
Cronaca
Tragedia Bari-Nord, parente di una vittima: «La mia famiglia è distrutta»
Ieri alcuni dei parenti delle vittime hanno parlato con i giornalisti
Trani - sabato 13 agosto 2016
09.00
«È una tragedia quella che è successa e siamo distrutti, il procuratore ha avuto parole di consolazione ma dicono che siamo a metà strada». Lo afferma Michela Merra, sorella di Benedetta una delle 23 vittime dello scontro tra i due treni della Ferrotranviaria sulla tratta Andria-Corato dello scorso 12 luglio. «Mia sorella - aggiunge parlando con i giornalisti poco prima di incontrare con altri parenti delle vittime i pm tranesi - ha lasciato due figli, e pensare che quattro minuti dopo sarebbe arrivata ad Andria; siamo distrutti».
Sei sono le persone indagate dai magistrati tranesi, che dopo i familiari delle vittime incontreranno i giornalisti per fare il punto dell'inchiesta: il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, il direttore di esercizio, Michele Ronchi, la presidente e legale responsabile della società ferroviaria, Gloria Pasquini, il capotreno Nicola Lorizzo e i capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli.
Sei sono le persone indagate dai magistrati tranesi, che dopo i familiari delle vittime incontreranno i giornalisti per fare il punto dell'inchiesta: il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, il direttore di esercizio, Michele Ronchi, la presidente e legale responsabile della società ferroviaria, Gloria Pasquini, il capotreno Nicola Lorizzo e i capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli.
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