Calcio

Eccellenza, sarà lo Scalea l’avversario del Trani in semifinale

Intervista al presidente Flora: «Deciso a lasciare, ma prima voglio vincere»

Sarà lo Scalea l'avversario del Trani nella semifinale interregionale di Eccellenza. Dopo il 3-1 ottenuto in casa nella gara di andata (disputata mercoledì) lo Scalea è riuscito a passare indenne l'incontro di ritorno sul campo dell'Acri: 0-0 il finale e Scalea qualificato al turno successivo dove troverà la Fortis (andata al Comunale il 23 maggio, ritorno in Calabria il 30). Ad assistere all'incontro di Acri, un interessato Giacomo Pettinicchio. Il tecnico tranese ha sfruttato la domenica di riposo per spiare i prossimi avversari. Nei prossimi giorni sapremo quali indicazioni avrà tratto dalla missione calabrese.

Assoluto relax, invece, per il presidente, Antonio Flora. Dopo una settimana di passione ed una di massimo godimento, il primo dirigente della Fortis torna a parlare. Dal gol di Medico ad oggi, il suo telefono non ha mai smesso di squillare: «Ho ricevuto tantissimi messaggi di auguri, da quasi tutti i presidenti delle società di Eccellenza. Mi vien da pensare che il Molfetta non stesse simpatico quasi a nessuno visto che molti facevano il tifo per noi». Nessuna chiamata è arrivata dagli sconfitti («Soltanto il direttore sportivo Belviso ha chiamato Morisco, ma solo perché sono amici di lungo corso»).

Scorrendo a ritroso le immagini della partita, Flora ammette che il fattore «c» ha avuto un ruolo determinante. «Il gol di Medico è stato un miracolo della provvidenza. Ormai ero rassegnato all'eliminazione, non ci speravo più, il Molfetta si era difeso sempre con estrema attenzione e nulla lasciava presagire quello che poi è successo. Abbiamo avuto un colpo di fortuna eccezionale, così come lo ebbe nella gara di andata Suarez, pescando quel gol al 95'».

Dopo l'attacco ai vertici del comitato regionale pugliese e l'annuncio di voler abbandonare il calcio a fine stagione, Flora ha ricevuto tanti attestati di solidarietà. «La mia idea – dice Flora – è sempre quella di lasciare. La vittoria sul Molfetta è stata straordinaria, l'immagine dell'entusiasmo dei tifosi tranesi al rientro del pullman della squadra a Trani non la potrò mai dimenticare, ma ci vuole ben altro per farmi cambiare idea. Sono nauseato da questo calcio. I campionati dilettantistici vengono gestiti in modo artigianale: girano cifre da rabbrividire e personaggi inquietanti. Anche salendo di categoria non cambierebbe nulla. La serie D è un altro campionato infame, l'esperienza a Barletta fa scuola. Per fortuna lì, nel duello senza esclusioni di colpi con l'Aversa, mi dettero una mano otto imprenditori motivatissimi. A Trani non vedo all'orizzonte scenari analoghi. Le guerre si fanno con le munizioni, io a Trani combatto da solo fra mille problemi e con la costante presenza di soggetti che perpetrano sistematiche azioni di disturbo alla mia gestione societaria. Stando così le cose, non me la sento di proseguire. Detto questo, voglio regalare alla città ed ai tifosi del Trani la gioia della promozione. Ci aspetta un finale di stagione fantastico, sono convinto che si possa arrivare fino in fondo e vincere».

Flora indica già il prossimo spauracchio: «Detto che non conosco affatto l'eccellenza calabrese ed il nostro avversario, sono molto preoccupato dal Noto. La squadra siciliana è composta da tantissimi giocatori che militavano nel Trapani che eliminò due anni fa il Bisceglie in finale. Se dovessimo arrivare in finale, sono convinto che sarà una dura lotta. La mia squadra, però, ha dimostrato di avere cuore e forza in quantità industriale. Vogliono vincere, lo leggo nei loro occhi ogni volta che li incontro».

Per non perdere il ritmo, la Fortis ha sostenuto un'amichevole sabato pomeriggio al Comunale con il Noicattaro (seconda divisione): vittoria per 2-1 dei nojani, ma Trani davvero in palla.
  • Flora
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