Vita di città
Trani Autism Friendly festeggia cinque anni di attività
L’evoluzione del protocollo istituito dal Comune di Trani raccontato durante l’incontro che ha riassunto il percorso di consapevolezza, inclusione sociale e lavorativa in città
Trani - venerdì 6 dicembre 2024
8.30
Il Comune di Trani ha iniziato nel 2019 il percorso con il protocollo Trani Autism Friendly e oggi festeggia cinque anni di enormi passi in avanti nel percorso di sensibilizzazione della comunità tranese sulla strada dell'inclusione delle persone con disturbo dello spettro autistico. Un percorso che mira essenzialmente a far conoscere la condizione dell'autismo a chi non la vive quotidianamente per comprendere quanto la disabilità non comprenda solo la fisicità, ma anche la sfera cognitiva-comportamentale. Inclusione sociale e l'indipendenza economica possono incentivare il benessere psicologico dei soggetti coinvolti e delle famiglie e la loro inclusione nella società. Emozionante la testimonianza dei tre ragazzi che, come tanti altri, hanno trovato un lavoro con regolare contratto a tempo indeterminato che hanno raccontato quanto la nuova vita sia un motivo di orgoglio.
"In questi anni abbiamo avviato tante iniziative molto stimolanti e diverse tra loro" racconta l'avvocato Fabrizio Ferrante, vice sindaco e promotore del Taf, che specifica: "dai corsi di formazione ai progetti sulle attività, dai corsi di cucina, di pesca e musica fino alle lezioni di tango". Ferrante prosegue: "Abbiamo promosso la partecipazione a tutti gli eventi dell'estate tranese e abbiamo anche intrapreso la via dell'inserimento lavorativo che ha portato tanti nostri ragazzi ad inserirsi a pieno titolo nel mondo del lavoro, un motivo di grande orgoglio per noi" conclude Ferrante. Oltre ai ragazzi già impiegati in diverse realtà imprenditoriali del territorio, altri tre ragazzi sono entrati a far parte del gruppo Megamark ad inizio dicembre, che già ha assunto a tempo indeterminato altri soggetti in varie aree, preparando il terreno ad altre aziende che hanno deciso di dare un reale possibilità ad altri ragazzi, come il tarallificio Isola sociale, il lido Matinelle, palestre e numerose altre realtà imprenditoriali che stanno investendo fiducia e risorse nell'incentivare l'indipendenza lavorativa dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico, e che ammettono di aver ricevuto più di quanto abbiano dato non solo sul piano lavorativo ma emotivo e personale.
"La fetta di popolazione con disturbo dello spettro autistico è in aumento, è una situazione da affrontare di petto, ciò che riscontro negli occhi dei genitori è un sentimento di paura e ribellione"così la responsabile Cat Asl Bt, la dott.ssa Brigida Figliolia che prosegue: "Quella del Taf è stata una crescita culturale lenta ma inesorabile, tutti stanno comprendendo il potere della cura che è futuro, fuori dalle mura delle stanze mediche, un balsamo per la comunità ma soprattutto per le famiglie, che possono così sperare in un futuro diverso per i propri figli".
Raffaella Della Cananea Salomone, responsabile Ufficio di Piano, al lavoro il dott. Alessandro Attolico, dichiara: "Lavoriamo con dedizione nella ricerca delle risorse necessarie al progetto di vita indipendente e alla valorizzazione delle persone con le loro diversità, e dal 2025 avremo modo di intercettare strumenti messi a disposizione della Regione e dal Pnrr, per provvedere sempre più e sempre meglio ai bisogni dei ragazzi e delle loro famiglie, in particolare per il cosiddetto Dopo di noi", il momento della vita adulta in cui le persone con autismo restano senza la famiglia di origine.
Il modello messo a punto dal Comune di Trani, primo nel sud Italia, è stato replicato in altre città come Bisceglie, e a breve anche a Canosa di Puglia, Brindisi e Altamura.
"C'è ancora molto da fare e noi siamo qui per questo", ammette Ferrante. "In questi anni l'amministrazione ha mostrato particolare predisposizione e volontà nel voler affrontare la condizione dell'autismo attraverso l'inclusione". "Adesso ci dedicheremo ad attività consolidate nel tempo che danno la possibilità soprattutto a chi non frequenta più la scuola di potersi sentire parte attiva della nostra comunità".
"In questi anni abbiamo avviato tante iniziative molto stimolanti e diverse tra loro" racconta l'avvocato Fabrizio Ferrante, vice sindaco e promotore del Taf, che specifica: "dai corsi di formazione ai progetti sulle attività, dai corsi di cucina, di pesca e musica fino alle lezioni di tango". Ferrante prosegue: "Abbiamo promosso la partecipazione a tutti gli eventi dell'estate tranese e abbiamo anche intrapreso la via dell'inserimento lavorativo che ha portato tanti nostri ragazzi ad inserirsi a pieno titolo nel mondo del lavoro, un motivo di grande orgoglio per noi" conclude Ferrante. Oltre ai ragazzi già impiegati in diverse realtà imprenditoriali del territorio, altri tre ragazzi sono entrati a far parte del gruppo Megamark ad inizio dicembre, che già ha assunto a tempo indeterminato altri soggetti in varie aree, preparando il terreno ad altre aziende che hanno deciso di dare un reale possibilità ad altri ragazzi, come il tarallificio Isola sociale, il lido Matinelle, palestre e numerose altre realtà imprenditoriali che stanno investendo fiducia e risorse nell'incentivare l'indipendenza lavorativa dei ragazzi con disturbo dello spettro autistico, e che ammettono di aver ricevuto più di quanto abbiano dato non solo sul piano lavorativo ma emotivo e personale.
"La fetta di popolazione con disturbo dello spettro autistico è in aumento, è una situazione da affrontare di petto, ciò che riscontro negli occhi dei genitori è un sentimento di paura e ribellione"così la responsabile Cat Asl Bt, la dott.ssa Brigida Figliolia che prosegue: "Quella del Taf è stata una crescita culturale lenta ma inesorabile, tutti stanno comprendendo il potere della cura che è futuro, fuori dalle mura delle stanze mediche, un balsamo per la comunità ma soprattutto per le famiglie, che possono così sperare in un futuro diverso per i propri figli".
Raffaella Della Cananea Salomone, responsabile Ufficio di Piano, al lavoro il dott. Alessandro Attolico, dichiara: "Lavoriamo con dedizione nella ricerca delle risorse necessarie al progetto di vita indipendente e alla valorizzazione delle persone con le loro diversità, e dal 2025 avremo modo di intercettare strumenti messi a disposizione della Regione e dal Pnrr, per provvedere sempre più e sempre meglio ai bisogni dei ragazzi e delle loro famiglie, in particolare per il cosiddetto Dopo di noi", il momento della vita adulta in cui le persone con autismo restano senza la famiglia di origine.
Il modello messo a punto dal Comune di Trani, primo nel sud Italia, è stato replicato in altre città come Bisceglie, e a breve anche a Canosa di Puglia, Brindisi e Altamura.
"C'è ancora molto da fare e noi siamo qui per questo", ammette Ferrante. "In questi anni l'amministrazione ha mostrato particolare predisposizione e volontà nel voler affrontare la condizione dell'autismo attraverso l'inclusione". "Adesso ci dedicheremo ad attività consolidate nel tempo che danno la possibilità soprattutto a chi non frequenta più la scuola di potersi sentire parte attiva della nostra comunità".