruote che gira su se stesso; le due ruote devono muoversi allo stesso modo, andando avanti».
A margine della nota, alcune considerazioni. Perché questa nobile iniziativa non è stata assunta prima (magari a maggio, agli inizi della stagione, o subito dopo l'approvazione del bilancio) atteso che i fondi già c'erano? E due: come sono state scelte le persone assunte a tempo determinato dalle cooperative? A Trani i disoccupati sono 5000, non certo una dozzina. Ed è probabilmente a queste persone che bisogna far comprendere i meccanismi di un provvedimento che (ripetiamo) nel complesso è più che condivisibile ma nell'esecuzione lascia parecchi punti in sospeso.
Il sindaco della città, Giuseppe Tarantini, difende la scelta intrapresa: «Si è attuato - dice il primo cittadino - un progetto che, utilizzando fondi del 2008 aventi come scopo la lotta alla povertà e l'integrazione nel mondo del lavoro, darà la possibilità a nostri concittadini assistiti dai servizi sociali di lavorare temporaneamente presso cooperative sociali. Svolgeranno attività utili proprio ad aumentare l'immagine di Trani nel settore turistico (pulizia straordinaria di tratti di costa, piccoli risanamenti in alcune zone di interesse turistico, pulizia in orari notturni di luoghi e piazze molto frequentate). In questo modo gli interventi straordinari a carattere di sussidio economico saranno limitati a quei casi estremi impossibilitati a svolgere attività lavorative di qualsiasi tipo. E' una modalità emergenziale con cui ci prepariamo, così come si auspicava nei tavoli anticrisi convocati a Palazzo di città nei mesi scorsi, ad affrontare la crisi e le emergenze scaturite in questi giorni».
«Nel governare - conclude il sindaco - è necessario dominare le emergenze salvaguardando l'immagine della città che deve cercare di progredire nei suoi settori trainanti. Se le due cose riescono ad attuarsi in maniera integrata e con tempi sincronici, se ne ottengono benefici sistematici, altrimenti si rischia di avere il carro a due ruote che gira su se stesso; le due ruote devono muoversi allo stesso modo, andando avanti».
A margine della nota, alcune considerazioni. Perché questa nobile iniziativa non è stata assunta prima (magari a maggio, agli inizi della stagione, o subito dopo l'approvazione del bilancio) atteso che i fondi già c'erano? E due: come sono state scelte le persone assunte a tempo determinato dalle cooperative? A Trani i disoccupati sono 5000, non certo una dozzina. Ed è probabilmente a queste persone che bisogna far comprendere i meccanismi di un provvedimento che (ripetiamo) nel complesso è più che condivisibile ma nell'esecuzione lascia parecchi punti in sospeso.
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