Politica
«La legittimità della delega è materia estranea al tribunale»
Pd, reazioni a catena dopo la decisione del giudice su commissariamento e simbolo. Patruno: «Laurora e Ferrante consapevoli alleati del centrodestra»
Trani - lunedì 2 aprile 2012
20.23
«La legittimità dell'attribuzione della delega per la presentazione della lista è materia estranea al tribunale. Il giudice Binetti lo ha detto a chiare lettere. I ricorrenti hanno voluto dare un'interpretazione capziosa di ciò che è scritto nel provvedimento di rigetto della loro istanza, ultimo tentativo per danneggiare l'immagine del Partito Democratico e della coalizione di centrosinistra che sostiene Ugo Operamolla». Nicola Ventura apre la conferenza stampa organizzata nel comitato del Pd per porre la parola fine su una vicenda (quella legata alle sorti del Pd) che è diventata una vera e propria battaglia nel fango. «Nell'odierna udienza - spiega Ventura - il Partito Democratico provinciale si è costituito per mezzo degli avvocati Domenico Franco e Michele La Forgia, i quali hanno evidenziato la piena legittimità della procedura di commissariamento adottata nei confronti degli organismi dirigenti del circolo cittadino ed in ogni caso l'inesistenza di qualsiasi periculum in mora – presupposto fondamentale per la concessione della misura cautelare – atteso che la presentazione della lista elettorale può avvenire solo su delega del segretario provinciale, in virtù delle attestazioni rilasciate dal segretario provinciale e nazionale».
Il Pd ora vuole solo voltar pagina ed in fretta. La lista dei candidati alle amministrative è stata presentata e parteciperà alla competizione elettorale al fianco di Ugo Operamolla. Il commissario, Lorenzo Marchio Rossi, non nasconde però la rabbia per quanto accaduto: «Quello che è accaduto è un'inaudita vergogna. Erano infondate le voci diffuse dopo il provvedimento di stamane, con cui il giudice Alberto Binetti ha revocato il decreto del 30 marzo 2012 con cui aveva, sulla base della mera prospettazione delle tesi del ricorrente disposto la sospensione provvisoria del provvedimento di commissariamento del circolo del Pd di Trani. Si tratta di voci messe artatamente in giro nel tentativo di inquinare una leale competizione elettorale ricorrendo a espedienti dell'ultima ora. Laurora e Ferrante hanno tentato inutilmente di impedire la presentazione della nostra lista ma sono stati sonoramente bocciati dall'ordinanza. Poi qualcuno ha pensato bene di far circolare fandonie con il solo obiettivo di alimentare il falso vittimismo e la macchina del fango già avviata da tempo nei confronti del Pd. Nessuno, infatti, ha mai dichiarato di aver presentato la lista del Pd. E' il caso di smetterla con questi mezzucci ridicoli e infantili cui non crede più nessuno. Ribadiamo con forza che il Partito Democratico è al fianco di Ugo Operamolla. E faccio notare che in un giorno abbiamo sottoscritto più tessere rispetto a quante ne avevano siglate altri in un anno».
«Sono sereno oggi dopo il pronunciamento del giudice, tanto quanto lo ero sabato, al momento in cui ho ritirato il ricorso». Andrea Patruno (segretario provinciale del Pd) commenta così la fine di una vicenda tribolatissima. «I ricorrenti mi avevano spiegato che era un atto dovuto e non già un atto di guerra. In ogni caso non poteva essere un ramoscello d'ulivo, nella domenica delle palme, atteso che è stato chiesto un risarcimento danno per 200mila euro. Vorrei ricordare all'esimio ex segretario Tommaso Laurora ed ai suoi legali che l'attività politica nel Partito Democratico per quanto mi riguarda è volontaria, libera da vincoli di ogni tipo e soprattutto gratuita. Fioccano commenti alla sentenza, noi non commentiamo le sentenze, ma i fatti politici quelli si. Non abbiamo rubato nulla a nessuno. Al contrario il Partito Democratico non è proprietà personale di alcuno, tanto meno di Ferrante e di Laurora che hanno fatto scempio della militanza nel Partito Democratico. Avrebbero dovuto apprendere che la prima regola: il Pd è un patrimonio di tutti, bene collettivo indisponibile alla logica dei furbi e degli scaltri. La democrazia è una cosa complicata, ma si fonda sul libero confronto di idee ed io non ho mai rinunciato ai miei convincimenti e credo, come sosteneva il sempre caro Giancarlo Pajetta, che la cosa più rivoluzionaria per un uomo pubblico è ammettere i propri errori, credo che Fabrizio e Tommaso farebbero miglior figura se ammettessero pubblicamente i propri errori e smettessero di essere consapevoli alleati del centro destra tranese. Sono convinto che in queste due giornate si sia raggiunto il punto zero. Ora chiedo ai democratici tranesi di impegnarsi a fondo nella competizione elettorale, parlando di contenuti e di cose da fare per questa città. Sappiamo che possiamo contribuire a riscattare questa città, rivoltandola come un calzino. Con Ugo Operamolla, l'unica alternativa possibile, possiamo farlo davvero».
Il Pd ora vuole solo voltar pagina ed in fretta. La lista dei candidati alle amministrative è stata presentata e parteciperà alla competizione elettorale al fianco di Ugo Operamolla. Il commissario, Lorenzo Marchio Rossi, non nasconde però la rabbia per quanto accaduto: «Quello che è accaduto è un'inaudita vergogna. Erano infondate le voci diffuse dopo il provvedimento di stamane, con cui il giudice Alberto Binetti ha revocato il decreto del 30 marzo 2012 con cui aveva, sulla base della mera prospettazione delle tesi del ricorrente disposto la sospensione provvisoria del provvedimento di commissariamento del circolo del Pd di Trani. Si tratta di voci messe artatamente in giro nel tentativo di inquinare una leale competizione elettorale ricorrendo a espedienti dell'ultima ora. Laurora e Ferrante hanno tentato inutilmente di impedire la presentazione della nostra lista ma sono stati sonoramente bocciati dall'ordinanza. Poi qualcuno ha pensato bene di far circolare fandonie con il solo obiettivo di alimentare il falso vittimismo e la macchina del fango già avviata da tempo nei confronti del Pd. Nessuno, infatti, ha mai dichiarato di aver presentato la lista del Pd. E' il caso di smetterla con questi mezzucci ridicoli e infantili cui non crede più nessuno. Ribadiamo con forza che il Partito Democratico è al fianco di Ugo Operamolla. E faccio notare che in un giorno abbiamo sottoscritto più tessere rispetto a quante ne avevano siglate altri in un anno».
«Sono sereno oggi dopo il pronunciamento del giudice, tanto quanto lo ero sabato, al momento in cui ho ritirato il ricorso». Andrea Patruno (segretario provinciale del Pd) commenta così la fine di una vicenda tribolatissima. «I ricorrenti mi avevano spiegato che era un atto dovuto e non già un atto di guerra. In ogni caso non poteva essere un ramoscello d'ulivo, nella domenica delle palme, atteso che è stato chiesto un risarcimento danno per 200mila euro. Vorrei ricordare all'esimio ex segretario Tommaso Laurora ed ai suoi legali che l'attività politica nel Partito Democratico per quanto mi riguarda è volontaria, libera da vincoli di ogni tipo e soprattutto gratuita. Fioccano commenti alla sentenza, noi non commentiamo le sentenze, ma i fatti politici quelli si. Non abbiamo rubato nulla a nessuno. Al contrario il Partito Democratico non è proprietà personale di alcuno, tanto meno di Ferrante e di Laurora che hanno fatto scempio della militanza nel Partito Democratico. Avrebbero dovuto apprendere che la prima regola: il Pd è un patrimonio di tutti, bene collettivo indisponibile alla logica dei furbi e degli scaltri. La democrazia è una cosa complicata, ma si fonda sul libero confronto di idee ed io non ho mai rinunciato ai miei convincimenti e credo, come sosteneva il sempre caro Giancarlo Pajetta, che la cosa più rivoluzionaria per un uomo pubblico è ammettere i propri errori, credo che Fabrizio e Tommaso farebbero miglior figura se ammettessero pubblicamente i propri errori e smettessero di essere consapevoli alleati del centro destra tranese. Sono convinto che in queste due giornate si sia raggiunto il punto zero. Ora chiedo ai democratici tranesi di impegnarsi a fondo nella competizione elettorale, parlando di contenuti e di cose da fare per questa città. Sappiamo che possiamo contribuire a riscattare questa città, rivoltandola come un calzino. Con Ugo Operamolla, l'unica alternativa possibile, possiamo farlo davvero».