Politica
«Uffici giudiziari, l'amministrazione chieda fondi ad Alfano»
Caffarella: «E si dia corsia preferenziale al progetto dell'area ex Angelini»
Trani - giovedì 10 giugno 2010
«Ho letto con molto interesse l'articolato intervento del collega consigliere del Pdl Giuseppe Gagliardi sulla vicenda degli uffici giudiziari. Risponde al vero, come lui dice, che gran parte dei costi sopportati per il mantenimento degli uffici giudiziari ricade sul bilancio del Comune di Trani e solo in parte viene restituito dal Ministero di Grazia e Giustizia. Mi verrebbe da dire, però, oneri ed onori. Se anche in sede di statuto della nuova provincia di Barletta-Andria- Trani, si è inteso consacrare il ruolo di polo giuridico della città di Trani, è evidente che da questa ri-consacrazione del primato giudiziario tranese devono derivare anche impegni per la nostra comunità.
Il fatto che, pare, sia al momento tramontata l'ipotesi tanto contestata del trasferimento degli uffici dal centro storico in altra sede, ci deve aiutare invece a ragionare con mente sgombra da facili operazioni demagogiche. E' un dato di fatto che gli spazi attualmente dedicati alla giustizia, specie del settore civile, a Trani siano carenti. E' altrettanto indubitabile che, per una continuità amministrativa, l'attuale amministrazione comunale dovrebbe perorare, magari anche con l'ausilio della presidenza della Provincia (per i noti riferimenti statutari) un nuovo intervento finanziario da parte del Governo per il completamento di palazzo Carcano. Così come, durante l'amministrazione Avantario, l'ottimo assessore Gino Piazzolla, perorò la causa verso il guardasigilli dell'epoca, che era il segretario del suo partito (il PdCI)Diliberto, ottenendo il finanziamento (8 miliardi di lire dell'epoca) che ancora oggi permettono di far andare avanti i lavori a palazzo
Carcano, è il caso che con il Ministro Alfano, l'attuale amministrazione faccia giungere autorevolmente la richiesta di un finanziamento aggiuntivo.
Quanto all'area ex Angelini, sulla quale il pug adottato in Consiglio comunale prevede una edilizia giudiziaria, dispiace che solo oggi ci sia resi conto che sia stata acquisita da privati e che il Comune di Trani, un anno fa, alle prese con una situazione debitoria che ora sembra non esserci più (con nostra somma soddisfazione), non se ne sia interessato (così come richiesto in tempi non sospetti sia dal sottoscritto che da Visibelli). Mi risulta che, comunque, il privato che ha acquisito l'area avrebbe già prospettato una soluzione urbanistica per la realizzazione della cittadella della giustizia, con annessi parcheggi, in quel sito. Se così dovesse essere, la proposta, ove depositata, dovrebbe avere una corsia privilegiata, per valutare con la giusta attenzione oltre che i tanti PUE che stanno arrivando in Consiglio, anche le soluzioni urbanistiche previste per questa area strategica del centro storico di Trani».
Franco Caffarella
Consigliere Comunale Indipendente
Il fatto che, pare, sia al momento tramontata l'ipotesi tanto contestata del trasferimento degli uffici dal centro storico in altra sede, ci deve aiutare invece a ragionare con mente sgombra da facili operazioni demagogiche. E' un dato di fatto che gli spazi attualmente dedicati alla giustizia, specie del settore civile, a Trani siano carenti. E' altrettanto indubitabile che, per una continuità amministrativa, l'attuale amministrazione comunale dovrebbe perorare, magari anche con l'ausilio della presidenza della Provincia (per i noti riferimenti statutari) un nuovo intervento finanziario da parte del Governo per il completamento di palazzo Carcano. Così come, durante l'amministrazione Avantario, l'ottimo assessore Gino Piazzolla, perorò la causa verso il guardasigilli dell'epoca, che era il segretario del suo partito (il PdCI)Diliberto, ottenendo il finanziamento (8 miliardi di lire dell'epoca) che ancora oggi permettono di far andare avanti i lavori a palazzo
Carcano, è il caso che con il Ministro Alfano, l'attuale amministrazione faccia giungere autorevolmente la richiesta di un finanziamento aggiuntivo.
Quanto all'area ex Angelini, sulla quale il pug adottato in Consiglio comunale prevede una edilizia giudiziaria, dispiace che solo oggi ci sia resi conto che sia stata acquisita da privati e che il Comune di Trani, un anno fa, alle prese con una situazione debitoria che ora sembra non esserci più (con nostra somma soddisfazione), non se ne sia interessato (così come richiesto in tempi non sospetti sia dal sottoscritto che da Visibelli). Mi risulta che, comunque, il privato che ha acquisito l'area avrebbe già prospettato una soluzione urbanistica per la realizzazione della cittadella della giustizia, con annessi parcheggi, in quel sito. Se così dovesse essere, la proposta, ove depositata, dovrebbe avere una corsia privilegiata, per valutare con la giusta attenzione oltre che i tanti PUE che stanno arrivando in Consiglio, anche le soluzioni urbanistiche previste per questa area strategica del centro storico di Trani».
Franco Caffarella
Consigliere Comunale Indipendente