Politica
«Amet: cambiati i vertici, ora aspettiamo le novità»
I Verdi chiedono quattro atti di trasparenza e discontinuità rispetto al passato
Trani - mercoledì 25 agosto 2010
Diamo diffusione di una nota a firma del gruppo consiliare dei Verdi di Trani sul cambio dei vertici dell'Amet:
«Nei giorni scorsi il sindaco di Trani ha provveduto a rinnovare il consiglio di amministrazione dell'Amet spa, naturalmente dopo aver ringraziato gli amministratori, che per tre anni hanno guidato l'azienda, per i risultati conseguiti.
Preso atto del cambio, al nuovo presidente dell'Amet chiediamo di adottare immediatamente quattri atti concreti di trasparenza e di discontinuità rispetto alla passata e deludente gestione, nell'interesse dell'azienda e dei cittadini proprietari della stessa: la revoca della procedura di acquisto dell'immobile, destinato a nuova sede, per la cifra stratosferica di oltre otto milioni di euro; la sospensione della procedura di cessione alla Elgasud del ramo di azienda delle utenze elettriche, fino alle determinazioni del Consiglio comunale che sarà convocato per discutere sullo stato di gestione di tutte le società di proprietà del Comune di Trani; l'indizione delle prove orali per la selezione degli ausiliari del traffico, già avviata; la sospensione della procedura di fornitura dei parcometri per la quale una delle società partecipanti ha proposto un esposto-denuncia alla guardia di finanza, segnalando gravi scorrettezze nell'abito della aggiudicazione della stessa, e istituzione dei parcheggi a pagamento con i vecchi ausiliari.
Chiediamo inoltre la redazione di uno studio di fattibilità per la manutenzione straordinaria di tutta la rete di cavi della città, al fine di evitare l'episodio verificatosi sulla strada statale 16 il giorno alla vigilia di ferragosto, quando si è rotto un cavo di alimentazione sistemato sotto la sede stradale, riparato peraltro con dedizione dai tecnici dell'azienda e di una impresa edile esterna. Infine chiediamo di conoscere le motivazioni per le quali uno dei primi atti effettuati dal nuovo presidente sia stato il cambio del gestore aziendale per la telefonia mobile, che interessa circa 70 sim, senza fare un minimo di indagine di mercato allo scopo di spuntare le migliori condizioni economiche possibili.
Forse perché il nuovo corso di gestione dell'Amet vuole fare una gara al peggio con i vecchi amministratori? Aspettiamo che il nuovo presidente faccia fare all'Amet quello che sa fare meglio: dare energia, meglio se rinnovabile».
Michele Di Gregorio e Francesco LauroraVerdi Trani
«Nei giorni scorsi il sindaco di Trani ha provveduto a rinnovare il consiglio di amministrazione dell'Amet spa, naturalmente dopo aver ringraziato gli amministratori, che per tre anni hanno guidato l'azienda, per i risultati conseguiti.
Preso atto del cambio, al nuovo presidente dell'Amet chiediamo di adottare immediatamente quattri atti concreti di trasparenza e di discontinuità rispetto alla passata e deludente gestione, nell'interesse dell'azienda e dei cittadini proprietari della stessa: la revoca della procedura di acquisto dell'immobile, destinato a nuova sede, per la cifra stratosferica di oltre otto milioni di euro; la sospensione della procedura di cessione alla Elgasud del ramo di azienda delle utenze elettriche, fino alle determinazioni del Consiglio comunale che sarà convocato per discutere sullo stato di gestione di tutte le società di proprietà del Comune di Trani; l'indizione delle prove orali per la selezione degli ausiliari del traffico, già avviata; la sospensione della procedura di fornitura dei parcometri per la quale una delle società partecipanti ha proposto un esposto-denuncia alla guardia di finanza, segnalando gravi scorrettezze nell'abito della aggiudicazione della stessa, e istituzione dei parcheggi a pagamento con i vecchi ausiliari.
Chiediamo inoltre la redazione di uno studio di fattibilità per la manutenzione straordinaria di tutta la rete di cavi della città, al fine di evitare l'episodio verificatosi sulla strada statale 16 il giorno alla vigilia di ferragosto, quando si è rotto un cavo di alimentazione sistemato sotto la sede stradale, riparato peraltro con dedizione dai tecnici dell'azienda e di una impresa edile esterna. Infine chiediamo di conoscere le motivazioni per le quali uno dei primi atti effettuati dal nuovo presidente sia stato il cambio del gestore aziendale per la telefonia mobile, che interessa circa 70 sim, senza fare un minimo di indagine di mercato allo scopo di spuntare le migliori condizioni economiche possibili.
Forse perché il nuovo corso di gestione dell'Amet vuole fare una gara al peggio con i vecchi amministratori? Aspettiamo che il nuovo presidente faccia fare all'Amet quello che sa fare meglio: dare energia, meglio se rinnovabile».
Michele Di Gregorio e Francesco LauroraVerdi Trani