
Vita di città
Cambio orari e convogli soppressi sulla Bari-Foggia: pendolari contro Trenitalia
Disagi anche a Trani. La denuncia del Movimento Consumatori
Trani - domenica 2 luglio 2017
Il Movimento Consumatori, nella persona del suo presidente Giovanni Marchio, rende pubblica una missiva inviata alla direzione pugliese di Trenitalia per conto di decine di pendolari della tratta Bari-Foggia che, a causa della soppressione di numerose tratte e del cambio di orari, non riescono più a raggiungere il posto di lavoro.
«A partire dal 12/6/2017 – si legge nella lettera – Trenitalia ha soppresso le fermate di Giovinazzo, Santo Spirito, Bari Palese e Bari Zoni Industriale; ha soppresso molti treni regionali della tratta Foggia-Lecce; ha soppresso il treno regionale n. 12456 Bari-Foggia, facendolo partire da Trani non più alle ore 6.43 ma alle ore 7.02, rendendo impossibile prendere qualsiasi coincidenza. Tale nuovo assetto rende impossibile a tutti i pendolari il raggiungimento dei rispettivi posti di lavoro ed il ritorno a casa».
Inoltre, tutti i firmatari, ad inizio 2017 hanno acquistato l'abbonamento annuale di Trenitalia «sulla base dei vecchi orari e delle vecchie tratte, ed adesso non possono più fruire di un "prodotto" regolarmente pagato». Pertanto chiedono il «ripristino delle vecchie tratte e dei vecchi orari in vigore fino al 12.6.2017 e la conseguente revoca della soppressione delle tratte sopra elencate». Il Movimento Consumatori, inoltre, si riserva la possibilità d'instaurare un'azione collettiva «al fine di ottenere il rimborso degli abbonamenti acquistati ed il risarcimento di tutti i danni conseguenti all'annosa questione».
«A partire dal 12/6/2017 – si legge nella lettera – Trenitalia ha soppresso le fermate di Giovinazzo, Santo Spirito, Bari Palese e Bari Zoni Industriale; ha soppresso molti treni regionali della tratta Foggia-Lecce; ha soppresso il treno regionale n. 12456 Bari-Foggia, facendolo partire da Trani non più alle ore 6.43 ma alle ore 7.02, rendendo impossibile prendere qualsiasi coincidenza. Tale nuovo assetto rende impossibile a tutti i pendolari il raggiungimento dei rispettivi posti di lavoro ed il ritorno a casa».
Inoltre, tutti i firmatari, ad inizio 2017 hanno acquistato l'abbonamento annuale di Trenitalia «sulla base dei vecchi orari e delle vecchie tratte, ed adesso non possono più fruire di un "prodotto" regolarmente pagato». Pertanto chiedono il «ripristino delle vecchie tratte e dei vecchi orari in vigore fino al 12.6.2017 e la conseguente revoca della soppressione delle tratte sopra elencate». Il Movimento Consumatori, inoltre, si riserva la possibilità d'instaurare un'azione collettiva «al fine di ottenere il rimborso degli abbonamenti acquistati ed il risarcimento di tutti i danni conseguenti all'annosa questione».