Dr Hauze

Evviva!

Dottor Hauze 87

Giorni fa ho visto un noto politico intento a parlare con i cittadini che stazionavano in una piazza popolare (per la quale, in passato, avendo rilevato il disinteresse generale, avevo minacciato di intervenire direttamente con gli uomini e le donne di Forza Trani per cacciare gli extracomunitari che ivi, da tempo, delinquevano). Nello stesso periodo ho intravisto un altro noto politico intrattenersi con gli (abbirrati) avventori di un periferico bar. Rilevo altresì che dal Palazzo di città ci sono quasi quotidianamente annunci di gare d'appalto, di inizio di lavori o di inaugurazioni di opere pubbliche, nonché l'annuncio di fantasiosi piani urbanistici.

In abbondanza ci sono anche notizie (riservate) distribuite da (sedicenti) politici circa prossime assunzioni (ad esempio alla darsena comunale). Bene. Tutto ciò succede perché è finito il tempo incerto e si è decisa ad iniziare l'estate? No! E' solo che è iniziata la campagna elettorale. Evviva! Per cui, cari fedeli 23 lettori, apprestiamoci a vedere facce e a leggere comunicati di gente che fino a ieri tutti a Trani ritenevamo dei desaparecidos. E' il caso di esclamare, parafrasando il titolo del famoso romanzo della Ravera e di Lombardo Radice: «Porci con le urne!». Queste persone, infatti, si erano presentate alle precedenti elezioni, si erano prese i voti ed erano scomparse. Nessuno vuol negare loro il diritto di tentare di rifregare i cittadini, ma ritengo che in primis dovrebbero tentare di spiegare dove sono stati e cosa hanno fatto in questi anni. Quanti parenti hanno sistemato. Perché e per cosa si riunivano ogni giorno nelle commissioni consiliari. Perché non hanno approfondito le varie porcate da me rilevate e sollevate settimanalmente in questa rubrica o in pubblici manifesti di Forza Trani. Eccheccacchio!

Prima di ripresentarsi dovrebbero relazionare ai cittadini-elettori. Oppure pensano che i tranesi siano degli imbecilli o che si facciano comperare dalla chiacchiere, dalle promesse, dalla cassetta della birra o dai 50 euro? Probabilmente, forti del loro essere furbetti del quartierino e grazie ai risultati che sino ad ieri hanno ottenuto, sosterranno che io e i 23 lettori di questa rubrica abbiamo torto e loro hanno ragione. Mah! E' il caso di rispondere ricordando loro un famoso aforisma: «Mangiate merda, perché dieci miliardi di mosche non possono avere torto». Chiudo. Si captano forti segnali di voglia di cambiare mista a profonda delusione. Sono curioso di vedere come andranno le cose questa volta! Passo ora alle caxxate prodotte industrialmente al Palazzo.

Equitalia - Nel prossimo Consiglio comunale (convocato per obbligo di legge) verrà discussa l'ennesima (e fortunatamente ultima, a seguito delle decisioni che si stanno prendendo a Roma in questi giorni) proroga ad Equitalia Spa del servizio di riscossione Tarsu. Il servizio, a modesto parere dello scrivente, non viene gestito in modo adeguato ed opportuno: Equitalia si limita (pare per circa 250mila euro) a stampare e spedire gli avvisi di pagamento agli indirizzi di cui al ruolo (predisposto dal Comune). Gli avvisi non consegnati vengono resi al Comune di Trani, il quale non effettua alcuna attività al fine di individuare le cause della mancata consegna. Per cui milioni di euro non riscossi giacciono negli archivi comunali. Ma vi è di più: i cittadini che, non avendo ricevuto l'avviso di pagamento, si recano presso il Comune per ritirarlo personalmente, quando poi vanno presso Equitalia per il pagamento, pare che si vedano richiedere interessi di mora con decorrenza, non già dalla data di effettiva notifica, bensì dalla data di scadenza dell'avviso. Mentre i cittadini che non provvedono al ritiro dell'avviso, beneficiano dell'inefficienza della procedura. Non parlo, per ora, del vergognoso problema della rateizzazione dei tributi, vanamente chiesto da cittadini indigenti e oggetto anche di pesanti note assessorili. Peraltro, trattandosi di Tarsu (ovvero della tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani), i contribuenti pagano questa gabella per l'abitazione, lo studio professionale, l'attività commerciale o produttiva. Com'è allora possibile che vi siano così tanti errori sugli indirizzi? Mi risulta peraltro che taluni indirizzi, ritenuti come errati da Equitalia (con tanto di avviso di pagamento depositato al Comune di Trani), siano invece esatti (con tanto di consegna a quegli stessi indirizzi di altra corrispondenza comunale indirizzata agli stessi contribuenti). Possibile che nessuno al Comune di Trani provveda a verificare gli indirizzi sugli avvisi, in modo da provvedere ad un nuovo invio, oppure in modo da contestare ad Equitalia la mancata consegna degli avvisi di pagamento? Un'ultima cosa. Se non ricordo male, fino al 2006 Equitalia dava annualmente 15mila euro al Comune che con quei soldi, ad esempio, comprò l'auto dell'ufficio tributi. Ora di questa dazione alle casse comunali ho perso le tracce. Che fine hanno fatto quei soldi?

Acquisto forniture elettroniche - A seguito della gara andata deserta per la fornitura delle apparecchiature informatiche per il centro famiglie (gara che avevo contestato in tempi non sospetti), il dirigente della quarta ripartizione ha proposto che il procedimento venga riattivato ma, questa volta, a cura del settore appalti in stretta sinergia con il settore dei servizi informativi, ritenuti competenti in materia. Bene. Questa dichiarazione non può che trovarmi d'accordo. Però mi chiedo perché la presa di posizione avvenga solo ora e non sia stata adottata in precedenza, atteso il notevole numero di affidamenti di forniture informatiche senza gara, ma soprattutto senza un visto di regolarità tecnica, nonché di congruità delle somme spese. Mistero glorioso! E qui apro una parentesi. Mi piacerebbe che il dirigente in questione, che sulla materia ha sostanzialmente fatto proprie le mie tesi, provvedesse a rispondere con altrettanta sollecitudine ai quesiti da me posti su tante vicende (Contratto di quartiere, piano degli impianti pubblicitari, attivazione della commissione locale per il paesaggio, donazione ulivi ed altro) e che invece sono rimasti ancora senza risposta, nonostante i numerosi solleciti.

Sempre in tema di forniture informatiche mi farebbe piacere conoscere, ad esempio, chi abbia deciso le modalità tecnico-operative per l'acquisizione degli atti da pubblicare sull'albo pretorio online. Dalla dotazione informatica prevista (un fotocopiatore, un computer ed uno scanner documentale, per la non modica somma di 5.800 euro) sembra che l'acquisizione dei documenti avverrà manualmente, per cui al costo delle attrezzature si aggiungerà il costo per il personale che dovrà occuparsi materialmente della scansione degli atti. Mi chiedo cosa succederà quando arriveranno in pubblicazione documenti particolarmente corposi (penso al bilancio) o con allegati, facenti parte integrante delle delibere, in formato non standard. Mi sembra assurdo, atteso che le delibere vengono preparate al computer, che le stesse debbano essere stampate per poi essere scansionate. Mi risulta che esistano software gratuiti in grado di convertire quasi tutti i tipi di files (compresi i files di word, excel, autocad) in files pdf, liberamente leggibili. Se il problema era la firma dei files, ricordo ai SS.RR.CC che esiste la cosiddetta firma digitale, la quale richiede, per essere attuata, l'acquisto di una smart card per ciascun dirigente e di un lettore di smart card (con un costo di gran lunga inferiore a quello in questione). Che rispondono le stipendiate teste di caxxo che hanno deciso tale costosa caxxata?

Appalto restauro monastero - Pare che un'impresa forestiera, interessata a partecipare alla gara in questione, abbia chiesto di poter avere gli elaborati di progetto, nonché il computo metrico estimativo e l'elenco prezzi, in formato editabile e che gli sia stato riposto che il Comune non dispone di tali documenti. Trattandosi di una gara complessa, da assegnarsi mediante valutazione delle offerte migliorative, appare quantomeno inopportuno costringere le imprese interessate a dover riscrivere integralmente gli elaborati, al fine di conteggiare i costi per le migliorie proposte (che possono comportare evidentemente variazioni sia quantitative, sia qualitative alle opere così come indicate nel computo metrico e nell'elenco prezzi). E' pur vero che questa difficoltà dovrebbe esserci (forse) per tutti i soggetti partecipanti, ma perché complicare inutilmente la vita alle imprese, quando quei documenti sono evidentemente in possesso della stazione appaltante (o perlomeno dei progettisti, che pare avranno una retribuzione di circa 200mila euro)? Boh!

Aziende partecipate dal Comune di Trani - In questi giorni, a causa della corresponsione delle indennità di risultato all'Amiu, si è riacceso il dibattito sulle aziende partecipate dal Comune di Trani. Mi fa piacere che la segreteria del Pd accolga le mie ripetute tesi sulla società di trasporti (pur senza citarmi), tuttavia non posso non evidenziare un paio di aspetti, da altri non rilevati, circa il bilancio di questa società: il 2010, si chiude con un modesto utile (80.977 euro) che tuttavia scaturisce dall'iscrizione in bilancio di un credito verso la Provincia di Bari che, tuttavia, non è ancora certo. Infatti a pagina 2 della relazione al bilancio si può leggere che «nonostante l'accordo del dicembre 2009 con il Cotrap la Provincia di Bari non ha a tutt'oggi provveduto a corrispondere l'indicizzazione 2005-2010. Nel presente bilancio gli importi spettanti alla Stp sono riportati come fatture da emettere a titolo di indicizzazione del corrispettivo contrattuale». Nel bilancio 2010, altresì, risultano perdite di esercizi precedenti al 2009 (l'esercizio 2009 si è chiuso con un utile di soli 18.963 euro), portate a nuovo per ben 974.928 euro. In buona sostanza, l'utile 2010 è frutto di un artificio contabile derivante dall'aver portato in bilancio un credito non ancora certo ed esigibile, che se venisse incassato solo in parte, porterebbe all'azzeramento dell'utile di bilancio 2010. Inoltre le pregresse gestioni (che hanno accumulato passività per quasi un milione di euro) non ci paiono proprio un fulgido esempio di buona amministrazione. Con buona pace del centrosinistra.

Sempre in tema di gestione delle aziende partecipate dal Comune di Trani, non posso non parlare delle modalità di affidamento degli incarichi professionali. Il Comune stesso ha un proprio regolamento (per quanto spesso disatteso, come ho avuto modo di segnalare). La Stp si è dotata di un proprio regolamento. Amiu sceglie personale dipendente e conferisce incarichi professionali per mezzo di procedure ad evidenza pubblica. Non è invece dato di conoscere se Amet abbia un proprio regolamento e soprattutto quali criteri adotti per la selezione dei soggetti cui affida incarichi di collaborazione e incarichi professionali. Insomma, in merito, gradirei dall'Amet essere illuminato!

Commissioni consiliari - Ho avuto modo di vedere la determinazione dirigenziale numero 54 nel 9 giugno 2011, con la quale è stata disposta la liquidazione dei gettoni di presenza ai consiglieri comunali per il mese di maggio 2011. Complimentandomi per la rapidità con la quale è stata assunta la determinazione, non posso esimermi dal rilevare, ancora una volta, taluni aspetti inerenti i lavori delle commissioni consiliari (http://www.traniviva.it/magazine/notizie/ratificate-le-otto-commissioni-consiliari/). In un mese privo di consigli comunali, ho riscontrato che talune commissioni consiliari permanenti operano a pieno regime (il premio Stakanov spetta alla seconda commissione con ben 16 sedute, seguita dalla settima e dalla quinta rispettivamente con 15 e 14 sedute) mentre altre sono totalmente inattive (la sesta commissione non si è riunita). Alla valorosa seconda commissione spetta una menzione speciale essendosi riunita persino il 3 maggio. Poiché la sesta commissione ha competenza su urbanistica, edilizia privata e viabilità mi pare strano che non si sia riunita nemmeno una volta. Ciò starebbe a significare una tra le seguenti ipotesi: non vi sono problematiche in tali materie da sottoporre all'attenzione della commissione (ed in prospettiva del Consiglio comunale) oppure gli atti non vengono trasmessi alla relativa commissione per le valutazioni del caso. Tertium non datur. Ai lettori il giudizio.

E per questa volta è sufficiente. Hauze
Agli pseudo politici che credono di comandare Trani (quando glielo permettono i, per usare un termine fantozziano, megagalattici dirigenti comunali) dedico questo pensiero: «Chi è senza passato e senza memoria, può anche avere un presente, ma, di certo, non avrà un futuro». Honi soit qui mal y pense.
  • Monastero
  • Amet
  • Comune di Trani
  • Amiu Trani
Dr Hauze

Dr Hauze

La rubrica a firma di Roberto Visibelli

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