Cronaca
Caldo e sovraffollamento, protestano i detenuti di Trani
In 254 su 336 rifiutano il vitto dell’amministrazione penitenziaria. Mastrulli a Roma per incontrare il ministro Paola Severino
Trani - giovedì 19 luglio 2012
16.04
Caldo e sovraffollamento hanno indotto 254 su 336 detenuti reclusi nel carcere di Trani ad avviare da mercoledì una protesta consistente nel rifiuto del vitto fornito loro dall'amministrazione penitenziaria. Non si tratta però di uno sciopero della fame integrale poiché i detenuti stanno consumando generi alimentari e pietanze o ricevute dai familiari durante i colloqui o acquistando cibo a proprie spese. La protesta (che si protrarrà fino al 22 luglio) nasce con l'obiettivo di sensibilizzare le Istituzioni politiche e di governo sulla crisi del sistema nazionale penitenziario. Al momento ci sono 67.000 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 43.000 posti letto in 211 strutture carcerarie. I detenuti invocano amnistia e condono. Fino a questo momento non hanno ancora aderito alla manifestazione pacifica di dissenso alimentare le 38 detenute del carcere femminile di piazza Plebiscito.
Intanto il sindacato di polizia dell'Osapp incontrerà mercoledì 25 luglio a Roma il ministro della giustizia Paola Severino per discutere della carenza di polizia penitenziaria e del sovraffollamento delle strutture. A fronte di 600 unità di polizia, si registra la presenza nelle carceri di 4.334 detenuti (206 donne ed alcuni bambini) su una capienza regolamentare di 2463 detenuti di cui 181 donne. Il vicesegretario nazionale dell'Osapp, Mimmo Mastrulli, chiederà al ministro un cambio alla guida del provveditorato regionale.
Intanto il sindacato di polizia dell'Osapp incontrerà mercoledì 25 luglio a Roma il ministro della giustizia Paola Severino per discutere della carenza di polizia penitenziaria e del sovraffollamento delle strutture. A fronte di 600 unità di polizia, si registra la presenza nelle carceri di 4.334 detenuti (206 donne ed alcuni bambini) su una capienza regolamentare di 2463 detenuti di cui 181 donne. Il vicesegretario nazionale dell'Osapp, Mimmo Mastrulli, chiederà al ministro un cambio alla guida del provveditorato regionale.