Politica
Bilancio, i Verdi: «A galla i nuovi debiti del Comune»
Oltre 600mila euro dovuti all’Amet per il trasporto disabili
Trani - sabato 9 ottobre 2010
I consiglieri comunali dei Verdi, Michele di Gregorio e Francesco Laurora, hanno diffuso una nota stampa sui debiti fuori bilancio del comune di Trani:
«Il parere reso dal collegio dei revisori dei conti reso in relazione alla prossima delibera di Consiglio comunale sul riequilibrio di bilancio, continua a illuminare l'enorme buco nero nel quale, da sette anni a questa parte, sono precipitati i conti pubblici della città. Nel documento vengono certificate le lacune e le deficienze con le quali si sono gestite le risorse finanziarie del Comune di Trani. A conferma di quanto sopra, si aggiungono altre "belle" sorprese per i cittadini tranesi.
In primo luogo la nota della Corte dei conti del 7 luglio 2010 in relazione al rendiconto del 2008 che segue quella dello stesso tenore dell'anno precedente, con la quale viene certificato il mancato aggiornamento dell'inventario, una poco attenta opera di riaccertamento dei residui, la mancata approvazione del rendiconto nei termini previsti dalla legge che costituisce sintomo di difficoltà dell'ente locale. Ma la sorpresa vera sono i "soliti" debiti fuori bilancio. E' incredibile lunedì prossimo il Consiglio comunale dovrà approvare un debito fuori bilancio risalente all'anno 2005: riguarda un debito per circa 20mila euro relativo alle rette dovute dal Comune di Trani per la ospitalità di minori presso strutture protette.
La sorpresa in questo caso non è la entità del debito ma la sua vecchiaia. Ma la sorpresa vera è un altro debito fuori bilancio di cui solo ora i prodi nostri amministratori si accorgono: 658.536 euro dovuti all'Amet per il trasporto da e verso i centri di riabilitazione dei disabili adulti. In sostanza la polvere messa in questi anni sotto il tappeto inizia a straripare. Del resto il fatto che, nel giro di quasi due anni, al Comune di Trani si sono avvicendati ben cinque dirigenti a capo della Ripartizione delle Finanze vorrà pur dire qualcosa. E quando sapremo a quanto ammonta il debito del contenzioso? I tranesi aspettano con ansia la prossima "gradita" sorpresa, ringraziandovi anticipatamente».
«Il parere reso dal collegio dei revisori dei conti reso in relazione alla prossima delibera di Consiglio comunale sul riequilibrio di bilancio, continua a illuminare l'enorme buco nero nel quale, da sette anni a questa parte, sono precipitati i conti pubblici della città. Nel documento vengono certificate le lacune e le deficienze con le quali si sono gestite le risorse finanziarie del Comune di Trani. A conferma di quanto sopra, si aggiungono altre "belle" sorprese per i cittadini tranesi.
In primo luogo la nota della Corte dei conti del 7 luglio 2010 in relazione al rendiconto del 2008 che segue quella dello stesso tenore dell'anno precedente, con la quale viene certificato il mancato aggiornamento dell'inventario, una poco attenta opera di riaccertamento dei residui, la mancata approvazione del rendiconto nei termini previsti dalla legge che costituisce sintomo di difficoltà dell'ente locale. Ma la sorpresa vera sono i "soliti" debiti fuori bilancio. E' incredibile lunedì prossimo il Consiglio comunale dovrà approvare un debito fuori bilancio risalente all'anno 2005: riguarda un debito per circa 20mila euro relativo alle rette dovute dal Comune di Trani per la ospitalità di minori presso strutture protette.
La sorpresa in questo caso non è la entità del debito ma la sua vecchiaia. Ma la sorpresa vera è un altro debito fuori bilancio di cui solo ora i prodi nostri amministratori si accorgono: 658.536 euro dovuti all'Amet per il trasporto da e verso i centri di riabilitazione dei disabili adulti. In sostanza la polvere messa in questi anni sotto il tappeto inizia a straripare. Del resto il fatto che, nel giro di quasi due anni, al Comune di Trani si sono avvicendati ben cinque dirigenti a capo della Ripartizione delle Finanze vorrà pur dire qualcosa. E quando sapremo a quanto ammonta il debito del contenzioso? I tranesi aspettano con ansia la prossima "gradita" sorpresa, ringraziandovi anticipatamente».
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