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Calcio

Un tranese capitano della Salernitana in Serie B: “Ciccio” Di Tacchio

Diverse retrocessioni, la gioia in Liguria e la rinascita a Salerno

Francesco detto Ciccio Di Tacchio è il capitano della Salernitana da due stagioni e mezzo ormai. Il centrocampista tranese cresciuto nelle giovanili del Barletta è il leader di una squadra che punta senza dubbio ai playoff. Conosciamo meglio questo calciatore che finalmente a 30 anni si sta prendendo le soddisfazioni che merita.

Le giovanili nel Barletta e poi Ascoli e Fiorentina per crescere

La storia di Di Tacchio è simile a quella di molti altri ragazzi nati in Puglia e che coltivano il sogno di diventare calciatori sin da bambini. I miti di Cassano, Miccoli e di altri calciatori pugliesi di talento fanno da ispirazione per i tanti che soprattutto al Sud giocano ancora a pallone in strada. Francesco detto "Ciccio" è nato nel 1990 a Trani e ha iniziato nella vicina Barletta a dare i primi calci ad un pallone. Ne ha fatta di strada da allora fino ad arrivare ad essere il capitano di una delle squadre più quotate da diversi siti e piattaforme di gioco online come NetBet, ma il percorso è stato pieno di sacrifici e delusioni. Quando l'Ascoli ha visto in questo centrocampista mancino possente delle ottime potenzialità e ha deciso di rilevarlo dal Barletta, era il 2005 e il ragazzo di 185 centimetri e 81 chili in seguito faceva il suo esordio in B proprio con i marchigiani nel 2008-2009, collezionando ben 12 presenze a soli 18 anni. In questo stesso periodo esordiva anche in Nazionale U-20, con cui collezionerà quattro presenze. Nella stagione 2009-2010 è stata la Fiorentina a credere nel calciatore rilevandolo dall'Ascoli, ma la parentesi a Firenze è davvero breve e il calciatore si accaserà al Frosinone.

Diverse retrocessioni, la gioia in Liguria e la rinascita a Salerno

La prima delusione della sua carriera Di Tacchio l'ha conosciuta a Frosinone dove nonostante 20 presenze ed una rete non riuscì ad evitare la retrocessione dei ciociari dalla B alla Lega Pro. La stagione successiva a Castellammare di Stabia in serie B con la Juve Stabia, non trova molto spazio: appena 12 presenze e nella stagione 2012-2013. La stagione successiva vestirà la maglia del Perugia, con cui registrerà lo stesso numero di presenza della stagione precedente. La "collezione" di retrocessioni per Di Tacchio continua purtroppo nel 2014-2015 con l'Entella, ma la delusione è solo successiva ad una grandissima gioia, la prima per la sua carriera. Difatti nella stagione 2013-2014 aveva contribuito in maniera determinante alla storica promozione dei liguri in B con 24 presenze e due reti. Stessa storia in Toscana con il Pisa: nella stagione 2015-2016 con i nerazzurri pisani trova la promozione in B per poi retrocedere l'anno successivo. In Toscana chiuderà con 48 presenze e una realizzazione. Cambierà ancora squadra nel 2017 per vestire i colori dell'Avellino, e con la squadra campana conoscerà un'altra retrocessione in Lega Pro: la quarta della sua carriera in soli nove anni di carriera da professionista. Di Tacchio nelle ultime tre stagioni è una pedina importante della Salernitana, la sua terza squadra campana dopo Juve Stabia e Avellino. E a Salerno "Ciccio", nonostante delle difficoltà fisiche che lo hanno colpito soprattutto il primo anno, è riuscito a ritrovare una certa continuità e soprattutto ad evitare lo spauracchio di una quinta retrocessione proprio grazie a un suo rigore decisivo. Nella stagione 2018-2019 il club granata si era ritrovato invischiato in zona retrocessione nonostante un ottimo avvio e solo grazie alla vittoria del playout contro il Venezia nell'anno del centenario dei campani era riuscito a evitare la Lega Pro.

Fu proprio Di Tacchio a segnare il rigore decisivo nel 3-4 finale. Una liberazione per il calciatore di Trani che si sarebbe portato addosso un peso indelebile di cinque retrocessioni con cinque squadre diverse in 10 anni di carriera. Il centrocampista sta ora guidando la sua squadra in campo ed è diventato un punto fermo del centrocampo di Castori a Salerno, dove ormai ha superato quota 50 presenze.
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