ICI - Imposta Comunale sugli Immobili
ICI - Imposta Comunale sugli Immobili
Enti locali

Caos Ici, per l'assessore il primo responsabile è Panunzio

Pappolla: «Ha fatto il contrario di ciò che dicevo». La battaglia politica sugli accertamenti Ici del 2005 non conosce soste

La battaglia politica sugli accertamenti Ici del 2005 non conosce soste. Nicola Pappolla, assessore alle finanze ed espressione de La Puglia prima di tutto nell'esecutivo, difende la scelta «Ho ricevuto decine di telefonate, da parte degli studi tributari più importanti di Trani, di plauso ed apprezzamento per la lodevole iniziativa, intrapresa dalla giunta comunale, per il mio tramite e del dirigente della terza ripartizione. L'esecutivo ha formulato apposito atto d'indirizzo affinché il dirigente valutasse la possibilità di sospendere l'efficacia degli avvisi di accertamento Ici anno d'imposta 2005, spediti lo scorso mese di dicembre. Altresì parecchi consiglieri comunali espressione di gruppi di maggioranza e di minoranza, mi hanno manifestato il loro benevolo consenso. Non manca, infine, ma non meno importante anche il giudizio di una associazione di consumatori di Trani che riconosce all'iniziativa suddetta apprezzamento e senso di responsabilità. Permettetemi, ma di questi tempi, per un assessore alle finanze è una gran bella soddisfazione e di tanto li ringrazio vivamente».

La soluzione adottata è piaciuta a tutti tranne che a Triminì. Ed è contro Triminì che l'assessore de La Puglia prima di tutto si scaglia: «Prendo atto, invece, della voce isolata del capogruppo della Democrazia cristiana che ha inteso bacchettare sia la vostra testata per la notizia, a suo dire fuorviante, sia il sottoscritto per essere stato correo di una disastrosa gestione del settore finanze. Sulla gestione disastrosa posso essere d'accordo, anche se bisogna dire che la gestione, ai sensi del decreto legislativo 267/2000 è di esclusiva competenza del dirigente pro-tempore ed a maggior ragione nella fattispecie, atteso che il sottoscritto fin da tempi non sospetti si è dissociato dalle scelte fatte dal dirigente Luigi Panunzio, come si può evincere dalle note di indirizzo e controllo e dalle richieste di revoca in autotutela, tutte completamente disattese e non riscontrate. Anzi, è stato scientemente disposto l'esatto contrario, rispetto ai suggerimenti formulati in indirizzo».

Pappolla incalza: «Sul concetto di correità, fatte salve tutte le azioni che vorrò e potrò intraprendere, vorrei obiettare quanto segue: se si usa il termine correo, significa che dobbiamo individuare almeno un altro responsabile o più. A tutti è chiaro che protagonista assoluto ed indiscusso e primo responsabile, come detto sopra, è il dirigente pro-tempore. Normalmente al secondo posto dovrebbe esserci (ahimè) l'assessore al ramo che nella fattispecie si è tirato fuori per tempo. E del metronomo della ripartizione, non ne vogliamo parlare? È compartecipe al disastro? O lui raccoglie solo meriti e frutti?».

«La nota di Triminì continua con una breve quanto confusa lezioncina di diritto tributario (non me ne voglia ma non condivido affatto le sue tesi) e definitivamente pronunciandosi, sentenzia sulla legittimità della notifica degli atti de quo, mentre nulla ci dice sulla legittimità delle procedure osservate dal dirigente pro-tempore alla terza ripartizione, nulla sul software acquistato a caro prezzo (9.600 euro) e non ancora installato presso l'ufficio tributi, nulla sulla banca dati acquistata per soli 39.000 euro a fronte di soli nove giorni di lavoro (compresi 24, 25, 26 e 31 dicembre) e non ancora nella disponibilità dell'Ente».

«Da una lettura completa della nota del consigliere Triminì - spiega Pappolla - si evincono due aspetti fondamentali. In primis una visione molto limitata della problematica, Nonostante il capogruppo della Dc sia solito frequentare e negli orari più disparati, l'ufficio tributi, si è mai reso conto della grossa mole di avvisi di accertamenti Ici 2005 che sommergono oramai quasi tutte le scrivanie dell'ufficio, tra i quali quelli tornati indietro per indirizzi errati e/o sconosciuti (circa 300), quelli non ritirati e con compiuta giacenza, quelli rettificati (142), quelli annullati (241), senza contare quei contribuenti che viste le cifre modeste, hanno preferito pagare spontaneamente, scoraggiati dalle code e spaventati dai bolli, diritti, compensi professionali e soccombenza alle spese giudiziarie da sopportare ed infine quelli che hanno presentato istanze di annullamento in autotutela ed in adesione (anticamere del ricorso tributario) con preventivo di spesa stimato dall'Ufficio, da appostare nel bilancio di previsione anno 2011, in circa 32 euro? Secondo: con la sua foga il vonsigliere Triminì è entrato (a gamba tesa) già nel vivo della fase dibattimentale, proprio quella che, in primis, l'Ente vuole evitare e che sta alla base del provvedimento giuntale, ben consci della mancanza, al momento, di figure professionali all'interno dell'Ente (a meno che non si voglia mandare in commissione tributaria i consulenti-collaboratori nominati in gran segreto il 30 dicembre 2010?) idonee a gestire la mole di contenzioso che potrebbe scaturire, della antieconomicità dello stesso attesa le cifre modeste in discussione, oltre all'alea del giudizio che ogni buon padre di famiglia deve sempre tenere in debita considerazione (il Comune di Trani ha esperienza molto negativa in tal senso)».

«La ratio del provvedimento, che ritengo indispensabile, utile e necessario, non è quella di ipotizzati ritorni al passato(che respingo al mittente in quanto all'epoca il consigliere Triminì era un pilastro della maggioranza con l'assessore di riferimento proprio alle finanze e tributi, con un suo affine collaboratore a progetto della San Giorgio presso il Comune di Terlizzi) ma quella di congiungere le esigenze dell'ufficio che non ha ancora esaminato tutte le istanze e completato le relative istruttorie, con quelle dei cittadini-contribuenti che aspettano di conoscere quanto pagare, se pagare e quando pagare. Convinto come sono che la lotta agli evasori debba passare da una azione mirata, motivata, previo contraddittorio, senza vessazioni e chirurgica e giammai con le armi di distruzione di massa che, come esperienza insegna, colpiscono soprattutto i cittadini onesti creando loro danni e disagi ingiusti. Mi riservo, altresì, di approfondire gli apocalittici disegni oscuri quanto incerti sentieri paventati dall'illustre consigliere, con salvezze illimitate, a tutela della mia persona nelle sedi opportune».

Pappolla affronta il tema dei costi, dei conti e della convenienza: «Acquisto software 9600 euro; acquisto banca dati(tutta da verificare) 39.000 euro; somme prelevate in contanti 11.000 euro; costi di cancelleria e indiretti circa 25000 euro. Totale verosimile 84.600 euro. Somme incassate al momento (a detta del consigliere) 86.000 euro. Un affarone! E ancora: i dipendenti dell'Ufficio Ici non hanno mai predisposto, imbustato e spedito nessun atto di accertamento Ici; soltanto il 10 gennaio 2011 sono stati consegnati tre pc all'ufficio Ici, fino ad allora l'ufficio usava macchine obsolete e mal funzionanti; a tutt'oggi i suddetti pc risultano sprovvisti del software gestionale e della banca dati acquistata, usufruendo solo di un accesso web, dove con rettifiche ed annullamenti, registrati in remoto, è l'Ufficio Ici che sta completando la bonifica e l'aggiornamento della banca dati che inizialmente lasciava a desiderare; gli avvisi di accertamento portano tutti il timbro di spedizione dell'ufficio postale di Bari. In tutto il Comune non sono riuscito a trovare le distinte di spedizione a corredo delle raccomandate spedite. Il 24 dicembre 2010 un messo comunale ha prelevato in contanti, presso la tesoreria comunale la somma di 11.000 euro in forza di quattro mandati a fronte di una determinazione del 22 dicembre 2010 (poveri mortali fornitori che sono costretti ad aspettare e mendicare settimane e settimane prima di essere pagati). La ditta incaricata al caricamento dei dati e la bonifica della banca dati Ici non risulta iscritta all'albo Nazionale dei concessionari per la riscossione tributi. In un briefing dello scorso mese di ottobre, Panunzio consegnava due bozze di regolamento per il condono dei tributi comunali nelle mani del sindaco ed in quelle mie, in aderenza al programma di governo esortando tutti i presenti a dare priorità ed urgenza all'approvazione dello stesso. Commenti: nulla».

L'ultima parte della lettera di Pappolla è sulle domande riconvenzionali: «Come valuta il consigliere comunale di minoranza Triminì la determinazione dirigenziale numero 99 del 23 dicembre 2010 a firma del dirigente Luigi Panunzio, con il quale si è provveduto a nominare come consulenti-collaboratori (fissando un emolumento di circa 10.000 euro annui ciascuno) due dipendenti (già stipendiati) di una cooperativa che presta servizio per conto del Comune proprio nell'Ufficio tributi? Tradotto in spiccioli: doppio stipendio, in un momento storico dove parecchi giovani disoccupati (laureati e non) si dannerebbero per mezzo posto di lavoro anche sottopagato e non trovano neanche quello? Io mi sono dissociato con una nota del 10 febbraio scorso, censurando il provvedimento e con richiesta di revoca immediata e retroattiva in autotutela. In merito il consigliere non ha nulla da dire alla procura regionale della Corte dei Conti per la regione Puglia?».
  • Comune di Trani
  • ICI e IMU
  • Nicola Pappolla
Altri contenuti a tema
Comune di Trani: "Rigenerazione urbana e fondi regionali: incontro pubblico" Comune di Trani: "Rigenerazione urbana e fondi regionali: incontro pubblico" Oggi 11 dicembre in Sala Tamborrino il punto sulla strategia territoriale FESR-FSE+
Immacolata al buio: tra guasti tecnici, rabbia social e il "crepuscolo" della politica Immacolata al buio: tra guasti tecnici, rabbia social e il "crepuscolo" della politica Il blackout in centro per 90 minuti scatena le polemiche: vediamo i motivi
Tavolo di concertazione per l'accessibilità dei servizi comunali Tavolo di concertazione per l'accessibilità dei servizi comunali Invito alle associazioni del terzo settore: venerdì 19 dicembre alle ore 10 nella sala Cineforum
37 Il Consiglio Comunale di Trani salta: manca il numero legale Il Consiglio Comunale di Trani salta: manca il numero legale Crisi politica aperta
Trani-Bisceglie, pubblicata la nuova "Carta dei Servizi Sociali" Trani-Bisceglie, pubblicata la nuova "Carta dei Servizi Sociali" La guida completa al Welfare: uno strumento essenziale per l'accesso ai servizi, dalla famiglia al contrasto alla povertà
Comune di Trani, bando per il chiosco di "Piazza Vittime 11 Settembre 2001" Comune di Trani, bando per il chiosco di "Piazza Vittime 11 Settembre 2001" Gara pubblica per la concessione d'uso di un locale da 20 mq. Scadenza offerta 29/01/2026
Giornata contro la violenza sulle donne, quattro mesi di eventi Giornata contro la violenza sulle donne, quattro mesi di eventi Appuntamento di sensibilizzazione fino a marzo
Convegno sulla governance dell'emergenza sociale Convegno sulla governance dell'emergenza sociale Organizzato il 5 dicembre dal servizio di Pronto Intervento Sociale dell’Ambito territoriale Trani – Bisceglie
© 2001-2025 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.