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Sportello demografico negli Istituti penali di Trani: firmato un protocollo d'intesa

Erogazione del servizio anagrafico e di stato civile in favore dei detenuti

Un protocollo d'intesa finalizzato all'istituzione di uno sportello demografico all'interno degli istituti penali di Trani. Lo hanno sottoscritto a Palazzo di Città il dirigente comunale dei servizi demografici, Leonardo Cuocci Martorano, ed il direttore degli istituti penali cittadini, Giuseppe Altomare.
Il Comune di Trani e gli Istituti penali di Trani hanno potenziato nel corso dell'ultimo triennio le interrelazioni ed il confronto al fine di favorire l'esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile delle persone private della libertà personale, attraverso la sottoscrizione di lettere di intenti e protocolli di intesa promossi e condivisi con l'Ufficio del Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà. Da una disamina delle esigenze della popolazione detenuta condotta presso la Casa Circondariale è emersa la necessità di assicurare un'adeguata e tempestiva fruizione dei servizi comunali di anagrafe e di stato civile in favore dei soggetti destinatari di misure restrittive della libertà individuale, con particolare riferimento ai servizi di emissione di certificati per i residenti, rilascio di autentiche e dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà, emissione di carte di identità cartacee per residenti, ricezione delle istanze di iscrizione e di cancellazione anagrafica, oltre che alla celebrazione di riti civili e la redazione di atti di riconoscimento di paternità.
Il Comune di Trani ha inteso così accogliere la richiesta degli Istituti penali di Trani, condivisa con l'Ufficio del Garante comunale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, attraverso l'istituzione di uno sportello demografico dedicato all'interno della Casa Circondariale maschile per favorire l'erogazione del servizio anagrafico e di stato civile in favore dei detenuti.
L'attività consisterà nel funzionamento di uno sportello idoneo a fornire informazioni e rilasciare, previa richiesta, certificati per i residenti, autentiche e dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà, carte di identità, nonché a ricevere richieste di iscrizioni e di cancellazioni anagrafiche. Inoltre saranno garantite le celebrazioni dei matrimoni ed il riconoscimento di paternità. In attuazione del protocollo, la Casa Circondariale metterà a disposizione del Comune di Trani un ambiente, attrezzato con postazione di lavoro con sistema di connessione. Lo sportello demografico sarà attivo, di norma, il primo mercoledì di ogni mese per 3 ore, fatti salve diverse e peculiari esigenze. Presso la Casa Reclusione femminile, secondo le istanze presentate dalle detenute, verrà inviata apposita comunicazione della Direzione dell'istituto al Comune di Trani per la presa in carico della richiesta presentata.
Al fine di monitorare l'andamento del progetto, il Comune di Trani e la Direzione degli Istituti penali di Trani individueranno rispettivamente dei referenti che si confronteranno almeno una volta all'anno, in prossimità della scadenza annuale, per verificare il buon esito del progetto.
Il garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, Elisabetta de Robertis, ha espresso soddisfazione per questo ulteriore passo in avanti.
Si ricorda che Trani è una delle poche città pugliesi ad aver eletto, nel 2020, il garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale. Al garante dei diritti dei detenuti sono attribuite funzioni di osservazione e vigilanza diretta, di promozione di opportunità di partecipazione alla vita civile ed alla fruizione dei servizi comunali delle persone private della libertà personale (con particolare riferimento ai diritti fondamentali, al lavoro, alla formazione, alla cultura, all'assistenza, alla tutela della salute, allo sport), di promozione di iniziative e momenti di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti umani dei detenuti e sul tema dell'umanizzazione della pena detentiva.
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