Carcere di Trani
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Solidarietà

Un Guardaroba per la Dignità: la solidarietà apre le porte del Carcere Femminile di Trani

Dal racconto social del cappellano don Raffaele Sarno, la cronaca di un'iniziativa nata dalla collaborazione tra istituzioni e volontariato

Un gesto semplice può restituire la speranza. Un abito pulito può ricostruire la dignità. Da un post social di don Raffaele Sarno, Cappellano della Casa di Reclusione Femminile di Trani, emerge con forza il valore di un'iniziativa che va oltre la semplice assistenza: l'inaugurazione di un guardaroba per le detenute. Le sue parole non descrivono solo la nascita di un servizio, ma raccontano la storia di una rete di solidarietà che ha saputo ascoltare un bisogno e trasformarlo in una realtà concreta, ricordando che dietro le sbarre ci sono prima di tutto persone.

Le parole social di don Raffaele Sarno:

Questo pomeriggio, presso la Casa di Reclusione Femminile, alla presenza del direttore dott. Altomare, dell'assessore Cecilia Di Lernia, della responsabile dell'area educativa dott.ssa Calzaretti, abbiamo inaugurato il guardaroba per le donne ivi recluse. Da anni, un'iniziativa simile è già funzionante presso il carcere maschile, con una mole impressionante di richieste, vista l'estrema povertà di tante persone, soprattutto straniere. Pur con minore urgenza, se ne sentiva la necessità anche presso il femminile e finalmente anche questo progetto ha trovato attuazione. Sento il bisogno di ringraziare l'Amministrazione penitenziaria, che ha messo a disposizione un locale, che è stato adeguatamente preparato anche con la collaborazione delle detenute; l'associazione Agave, che concretamente gestirà il guardaroba con uno sportello settimanale; Terre Solidali e la Caritas di Bisceglie che, con la sartoria sociale, forniranno quanto è necessario per i bisogni delle donne e, infine, i volontari della Pastorale carceraria della nostra Diocesi, sempre disponibili per ogni evenienza. Naturalmente, siamo sempre aperti a qualsiasi tipo di collaborazione affinché i due guardaroba siano sempre forniti del necessario.

L'importanza di un'iniziativa come il "Guardaroba per il Carcere Femminile" trascende il valore materiale degli abiti. Come sottolineato dal racconto di don Sarno, questo progetto rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di recupero della dignità e dell'autostima delle donne recluse. Offrire la possibilità di scegliere un vestito adeguato per un colloquio, per un'udienza in tribunale o semplicemente per sentirsi meglio con sé stesse è un atto di umanità che rompe l'isolamento e ricorda a queste persone che la comunità esterna non le ha dimenticate. Il vero successo dell'iniziativa risiede nel modello di collaborazione che l'ha generata: un'alleanza virtuosa tra istituzioni, associazioni e volontariato che dimostra come, lavorando insieme, si possano costruire ponti di speranza e preparare concretamente il terreno per un futuro reinserimento sociale. I cittadini che volessero donare possono consegnare l'abbigliamento presso la Chiesa del Sacro Cuore a Trani.
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